giovedì 5 maggio 2016

IV Tappa del Countdown + Giveaway: The Crown di Kiera Cass

Buongiorno a tutti lettori!!



Uuu si avvicina sempre di più la data di uscita non è vero?? Sono sempre più emozionata!! Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione della tappa oggi, ma deve ancora arrivarmi il cartaceo e quindi ci ho metto un pochino a prepararvi la tappa ma ora siamo qua pronti per iniziare la lettura di questo meraviglioso libro!!! Stò già iniziando a vedere blogger che lo ricevono e a sentire e leggere spoiler di chi lo ha letto in lingua e mi sento malissimooo e voi? C'è io me lo sono spoilerata tutto da quello inglese peroooo leggerlo è tutta un'altra cosa. 






IV TAPPA DEL COUNTDOWN


Ieri ci siamo occupati della nostra Kiera Cass e delle sue manie/pazzie e oggi in anteprima potrete leggere il primo capitolo del nuovo libro!!!!



Ditemi non siete contenti???? 



Capitolo 1 (ATTENZIONE SPOILER)




«SONO davvero spiacente,» dissi facendomi coraggio in vista dell' inevitabile reazione.
Quando era iniziata la mia Selezione, avevo immaginato che sarebbe finita così, con i pretendenti esclusi che se andavano alla spicciolata, addolorati per la fine del loro momento di gloria. Ma nelle ultime settimane, dopo avere constatato quanto sapessero essere gentili, svegli e generosi, trovavo quell'eliminazione di massa quasi straziante.
            Erano stati meravigliosi con me e adesso io dovevo essere ingiusta con loro.
            «Mi rendo conto che è una decisione frettolosa, ma date le precarie condizioni di salute di mia madre, mio padre mi ha chiesto di assumermi maggiori responsabilità di governo, e credo che l'unico modo per riuscirci sia ridurre il numero di partecipanti alla competizione.»
            «Come sta la regina?» chiese Hale turbato.
            «Lei... È ancora in condizioni critiche.»
            Papà aveva esitato a lungo prima di permettermi di vederla, però alla fine l avevo spuntata. Avevo compreso la sua riluttanza nell'istante in cui l avevo guardata. Aveva subito un intervento chirurgico complesso in cui le avevano sostituito un tratto di arteria e i tubicini che uscivano dal suo corpo, collegati a strane apparecchiature e a monitor, rendevano il suo volto pallido ancor più spettrale.
«Però è viva... E mio padre... lui»
            Raoul mi mise una mano sulla spalla per confortarmi. «Va tutto bene, Altezza.»
            Lasciai vagare lo sguardo, posandolo su ognuno dei pretendenti per imprimermi i loro volti nella mente.
«Per la cronaca, ero terrorizzata da voi,» confessai.
            Nella stanza si levarono delle risatine. «Vi ringrazio davvero di cuore per avere partecipato e per essere stati così gentili con me.»
            Entrò una guardia. «Mi dispiace disturbarla, signorina. È quasi ora di andare in onda. La troupe mi ha chiesto di controllare... ehm... che fosse pronta e in ordine,»spiegò con imbarazzo. «Grazie arrivo fra un istante.»
            Riportai la mia attenzione sui ragazzi. «Spero che vorrete perdonarmi per questo commiato di gruppo. Vi auguro ogni bene per il vostro futuro.»
            Uscii accompagnata da un mormorio di saluti. Una volta fuori dal salotto maschile, feci un gran respiro e mi preparai per la prova che mi aspettava. Tu sei Eadlyn Schreave e nessuno al mondo è più potente di te.
            Senza la mamma e le sue dame di compagnia a correre di qua e di là e senza la risata di Ahren a riempire i corridoi, a Palazzo regnava un silenzio inquietante. Niente ti rende più consapevole della presenza di una persona quanto la sua mancanza.
