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venerdì 10 novembre 2017

Release Party: Recensione di "Chills" di Mary Sangiovanni

Buongiorno lettori!
Oggi esce Chills, il nuovo romanzo di Mary Sangiovanni edito da Dunwich Edizioni, che ho avuto modo di leggere in anteprima (e di questo ringrazio davvero infinitamente la CE per la possibilità). Non perdetevi quello che penso di questa nuova storia che ha saputo fondere insieme sfumature spaventose tipiche dell'horror con gli enigmi e la tensione tipici di un thriller.


Ma andiamo a scoprire meglio cosa ci aspetta!

Titolo: Chills
Autore: Mary Sangiovanni
Genere: Horror/Thriller
Pagine: 236
Prezzo ebook: 3,99€ 
Prezzo cartaceo: 12,90
Data di uscita: 10 novembre 2017
Link di acquisto: https://goo.gl/gnEGBv

Trama:
Tutto comincia con una brutale nevicata a maggio. L’area più colpita è la cittadina rurale di Colby, nel Connecticut. Le scuole e le attività sono chiuse, la rete elettrica è fuori uso, e il detective Jack Glazier trova un cadavere nella neve. Sembra essere la vittima di un bizzarro omicidio rituale. Non sarà l’ultima. Mentre la neve si accumula, così si accumulano i sacrifici. Tagliato fuori dal resto del mondo, Glazier si allea con una specialista dell’occulto per scovare la società segreta che si nasconde tra loro.
Gli dei che adorano sono inimmaginabili. I poteri che evocano sono inarrestabili. E le cose che faranno alla brava gente di Colby sono profondamente, orribilmente innominabili…

Recensione:

Ci sono dei momenti in cui sei in balia degli impegni e del tempo che sfugge, al punto da non riuscire quasi più a leggere e a trovare la giusta ispirazione per scegliere un romanzo piuttosto che un altro. Momenti in cui, ad un certo punto, ti capita davanti un libro, così, per caso, senza che tu l'abbia cercato, un libro che sembra chiamarti, anche se la paura di non riuscire a combinare nulla ti si è incollata addosso. Un romanzo che alla fine riesce a scrollarti di dosso tutto, il timore di non riuscire più a leggere, di farsi sfuggire il tempo che scorre senza riuscire a combinare nulla. 
Una storia che ti trasporta in un mondo così vicino a noi, così attuale in alcune sfumature da coinvolgere il lettore. 
Ma partiamo dall'inizio.

Immaginatevi una tranquilla cittadina del Connecticut, dove bene o male le persone si conoscono e la bella stagione è ormai alle porte, anzi, in un giugno che si appresta ad iniziare, tutti sarebbero anche pronti per le giornate passate all'aria aperta, sotto il caldo sole estivo. E invece no, in questa cittadina di campagna nevica. A giugno. Nevica a tal punto che tutto è bloccato, le macchine parcheggiate ai lati delle strade, le porte delle case, uno non fa in tempo a spalare la neve che *puff*, è subito di nuovo là, ad impedire ogni cosa. Niente comunicazioni, niente internet. Nulla di nulla. 

Sentivano il freddo che provava a strappare la pelle dalle ossa e sentivano anche qualche altra cosa: una sorta di disperata solitudine che cercava di strappare la tranquillità dalle anime.

E come se non bastasse questo gelo innaturale per una semplice cittadina rurale, arriva anche la morte. Un cadavere viene ritrovato in una situazione che insolita e bizzarra è davvero dir poco, seguito da altre morti sospette e quasi senza una spiegazione plausibile e razionale. Una città in balia di qualcosa di innaturale e incomprensibile, in balia della paura e della disperazione per qualcosa che non si riesce ad affrontare.
In questa situazione incontriamo i protagonisti, a partire da Jack Glazier, detective che ha il compito di coordinare le indagini e riuscire a dare una risposta ai cittadini di Colby, nonché di proteggerli. Un personaggio davvero particolare, determinato, che esprime al meglio la dedizione al lavoro, ma anche l'amore per la sua famiglia, nel suo esser disposto a tutto pur di salvarla. Dovendosi scontrare contro qualcosa che non conosce, come il mondo dei rituali di quella società segreta che sta cercando di evocare gli dei e le creature di quel culto a tratti folle che seguono. Occulto che ci porta la seconda protagonista, Kathy Ryan, una specialista di pratiche occulte e rituali per arcaici dei e mostri con un passato infelice, che le aveva però permesso di essere la persona forte e decisa che era ora. A lei chiedono aiuto per poter risolvere il caso, alla sua conoscenza e al suo punto di vista più allenato nel campo di singolari rituali. Credo di averla adorata dall'inizio, dal suo modo di pensare e dalla sua particolare capacità di vedere gli altri:

