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lunedì 3 aprile 2017

La storia di una donna forte e coraggiosa che vince sulle avversità della vita: "A Disabilandia si tromba" di Marina Cuollo.


Prezzo cartaceo: 14,90€
Prezzo ebook: 9,99€
Data di uscita: 4 Aprile 2017

Trama: 

«Sono una microdonna, alta un metro e una mentina, che ha bisogno di mostrarsi sempre un po' incazzata con il mondo per dire la sua. Ma in fondo sono come una crème brûlée: quando rompi la crosta, sotto c'è il morbido. Ho trentasei anni, e quando sono nata nessuno ci avrebbe scommesso mille lire che ci sarei arrivata. Sono venuta al mondo con una sindrome genetica molto rara: la Melnick Needles, che non è una marca di siringhe ma un'osteodisplasia scheletrica che conta un centinaio di casi in tutto il mondo. Uso la sedia a rotelle e di notte dormo abbracciata a un ventilatore polmonare, ma rompo ancora le scatole in giro. Capirai, dunque, che quando mi presento a qualcuno il taglio di capelli non è la prima cosa che si nota.» Dalla sedia a rotelle, il suo punto di osservazione «privilegiato», Marina vede e ascolta cose sulla disabilità impossibili da immaginare per idiozia e insensibilità. Con una straordinaria ironia racconta situazioni, comportamenti, battute del normodotato medio quando si relaziona con il disabile per strada, al lavoro, negli uffici pubblici, al ristorante. Convinta che ridere di qualcosa di brutto aiuti a liberarsi da stereotipi e ipocrisie, Marina strappa tutte le etichette che spesso incolliamo su ciò che ci spaventa o che non conosciamo, e spazza via con la sua penna cinica ed esilarante tabù e preconcetti.

L'autrice: 

Marina Cuollo è nata a Napoli nel 1981. È laureata in Scienze biologiche e Dottore di ricerca in processi biologici e biomolecole. Grafica pubblicitaria per scelta e mestiere, ha collaborato come autrice con il portale Pianeta Donna. Da qualche anno si occupa di discriminazioni e pregiudizi legati al mondo della disabilità fisica. Finalista della IX edizione del Concorso artistico-letterario «Il Volo di Pègaso», ha scritto il suo primo libro, A Disabilandia si tromba, per rompere gli schemi e sconfiggere molti dei cliché e dei pregiudizi sulla disabilità.

A me sembra meraviglioso e a voi?

Jane

1 commento:

  1. Cara Francesca,
    ti ringrazio molto per l'articolo che hai dedicato al mio libro. Ma ci tengo a fare una precisazione. Disabilandia non è la mia storia (soprattutto perché credimi, non ho avuto una vita tanto interessante da meritare un'autobiografia). Disabilandia parla di etichette, pregiudizi e stereotipi, non parla ne di me, ne del mio coraggio. L'unico coraggio che ho avuto nella vita è stato quello di sopportare troppo spesso l'ignoranza e i luoghi comuni delle persone.

    Un abbraccio

    Marina Cuollo

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