            Mi feci forza e mi diressi allo studio di registrazione.
            «Altezza.» Al mio ingresso diverse persone mi salutarono con una riverenza e mi lasciarono passare evitando di guardarmi.
            «Oh», esclamai osservandomi allo specchio. «Ho la faccia lucida. Le dispiace?...»
            «Ma certo, Altezza.» La truccatrice mi passò un pò di cipria sul viso con gesti esperti.
            Raddrizzai il colletto di pizzo del mio abito. Quella mattina, quando mi ero vestita, il nero mi era sembrato il colore adatto, considerata l'atmosfera generale del Palazzo, ma adesso non ne ero più così convinta.
            «Ho un'aria troppo seria», notai esitante, «e non seria nel senso di rispettabile, bensì preoccupata. Non va bene.»
            «E' bellissima, signorina. Proprio come sua madre», commentò la truccatrice stendendomi un velo di rossetto sulle labbra.
            «No, non è vero. Non ho preso niente da lei né i capelli, né la pelle, né gli occhi», brontolai.
            «Non mi riferivo a questo.» La ragazza, un tipo in carne, con i riccioli che le cadevano sulla fronte, fissò il mio riflesso allo specchio. «Vede?» chiese indicando i miei occhi. «Non hanno lo stesso colore, ma la stessa determinazione, le sue labbra il medesimo sorriso pieno di speranza. Ha la carnagione di sua nonna, ma è figlia di sua madre.»
            Mi scrutai con attenzione. Mi sembrò di scorgere quello che intendeva. E in quel momento difficile mi sentii un pò più forte e coraggiosa.
            «Grazie, vuol dire molto per me»
            «Preghiamo tutti per lei, signorina. E' una combattente nata.».
            Nonostante la tristezza, non potei non sorridere. «Oh, senza dubbio.»
            «Due minuti!» avvisò il direttore di studio e subito mi alzai lisciandomi il vestito e controllando i capelli.
            Nello studio faceva piu freddo del solito e non appena misi piede sul set e presi posto avvertii un brivido.
            Gavril, vestito in modo informale mi si avvicinò con un sorriso carico di comprensione. «E' sicura di volerlo fare? Posso dare io l'annuncio al posto suo.»
            «Grazie, ma credo che spetti a me.»
            «Allora d'accordo. Come sta la regina?»
            «Un'ora fa, bene. I medici la tengono sedata perchè recuperi più in fretta. E' così pallida e debole...» Chiusi gli occhi per ritrovare la calma. «Mi scusi, sono preoccupata. Però me la sto cavando meglio di papà.»
            «Non mi viene in mente nessuno che possa sentirsi peggio di lui. Da quando si sono conosciuti, tutto il suo mondo ruota attorno a lei», disse Gavril.
            Ripensai alla notte appena trascorsa, al muro ricoperto di foto nella loro stanza, e passai in rassegna i dettagli che avevano rivelato di recente su come si erano conosciuti. Non riuscivo a capire perchè, dopo avere superato innumerevoli ostacoli per amore, ci si doveva trovare così impotenti.
            «Lei c'era, Gavril, lei ha vissuta la loro Selezione da spettatore.» Lo fissai ancora confusa. «Funziona davvero? E come?»
            Fece un gesto noncurante. «La sua è la terza cui assisto e non saprei spiegarle come una competizione possa aver per premio l'anima gemella, ma posso rivelarle questo: suo nonno non godeva esattamente della mia ammirazione, però trattava la sua regina come se fosse la persona piu importante del pianeta. Se con gli altri era duro, con lei era generoso oltremisura. Lei sapeva tirare fuori il meglio di lui, il che è piu di quanto possa dire di...Bè', aveva trovato la donna giusta.»
