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domenica 14 giugno 2015

Recensione "Lei. Il gioco di Abby" di Tara Sue Me

Buongiorno cari lettori, anche se visto il tempo, forse, sarebbe meglio dire buonasera.
Oggi mi sono data completamente alla lettura e, finalmente, sono riuscita a finire "Lei. Il gioco di Abby" di Tara Sue Me. 




Titolo: Lei
Autore: Tara Sue Me
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Erotico


Dico subito che il libro non mi è piaciuto. L'unica cosa da sapere sulla trama è che Abby è una bibliotecaria di New York che si offre volontaria per essere la sottomessa del dominatore Nathaniel West ma ovviamente la loro storia sarà più che sesso (o forse no?). Tutto qua. 

Ho iniziato questo libro perché tutti ne parlavano benissimo e quindi ero curiosa anche io di sapere il perché di questi elogi. In realtà sono rimasta parecchio delusa.
Trovo che questo libro sia davvero banale, contraddittorio, scritto male ma soprattutto copiato! Eh già, perché Nathaniel, il protagonista maschile è ricco, è un dominatore, suona il pianoforte, ha una stanza dei giochi, si definisce "bastardo dentro", ha un contratto per le sue sottomesse, non fa dormire nessuno nel suo letto, sprona la sua sottomessa a mangiare... Non vi ricordano proprio nessuno queste caratteristiche? Ma il caro, vecchio Christian Grey ovviamente. Infatti Nathaniel è la copia sputata del protagonista delle, ormai rinomate, 50 sfumature; e non solo per quello che vi ho elencato, ma io ho trovato delle frasi di Nathaniel UGUALI a quelle di Christian. Se fossi nella James avrei denunciato la scrittrice per plagio non so quante volte. Per non parlare poi del fatto che Nathaniel regali una biblioteca ad Abby.. Ma non ci aveva già pensato qualcun altro a questo regalo?



Abby è una ragazza incredibile (in negativo si intende). Lei è forse il personaggio più contraddittorio del mondo.. Esempio: prima sta per usare la safeword e qualche giorno dopo, alla domanda "hai mai pensato di usarla?" lei risponde "no" e nella sua mente aggiunge (il libro è narrato in prima persona) "ed ero seria". Inoltre mi è sembrata un po' troppo sicura di sè.. Per farvi un altro esempio.. Dopo una settimana dal suo primo incontro con Nathaniel, in cui hanno fatto SOLO sesso, lei già è sicura che lui la ami alla follia ma che non voglia ammetterlo... E questo è solo uno dei tanti film mentali assurdi che si fa Abby.
Felicia, l'amica di Abby, è proprio come lei... Abby finisce in ospedale, e Felicia si arrabbia da morire con Nathaniel perché lui è arrivato lì prima di lei che è la sua migliore amica e che quindi sarebbe dovuta arrivare per prima... però il giorno dopo, quando Abby ha bisogno di qualcuno che stia con lei e che la tenga d'occhio, Felicia decide di andare a Philadelphia con il suo fidanzato (che conosce da due settimane appena) per vedere una partita di basket, piuttosto che restare con la sua migliore amica (che conosce da sempre). Ditemi se sono l'unica a pensare che questo sia un comportamento ipocrita? 
Ma poi è tutto troppo banale.. Felicia decide di sposarsi dopo più o meno un mese che ha conosciuto il suo ragazzo. Abby capisce di amare Nathaniel dopo 1 settimana che fanno sesso. Elaina, amica di Nathaniel, dopo 30 minuti passati con Abby e Nathaniel capisce che lei lo sta cambiando in meglio e fidatevi se vi dico che fino a quel momento hanno fatto solo sesso.
Ecco, sesso, è l'unica cosa del libro... Fanno sesso in continuazione.. Non gliene frega niente se sono ad una festa, ad una partita di basket davanti a tutti, in biblioteca (eh sì, Abby, quando Nathaniel le chiede di infrangere le regole durissime di una biblioteca pubblica, non se lo fa ripetere due volte e le infrange.. E io sono stata in quella biblioteca quindi ho toccato con mano quelle regole e so che se i bibliotecari ti dicono di non fare qualcosa o non la fai o ti becchi una multa salatissima)... 
Credo che la trama di fondo sia carina però, cavoli, non è sviluppata affatto. Il sesso è l'unica cosa del libro. Sesso, tra l'altro, descritto malissimo e in modo volgare... Le parole "pene" e "vagina" non compaiono mai.. Ci sono sempre "uccello" e "fica" oppure, molto semplicemente, la parola "lì" è usata per indicare i genitali. Sembrava quasi che la scrittrice si vergognasse a usare i nomi veri e propri in un romanzo EROTICO.

Il modo di scrivere di Tara Sue Me è orrendo... Sembra un libro scritto da una bambina di 10 anni cresciuta troppo in fretta. Le frasi sono semplicissime, le descrizioni non esistono.. Non è descritto neanche un sentimento, neanche un luogo (tranne per qualche informazione appena accennata, giusto per non lasciare troppo spazio alla fantasia del lettore). Gli scenari cambiano da un momento all'altro; nel bel mezzo di una scena ne inizia un'altra. A volte non si capisce neanche chi sta parlando o a cosa ci si riferisce. 

Io, sinceramente, non credo che leggerò il secondo; per lo meno non a breve. Magari in un futuro remoto, se avrò voglia di libri-spazzatura giusto per ridere un po', ci farò un pensierino. Oppure se mai lo leggerò a breve sarà solo perché non avrò voglia di impegnarmi in una lettura più seria.
Scusate se sono stata un po' dura ma questo libro è proprio ridicolo.
Voi che ne pensate?? 

Il mio voto:

*Ginny*


Serie "Il gioco di Abby" di Tara Sue Me:

1) Lei
2) Lui
3) Noi 
3.5) The Chalet (inedito in Italia)
4) The Enticement (inedito in Italia)

2 commenti:

  1. Caspita , quindi questo capolavoro ha pure dei seguiti...?
    Tremate Mr Grey ed Anastasia. Possibilmente dalla stanza dei giochi.

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    1. Purtroppo sì... E il bello è che alla gente piace...

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