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mercoledì 11 ottobre 2017

Recensione "Violet"di Monica Murphy

Buongiorno lettori!

Oggi vi racconto cosa ne penso dell'ultimo romanzo di Monica Murphy uscito in Italia proprio nella giornata di ieri. Grazie a Newton Compton ho avuto la possibilità di leggerlo e recensirlo in anteprima.


Trama: Ho sempre vissuto facendo quello che ci si aspettava da me. Sono la figlia di mezzo, la figlia responsabile. Quella che ha affrontato un grande pericolo ed è sopravvissuta. Quella che si è dedicata agli affari dell'impero di famiglia. Quella che ha conosciuto un uomo ambizioso e si è innamorata. Avremmo dovuto dirigere la Fleur Cosmetics insieme, io e Zachary.
Invece ha avuto una promozione e mi ha lasciata a mangiare la polvere. Forse è stato meglio così, vista la sua slealtà e la sua tendenza a guardare le altre donne. E in ogni caso c'era un altro uomo che il destino aveva deciso di farmi incontrare. Anche lui con una grande sete di successo, proprio come Zachary, forse anche di più. Neanche lui ha scrupoli. E tutto quello che lo circonda è un mistero. Non so niente di Ryder McKay, tranne che mi fa sentire cose che non ho mai provato prima.
Un momento rubato, un bacio, un tocco... e sono in trappola. Ryder è come una droga potente, e io sono come una tossicodipendente che non vuole guarire. Mi dice che le sue intenzioni non sono pure, e gli credo. Ma per la prima volta nella mia vita non mi importa. Sono disposta a rischiare di perdere tutto pur di stare con lui. Compreso il mio cuore. La mia anima. Tutto.
<<Non ho paura di te>>. 
<<Dovresti>>. 
Recensione: Io adoro Monica Murphy. Ho letto le sue serie pubblicate in Italia, la più famosa One Week Girlfriend, e la The private club series, meno conosciuta e dai toni più harmony, che ho comunque apprezzato.

Questo era doveroso dirlo perchè, purtroppo sono rimasta delusa da questo libro, avevo delle aspettative altissime. Una serie su tre sorelle (rispetto a quelle a cui siamo abituate sui fratelli), con nomi di fiori, cresciute nel lusso, che hanno una casa cosmetica e danno scalpore con le loro azioni? Sembrava avere tutti i requisiti per vincere il jackpot!
Invece devo ritrovarmi a dire che se la storia in sè e per sè, è carina, non è nulla di eccezionale, poteva essere a mio parere strutturata diversamente, anche perchè i presupposti c'erano tutti. 
Violet è una brava ragazza, a modo, gentile, educata e colei che meglio di chiunque altro sa mantenere una facciata in pubblico da premio oscar. Rispetto alle sue sorelle, Lily la più grande e più scapestratadelle tre, tanto da non lavorare nemmeno in azienda, e Rose la più piccola e indisponente nei confronti della famiglia, lei che è la sorella mediana, riesce a mantenere unita la famiglia. Sa sempre cosa fare in presenza delle persone dell'azienda di famiglia e in pubblico, accanto ad un fidanzato che quasi per certo la tradisce, lei riesce a rimanere elegante e posata nei modi, a buttar giù ogni boccone amaro che la vita le sottopone, ed a sorridere rassicurante a tutti. Durante una cena con il suo ragazzo Zachary, cena in cui lei spera di ricevere una proposta di matrimonio ed un anello, Violet si ritrova con gli occhi puntati in quelli di Ryder McKay, che lavora nella sua azienda ed è un rivale di Zachary, tant'è che lei stessa lo trova odioso.
Ma in lui non c'è niente di superficiale, di accennato: mi attrae come la luce fa con quelle stupide falene che si avvicinano sempre troppo, fino a friggersi le ali e prendere fuoco. E, alla fine, cadere a terra come patatine bruciate.
Ryder è a cena con la sua compagna di avventure, la sua complice nelle sfide, Pilar, donna che non è da sottovalutare in quanto a tenacia ed astuzia. In quel momento, mentre sono seduti a tavolino, poco distanti da Violet e Zachary, si lanciano una specie di sfida, un modo per farsi largo in azienda, un modo quello di Ryder per avere tutto ciò che ha Zachary, il lavoro a Londra, il rispetto di Forrest Fowlers e Violet. Entrano subito in scena, Pilar seduce Zachary e Ryder prova a sedurre Violet.
I personaggi sono ben strutturati, le vicende sono tessute a dovere, ma sempre un po' sottotono, da una storia e da personaggi come questi, se ne poteva ricavare sicuramente qualcosa di più, il romanzo non si può dire che sia scadente o brutto, solo un po' preso alla leggera.



Il personaggio di Violet seppur ben architettato non l'ho amata, fin da subito, sa di avere un fidanzato che la tradisce e continua a starsene buona e seduta accanto a lui, quando compare Ryder, si cede completamente, fidandosi senza paura. Ryder è un personaggio interessante ma dal'inizio del libro fino alla fine si autocommisera piangendosi addosso sostenendo di non essere all'altezza di Violet
L'ho letto con un po' di fatica perchè non mi ha rapita come di solito capita anche con le letture più leggere. Sicuramente darò un'altra chance a Monica Murphy e se verranno pubblicati i prossimi due capitoli sulle sorelle Lily e Rose, li vorrò leggere ma per il momento sono rimasta un po' delusa.

Il mio voto: 




Susan.

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