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martedì 26 settembre 2017

Recensione: Immortal rules. Regole di sangue di Julie Kagawa

Buon pomeriggio lettori!
Ho scoperto questo romanzo con anni di ritardo, incontrandolo per caso nella proposta di Giusy del blog Divoratori di Libri: è stata così brava a incuriosirmi che sono partita senza indugio per questa avventura.


Devo ammettere che in realtà io adoro i vampiri come razza inventata (un po' come adoro gli elfi), ma sono anche molto selettiva e rigida sulla descrizione della razza: va bene fighi, immortali, super forti, etc., ma apprezzo chi riesce ad equilibrare tutto questo con delle limitazioni (motivo per cui, ad esempio, non sono riuscita a trovare piacevole la saga di Twilight - ma tutto questo è un'altra storia). Veniamo a questa saga invece!

Genere: Paranormal
Pagine: 473
Prezzo: 10,00€
Data di uscita: 24 ottobre 2013

Siamo dei mostri e nulla cambierà questo fatto.

Trama:
In un mondo postapocalittico governato dai vampiri, gli umani sopravvissuti all’epidemia del Polmone Rosso hanno il destino segnato: arrendersi ai dominatori ed essere schedati e allevati in cambio del proprio sangue. Decidere di non sottoporsi alla registrazione significa mendicare ai margini della società, cercando di sfuggire ai continui attacchi di mutanti famelici originati dagli esperimenti per debellare il virus. È questa la realtà in cui Allison Sekemoto lotta per la sopravvivenza come una Non Registrata: i vampiri le hanno portato via la famiglia e tutti i suoi sogni e darebbe qualsiasi cosa per poterli sconfiggere. Ma il giorno in cui tocca a lei essere in pericolo di vita, è proprio un vampiro a darle una possibilità di scelta: morire come un’umana o diventare ciò che più odia per l’eternità. Allie sceglie di trasformarsi e non sarà facile difendere quel poco di umanità che le è rimasto. Soprattutto quando incontrerà qualcuno capace di vedere oltre il mostro che è diventata.

Recensione:

Ho letteralmente adorato questo libro. Julie Kagawa è riuscita a delineare un mondo futuro spettacolare, ben delineato e descritto, con una struttura sociale dettata dal potere e dalla sopravvivenza. Gli umani sono stati decimati dall'epidemia del Polmone Rosso e vivono come cibo per i vampiri: i Registrati, godono di protezione, di sostentamento, ma ogni tot di tempo devono presentarsi per essere il pasto dei loro padroni. Ma non tutti hanno accettato questa vita, sicura certo, ma anche in gabbia.

Era la faccenda della ‘proprietà di’ che mi infastidiva. Non ero proprietà di nessuno.

Alcuni sono liberi, relegati ai margini della città, senza avere la certezza di che vivere. Costretti a rubare, mendicare, ad andare in cerca di cibo. Tra i Non Registrati incontriamo Allison Sekemoto, diciassette anni, in una continua lotta per la vita. Ha imparato a sopravvivere di quello che trova, insieme alla sua banda, a sapere quali sono i pericoli, quali sono i posti migliori, gli orari migliori. L'oscurità non è solo il regno dei vampiri, ma anche di altre creature oscure che approfittano di quei momenti per andare a caccia. Durante una spedizione di ricerca di cibo Allison viene travolta dal tempo che scorre, ritrovandosi di notte di fronte ad una scelta:

Magari avessi potuto dire che preferivo morire piuttosto che diventare una succhiatrice di sangue. Magari avessi avuto il coraggio e la forza di attenermi alle mie convinzioni. Ma, in realtà, quando mi trovai davanti alla morte e alla grande incognita che la seguiva, il mio istinto di sopravvivenza si aggrappò accanitamente a qualsiasi àncora di salvezza mi fosse stata offerta. Non volevo morire. Anche se significava diventare una cosa che odiavo, il mio istinto naturale mi imponeva comunque di sopravvivere.