            Lo guardai chiedendomi cosa stesse nascondendomi. Ero al corrente che il nonno era stato un sovrano severo, ma a ben pensarci, non conoscevo molto altro. Papà non parlava mai di lui come marito o padre, e a me era sempre interessata di piu la nonna.
            «E suo padre? Credo che non avesse idea di che cosa stesse cercando. Veramente, immagino non lo sapesse neppure sua madre. Però lei era la compagna ideale per lui, tutti lo avevano capito molto prima di loro.»
            «Davvero? Non lo sapevano?»
            Fece una smorfia. «In realtà, era piu lei a non saperlo.» E mi lanciò un'occhiata penetrante. «Che a quanto pare è una caratteristica di famiglia.»
            «Gavril, lei è una delle poche persone con cui sento di poterlo confessare. Non è che non sappia ciò che sto cercando, è che non ero ancora pronta a farlo.»
            «Lo supponevo.»
            «Ma adesso sono qui.»
            «Ed è sola, temo. Se intende portare avanti la Selezione - e dopo ieri, nessuno la biasimerebbe se scegliesse di interromperla - è l'unica che può prendere una decisione tanto importante.»
            «Lo so, ecco perchè mi fa così paura.»
            «Dieci secondi», annunciò il direttore di studio.
            «Conti pure su di me per tutto ciò che le occorre, Altezza», disse Gavril.
            «Grazie.»
            Quando le luci delle telecamere si accesero, raddrizzai le spalle cercando di mostrarmi calma.
            «Popolo di Illèa! Io, principessa Eadlyn Schreave, devo aggiornarvi sugli ultimi eventi accaduti in seno alla famiglia reale. Cominciamo dalle buone notizie.» Mi sforzai di sorridere, mi sforzai davvero, ma non riuscivo a pensare ad altro che a quanto mi sentivo abbandonata.
            «Il mio amato fratello, il principe Ahren Schreave, ha sposato Camille de Sauveterre, principessa di Francia. Per quanto le loro nozze ci abbiano colto di sorpresa, questo non diminuisce la nostra felicità per la coppia. Confido che vorrete unirvi a me nell'augurare a entrambi la massima felicità.»
            Tacqui un istante. Puoi farcela Eadlyn.
            «La notizia più triste è che ieri sera mia madre, America Schreave, regina di Illèa, è stata colpita da un attacco al cuore.»
            Mi interruppi. Quelle parole mi avevano formato un groppo in gola che mi rendeva difficile parlare.
            «Al momento le sue condizioni sono ancora critiche. Vi chiedi di pr..»
            Mi portai una mano alla bocca. Stavo per scoppiare a piangere. Stavo per cedere in diretta nazionale, e dopo la rivelazione di Ahren riguardo ai sentimenti del popolo nei miei confronti, mostrarmi debole era l'ultima cosa che mi serviva.
            Chinai lo sguardo. La mamma aveva bisogno di me. Papà aveva bisogno di me. E anche il Paese aveva bisogno di me. Non potevo deluderlo. Ricacciai indietro le lacrime e continuai.
            «Vi chiedo di pregare per una sua pronta guarigione perchè tutti l'adoriamo e contiamo ancora sulla sua guida.»
            Respirai. Era l'unico modo per andare avanti. Inspirare, espirare.
            «Come di sicuro immaginerete, mia madre considera importante la Selezione, procedura che, in passato, ha condotto al lungo e felice matrimonio dei miei genitori. Perciò, ho deciso di rispettare quello che sono certa sarebbe il suo desiderio e di proseguire la mia.
