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giovedì 16 febbraio 2017

Recensione "La profezia di mezzanotte" di Irena Brignull.


Pagine: 415 
Prezzo cartaceo:14,90€ 
Prezzo ebook: 6,99 €


Trama:

Per quattordici, lunghi anni Poppy Hopper ha cercato di ingannare tutti, persino se stessa. Ha finto di essere una ragazza come tante, mentre i gatti la seguivano ovunque, i ragni tessevano tele complicate intorno a lei e gli elementi della natura sembravano rispondere al suo volere. Anche Ember Hawkweed ha sempre fatto di tutto pur di sentirsi normale: una normalissima strega come le altre. Ma se le sue amiche eccellevano nelle arti magiche, creando pozioni e incantesimi, lei riusciva solo a preparare unguenti e bolle di sapone. Quando Poppy ed Ember si incontrano, però, le cose cambiano. Le due ragazze capiscono subito di essere più simili di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Entrambe sanno di non appartenere al mondo in cui vivono, ed entrambe vogliono scoprire la verità. Chi sono realmente? Quale legame misterioso le unisce? Insieme, Poppy ed Ember sono pronte a qualsiasi cosa pur di trovare le risposte che cercano. Anche ad affrontare una pericolosa profezia che affonda le radici nella notte dei tempi.

Recensione:

Bentornati lettori ad una nuova recensione! Oggi, come potete vedere, partiamo con un libro per ragazzi, ovvero “La profezia di mezzanotte” di Irena Brignull.

Sarò sincera il libro mi è piaciuto tantissimo! A parte qualche personaggio che non mi ha fatto impazzire per il resto sono molto soddisfatta. Ma andiamo per gradi. La storia racconta le vite di queste due ragazze Poppy e Ember, che sono come il giorno e la notte. Vengono da due mondi diversi e entrambe si sentono fuori posto, sbagliate. La loro vita è ostica e triste fino a che si incontrano ed instaurano un legame che sfiora la sorellanza. La Brignull a mio avviso è stata bravissima nel descrivere il disagio e le difficoltà che si possono vivere durante l’adolescienza; sono infatti tantissimi i ragazzi che secondo me possono identificarsi in questi due personaggi completamente diversi. Irena attraverso il volume manda un messaggio importante: è normale sentirsi fuori posto, ma l’importante è sempre accettare ciò che si è. Non è giusto cambiare se stessi per farci accettare dagli altri, siamo esattamente come dovremmo essere.


Il personaggio che ho sentito più vicino e che ho amato è stata Poppy. Costretta a vivere nel mondo degli umani Poppy non sa di essere speciale, di essere una strega, e per questo non riesce a spiegarsi tutte le cose che le accadono: gli animali che la seguono e la consolano, gli strani avvenimenti collegati al suo umore. La madre, non sentendola sua, non l’ha mai amata; rinchiusa in manicomio ha lasciato che suo marito crescesse da solo Poppy. Peccato però che quest’ultimo non riesca a comprendere la sua vera natura e consideri la figlia una disgrazia. Poppy è dunque sempre cupa e solitaria, costretta a continui trasferimenti e come unici amici i suoi amati gatti, che la seguono ovunque vada. Poppy non è la bellezza classica, ma è particolare e unica. Si distingue da tutti gli altri e per questo viene sempre isolata. 






Ember è l’altra protagonista femmile, come personaggio però non mi è piaciuta tantissimo. Probabilmente è perché non la sento per niente vicina. È una ragazza molto dolce ma veramente tanto paurosa, che viene presa di mira da tutte le altre streghe a causa della sua goffaggine con tutto ciò che riguarda il mondo magico. I poteri di Ember infatti non si sono mai manifestati e per questo nessuna strega del suo popolo, a parte sua madre, la accetta veramente. La tenerezza di Ember sta nel suo desiderio di essere qualcosa di diverso, qualsiasi altra cosa, ma non una strega. È come se sapesse di non appartenere a quel mondo, ma in cuor suo non lo vuole ammettere. L’amicizia con Poppy è per lei un vero e proprio balsamo per le sue ferite, che la fa finalmente sentire apprezzata e speciale. 






Insieme le due ragazze si completano e scoprono i mondi a cui veramente sentono di appartenere. La loro amicizia è il cuore di tutto il romanzo, la colonna portante della storia. Mi è piaciuto tanto perché era da molto tempo che non leggevo una storia con una bella amicizia, sincera e innocente. Consiglio veramente la lettura di questo romanzo, soprattutto alle mamme che vogliono fare un regalo ai loro figli. Consiglio la lettura a tutti, anche se ovviamente il pubblico ideale sarebbero i ragazzi, soprattutto per le tematiche affrontate come la solitudine, il disagio sociale, i primi approcci all’amore, il bullismo…


Il mio voto è infatti:



E voi l’avete letto? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento qua sotto!!!

Jane

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