Da questo bivio parte la reale avventura della protagonista, alle prese con l'accettazione della sua nuova natura, con il desiderio di non smarrirsi in balia della Fame. Deve abbandonare le certezze della sua città per l'ignoto del mondo circostante, lasciando dietro di sé chi l'aveva salvata e maledetta, insegnandole l'essenziale per poter sopravvivere anche da sola. Si ritrova a vivere con una nuova compagnia umana, una carovana diretta verso la città della loro salvezza. E' soprattutto durante i giorni in cui Allison si confonde tra gli umani che veniamo a contatto con la particolarità della sua nuova natura, con i punti di forza dei vampiri e anche le loro difficoltà, in modo diretto. Impariamo a conoscere la ragazza, forte e determinata, pronta a dividere ciò che trova con i suoi compagni, a rischiare anche la sua stessa esistenza. Una ragazza che lotta per non perdere la sua umanità, lottando contro se stessa e contro il bisogno di nutrirsi.
Ho ammirato Allison, il personaggio in assoluto che ho preferito durante la lettura. Ho condiviso la sua decisione, adorato la sua tenacia. In lei possiamo trovare anche alcune sfumature che contraddistinguono Kanin, il suo creatore, un vampiro solitario che purtroppo non abbiamo modo di conoscere pienamente in questo primo volume (ma qualcosa mi dice che nei successivi lo incontreremo di nuovo!). Una creatura misteriosa, fredda, eppure altruista e gentile, a modo suo, che donerà ad Allison le sue conoscenze e la sua esperienza come vampito.  Un altro personaggio degno di nota è Jackal, che ci fa scoprire come la protagonista non sia l'unica creatura di Kanin, che ci dà la possibilità di conoscere altri tasselli della vita del creatore, tutte informazioni che però hanno generato solo altre domande, altre curiosità. Un vampiro controverso, che non viene ancora approfondito, che ha saputo crearsi una propria città e che incontreremo anche nelle ultime pagine, come spiraglio per le avventure future.
Per quanto riguarda gli umani ... poteva esserci di meglio xD La banda di Allison, Lucas, Ratto e Stecco, variegata e ricca di personalità differenti, li ho trovati molto veri nei pregi e nei difetti, ma non sono riuscita a sopportare l'unico sopravvissuto di loro. E' vero che scoprire di colpo che la tua migliore fonte di sopravvivenza è diventata un vampiro possa essere traumatico, ma non al punto da tradirla completamente dopo tutto quello che ha fatto in passato per lui. L'ho proprio odiato! 
Zeke, della caronava verso l'Eden, mi è piaciuto. Non è privo neanche lui di difetti, nella sua determinazione e nel suo altruismo, ma è riuscito a colpirmi, sia come responsabile degli altri umani della sua compagnia, sia nel rapporto con Allison. E ho adorato il bambino, Caleb, un piccolo di sei anni semplicemente unico nella sua capacità, innata, di prendere ciò che di buono vedeva negli adulti, di fidarsi andando al di là delle apparenze.
Tutti i personaggi, dal primo all'ultimo, sono bene caratterizzati, descritti in modo da poter avere perfettamente nella mente la loro immagine e poter quasi esser parte di quello che sta accadendo. Viviamo con loro, soffriamo e gioiamo con loro
I vampiri sono una razza superiore, ma limitata: di giorno non possono sopravvivere, se vengono feriti possono autocurarsi, ma ad un prezzo, lo stesso sangue di cui si nutrono. E la Fame non la si può controllare in eterno, sfamandosi con animali. Mi è piaciuta questa scelta, una razza potenzialmente imbattibile, ma anche con punti deboli a cui devono star attenti per sopravvivere. e ho adorato il legame che si crea tra il creatore e il figlio.
La suddivisione delle parti del romanzo richiama il cammino di crescita di Allison nel suo essere prima umana e poi vampira, evidenziando le fasi della sua presa di consapevolezza e di sicurezza nella sua nuova natura. Ogni parte poi è ricca di eventi, avvincente, con frammenti di attimi rubati alla precarietà della vita quotidiana dove riescono a respirare.
Lo stile è scorrevole, si viene catturati dalle pagine del libro e dalla sua storia, al punto che, arrivati alla fine, non si riesce a rimanere fermi senza sapere come andrò avanti la storia.
Un romanzo consigliato, la cui unica pecca, se così la possiamo definire, è di non avere un proseguo nelle pubblicazioni in Italia (il secondo e terzo volume, ahimè, si trova solo in lingua originale).

Voto:
Lothìriel

2 commenti:

  1. Mi fa piacere che ti sia piaciuto *_*

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  2. Ciao,non ho ancora avuto occasione di leggere questo libro ma la Kagawa mi piace moltissimo e sono sicura che anche questo non farà eccezione

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