            «Tuttavia, vista la situazione che si è creata nelle ultime ventiquattr'ore, ritengo saggio ridurre i pretendenti dell'Elitè. Mio padre aveva ristretto il campo a sei a causa di circostanze simili, e io ho pensato di fare altrettanto. Ecco i sei uomini che proseguiranno la Selezione: Gunner Croft, Kile Woodwork, Ean Cable, Hale Garner, Fox Wesley e Henri Jaakoppi.»
            Pronunciare quei nomi fu stranamente confortante.
            Avevo quasi finito le mie comunicazioni. Sapevano che Ahren era partito, che mia madre rischiava di morire e che la Selezione sarebbe continuata. Ora era arrivato il momento dell'annuncio che mi preoccupava di più.
Grazie alla lettera di Ahren, conoscevo esattamente le opinioni del popolo nei miei confronti. Che genere di risposta avrei avuto?
            «Date le condizioni di mia madre, il re ha scelto di rimanere al suo fianco.» O la va o la spacca. «E perciò mi ha nominato reggente. Fino a nuovo ordine, sarò io a governare lo Stato. E' con il cuore pesante che assumo questo compito, ma sono davvero lieta di potermi rendere utile ai miei genitori e al Paese. Grazie dell'attenzione e buona giornata.»
            Le telecamere si spensero e scesi dal palco per sedermi su una delle poltroncine riservate alla mia famiglia. Ero agitata e avrei voluto rimanera da sola per calmarmi, ma avevo troppe cose di cui occuparmi. E la prima era andare a controllare di nuovo la mamma e poi mettermi subito al lavoro. Durante la giornata, avrei anche dovuto incontrare i ragazzi dell'Elitè.
            Uscita dallo studio trovai la strada bloccata da una fila di persone. La prima faccia che vidi fu quella di Hale. La sua espressione si illuminò mentre mi porgeva un fiore. «Per te.»
            Li guardai e notai che tutti avevano dei fiori tra le mani, alcuni ancora con le radici attaccate.
            «Siete degli sciocchi, ma grazie.»
            Presi il fiore di Hale e lo abbracciai.
            «So che ho detto una cosa ogni giorno, ma fammi sapere se hai bisogno che arrivi a due, d'accordo?» mi sussurrò all'orecchio.
            Lo strinsi un pò più forte.«Grazie.»
            Poi fu la volta di Ean.
            «Ho la sensazione che ti abbiano costretto a farlo», mormorai.
            «L'ho preso da un vaso nell'ingresso. Non fare la spia.»
            Gli diedi una pacca sulla schiena e lui fece lo stesso.
            «Starà bene, vedrai», mi promise.
            Kile si era punto un dito con una spina e lo succhiava per far cessare il sangue. Scoppiai a ridere e fu perfetto.
            «Per sorrisi», disse Henri, nel suo buffo linguaggio, mentre aggiungevo il suo fiore al mio mazzo.
            «Grazie», risposi.
            Perfino Erik si era procurato un fiore.
            «Questo è un dente di leone», commentai.
            «Lo so. C'è chi vede un'erbaccia, chi un fiore. E' questione di punti di vista.»
            Lo abbracciai e avvertii il suo disagio nel ricevere lo stesso trattamento.
            Gunner non parlò, però mi strinse dolcemente prima di lasciarmi andare.
            Fox teneva in mano tre fiori. «Non sapevo quale scegliere.»
            «Sono tutti bellissimi, grazie», lo rassicurai.
            Poi, feci scorrere lo sguardo su ciascino di loro.
         No, la Selezione non aveva alcun senso, però capivo come potesse succedere che il cuore finisse per lasciarsi coinvolgere. Ed era quella la mia speranza adesso, che miracolosamente il dovere e l'amore venissero a coincidere e trovassi la felicità.