E' come... camminare in un miraggio. O in un ricordo. Un qualche tipo di spazio piatto, una qualche eco di un momento che è stato o che sarà ma che non avverrà mai e poi mai dove e quando ci sei tu. Ogni cosa - la gente che parla e ride, che balla, che mangia, che lavora, che discute, che fa sesso, che si sposta nel tempo e nello spazio - ogni cosa succede intorno a te e tu sei nel mezzo di tutto ciò ma non sei reale, non sei lì davvero. Sei soltanto... sovrapposto al mondo. All'inizio vuoi conoscere il segreto, il perché ognuno sembri capace di mescolarsi e diventare parte del miraggio, di connettersi alla sua fisicità, ai suoi odori e gusti e colori, e di renderlo reale. Ma nessuno sembra capire perché tu non riesca a farlo e così nessuno sa spiegarti come si faccia. Perciò tu osservi e imiti rozzamente nella speranza di comprendere, ma non è così - non puoi - e ciò ti fa arrabbiare. Mandi giù quella rabbia perché di sicuro non ti aiuterà a integrarti e la seppellisci sotto le tue idee segrete di come dovrebbero essere la vita e l'amore e la felicità, idee che non possono far altro che immergersi nella rabbia all'interno della tua testa. A ogni rifiuto sociale, come un promemoria a ricordarti che sei soltando un miraggio, accumuli sempre più di quella rabbia, che si comprime e si trasforma in odio. E quell'odio è l'unica cosa reale nel tuo livello oltre a te, soltanto tu e il tuo odio incollati su un mondo che non è il vostro e non vuole esserlo. E quando hai trascorso abbastanza tempo incollato nella versione di qualcun altro della vita, con l'odio a supportarti la maggior parte dei giorni, quell'odio comincia a traspirare, qualche volta a esplodere. Qualunque cosa fossi, l'odio diventa ciò che sei, ciò che ti definisce e ti delinea, e ciò che in ultima analisi simula il tipo di fisicità che stavi cercando da sempre. Non è abbastanza, però, e forse sai che non lo sarà mai...

A completare la task force impegnata nel caso troviamo l'affascinante irlandese Reece Teagan, che ha saputo dimostrare una forza inaspettata durante la storia, e Morris, che mi ha sorpreso per la sua capacità e il suo prendersi cura degli altri. 

Mi viene da domandarmi per quali motivo siamo stati messi qui esattamente. Per esempio, cosa dovremmo dimostrare? Cosa stiamo cercando di ottenere? Siamo tanti piccoli aneddoti, collegati insieme in una catena che racconta una storia di... cosa? 
[...]
Forse siamo qui soltanto per ascoltare la risata di un bambino, o sentire il bacio di una donna, o capire in un gioco di sguardi tutto quello che non potremmo comprendere a parole. E così capisco che non siamo qui per conquistare l'universo, ma per sperimentarne tutte le sfaccettature, un momento alla volta: quelle belle, quelle brutte, quelle indifferenti, quelle meravigliose. Non è futile e non è insignificante contare le piccole cose accumulate più di quanto sia insignificante contare la ricchezza di un dollaro alla volta. Cosa altro abbiamo in questa vita, se non le piccole cose che ci fanno brillare o che brillano per noi?

E poi ci sono loro, la Gente Azzurra e quelle creature che sono state evocate: inquietanti, grottesche, senza una natura ben definita e senza una consistenza prevedibile che possa permettere agli uomini di contrastarle.
Ho letteralmente divorato questo romanzo in pochi giorni. La storia è originale, le descrizioni e i dialoghi sono coinvolgenti e i personaggi li conosciamo durante tutto l'evolversi della trama, attraverso i loro pensieri e i dialoghi che avvengono tra di loro. Scopriamo i loro pregi e i loro difetti man mano che si trovano di fronte al pericolo, alla frustrazione per quell'enigma che non riescono a risolvere in modo repentino, all'impotenza per il non riuscire a impedire che ulteriori omicidi avvengano. Troppi. Viviamo con loro queste emozioni, lottiamo con loro quando si ritrovano ad essere in pericolo, li incitiamo quando arriva il momento del confronto diretto.
E' un romanzo che non potrei non consigliare a chiunque, anche a chi magari non è avvezzo al genere horror, perché nella storia l'autrice ha saputo davvero rendere al meglio non solo le situazioni, ma anche gli stessi personaggi.

Il mio voto è:

Potete acquistarlo qui!





Lothìriel

1 commento:

  1. sembra interessante, ma mi fa un po' di timore.. magari aspetto altre recensioni :) Comunque ti ho taggata in questo premio, spero ti faccia piacere!
    Ecco il link: http://ikadreaming.blogspot.it/2017/11/blogger-recognition-award.html

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