Cosa ne dite??? Non è strappalacrime?? Io leggendolo ho pianto per America, c'è so che al momento stà bene ma sono davvero tristeeeee....(NON e' uno SPOILER si scopre alla fine di The Heir)



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Vi ricordo le tappe dei prossimi giorni sempre nel nostro blog!



 

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Luna

27 commenti :

  1. Se prima ero curiosa di leggere questo libro, ora non vedo l'oraaaa *-* Leggendo il primo capitolo sono sempre più in ansia ahahah

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  2. LA MIA AMERICAAAAAAA
    L'unica cosa a cui penso ora è questa, e non vedo l'ora di avere quel libro tra le mani 😍 martedì è l'unico giorno che aspetto, ormai (oltre all'ultimo giorno di scuola 😂)

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  3. Wow, questo capitolo è...semplicemente fantastico! Mi fa venire ancor di più la voglia di leggere il libro!

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  4. Capitolo lacrimoooosooooooo !!!!!!!!!!

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  5. ohy voglio leggere subito il secondo capitolo e adesso? starò in ansia nell'attesa...mihhh

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  6. Poter leggere solamente una piccola parte mi fa malissimo xD Diventa troppo difficile poi aspettare tutto quanto il libro!

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  7. Oddio Oddio Oddio..... NOn vedo l'ora di leggere il libroooooooo! Beatrice

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  8. Quando Eadlyn si è dovuta interrompere per riprendere fiato, io ho dovuto fare la medesima cosa.

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  9. Non vale! Ora voglio il resto del libro :(
    Un inizio molto interessante comunque, sono proprio curiosa di vedere come se la caverà Eadlyn nei panni di (momentanea) regina!

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  10. davvero un ottimo estratto, mi è venuta voglia di leggerne ancora!

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  11. Adoro Erik!
    Le ha regalato un dente di leone, quindi la possibilità di esprimere un desiderio. <3
    E' la persona più complicata che esista a Palazzo, ma è molto profondo e dolce.
    Spero che abbia qualche possibilità con la Principessa anche se non fa parte della Selezione.
    Henri è tenerissimo, nonostante non parli la sua lingua si sforza e gli perdoniamo tutto, vero?
    Grazie per questa Tappa.
    Un salutone
    Leryn

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  12. Questo capitolo lo aveva appena letto dal l'estratto in inglese gratis,ero troppo curiosa di sapere come continuava speravo che l'estratto fosse più lungo.. Ma è meglio di niente ;)

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  13. Noooo! La mia Americaaaaa :( Però cavolo così mi volete male ahahahah io ora voglio leggere il resto!!! *-*

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  14. ♡.♡
    Non posso più aspettare!

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  15. Io non la leggo..è uno stupendo regalo questo primo capitolo, ma voglio troppo avere la sensazione di leggere tutto il libro in una sola nottata, il cartaceo tra le mani..non vedo l'ora..davvero😍

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  16. Magari un ragazzo mi regalasse dei fiori. Quanto sono teneri i ragazzi dell'Elite <3

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  17. Mi sa che non avrei dovuto leggerlo...voglio il librooo

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  18. Non ho potuto commentare ieri, perciò lo faccio oggi. Volete per caso che muoia di ansia? L'estratto è un cocktail pericoloso per la salute del mio sistema nervoso. Non lo leggo per il semplice fatto che altrimenti mi farei del male. Aspetterò e leggerò il libro per intero e senza spoiler ^^

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  19. America è viva!!! Avevo il terrore che la nostra amata scrittrice avesse deciso di farle qualcosa di orribile, di certo non l'avrei perdonata.
    E Eadlyn si prende finalmente delle responsabilità nei confronti del suo popolo, non vedo l'ora di vederla all'opera!
    P.s. Solo io sono sommersa dalle cose da studiare e sono costretta a commentare in ritardo? La scuola ultimamente è un massacro...

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  20. ❤️❤️❤️ Non vedo l'ora di averlo

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  21. Il primo capitolo è davvero emozionante!

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  22. Davvero bello ed interessante questo primo capitolo;)

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  23. il Primo capitolo è quello che per me determina se un libro prende o meno..questo lo ha fatto!!

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  24. Sono sempre più curiosa!
    Non so davvero che dire, se non che la mia curiosità a riguardo ha raggiunto livelli altissimi!!!

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  25. all'inizio di the heir Eadlyn non mi piaceva molto, ma ora mi ricredo. ora sono sempre più curiosa!!

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  26. Questo primo capitolo mi ha steso, America e la sua tempra mi mancano...Ma sto davvero apprezzando la futura regina!

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