TRAMA
Celaena Sardothien è la più micidiale sicaria del regno. Lavora per la Gilda degli Assassini, ma in realtà non obbedisce a nessuno e non si fida di nessuno. Inviata in una serie di missioni nei luoghi più pericolosi, dalle Isole Morte al Deserto Rosso, Celaena inizia ad agire senza rispettare gli ordini del capo della Gilda. Ma dovrà rischiare tutto per rimanere viva... Il prequel della saga de "Il trono di ghiaccio": cinque nuove avventure raccolte per la prima volta in volume con il racconto inedito "L'assassina e la guaritrice".
RECENSIONE
Da dove partire? Quando finisco un libro che mi piace è sempre così, ho talmente tante cose da dire che non so da dove iniziare e riordinare i pensieri non è affatto semplice.
In realtà questo non è un romanzo vero e proprio, ma una raccolta di cinque novelle che fanno da prequel alla serie Il trono di ghiaccio, nonostante siano strutturate in modo tale da dare alla storia una certa continuità; non sono novelle a se stanti, ma gli eventi di ognuna fanno da pretesto per quella successiva, fino all'ultima che termina proprio dove Il trono di ghiaccio comincia. Come avrete già capito, questi prequel mi sono piaciuti tantissimo. Il personaggio di Celaena Sardothien potrebbe addirittura diventare il mio preferito in assoluto. Ho amato Celaena perché è, sì, un'assassina, ma è una sorta di Robin Hood degli assassini, una specie di Daenerys Targaryen di Adarlan, perché lei uccide soltanto quelli che, secondo la sua propria morale, sono esseri umani pessimi, cattivi e tutt'altro che innocenti; e questo mi ha colpito parecchio perché, da come la descrivevano tutti, mi sembrava fosse una macchina da guerra alla quale non frega niente di nessuno. In più mi è piaciuta tanto anche perché non solo mi è riuscito facilissimo immedesimarmi in lei, ma in alcuni tratti del suo carattere, in alcune sue passioni, ho rivisto me stessa, quindi per molti versi, lì dove la mia amica mi diceva "però è troppo così, però è troppo colà", io sono riuscita a comprendere Celaena alla perfezione perché era come se mi stessi guardando allo specchio; ovvio, io non sono un'assassina e non sono coraggiosa come lei (magari lo fossi), ma su certi tratti del carattere ce la intendiamo alla perfezione.
Se c'era un posto dove si sentiva a casa, dove le sembrava di essere più felice, quel posto era il teatro, tra i cuscini di velluto rosso, i lampadari di vetro e la cupola dorata del soffitto sopra le loro teste.
Mi sono affezionata moltissima anche a Sam Cortland, uno dei protagonisti maschili e quasi mi dispiace non ritrovarlo nella serie vera e propria (e non vi dico il perché). E' spietato, ma tenero, simpatico e leale. Ho, invece, odiato da morire Arobyn Hamel, il capo della Gilda deli assassini; così subdolo e manipolatore, è quel tipo di persona a cui tirerei un bel ceffone se me la trovassi davanti. Non so se lo rivedrò ancora, anche se spero di sì perché Celaena DEVE fargliela pagare di
brutto per tutto quello che le ha fatto.
Sara J. Maas scrive in modo divino; le sue descrizioni, minuziose ma non troppo, al punto giusto, ti trasportano all'interno del suo mondo fantastico ed è facile immergersi in questo nuovo universo, come se ci trovassimo davvero là. Ovviamente, essendo le novelle molto corte, la narrazione era abbastanza affrettata, quindi sono curiosissima di vedere la Maas alle prese con un romanzo vero e proprio. Devo anche ammettere che penso di aver fatto bene ad iniziare la serie leggendo questo prequel (in molti mi avevano consigliato di farlo, mentre altri mi avevano detto di aspettare e leggerlo dopo il terzo libro visto che effettivamente le novelle sono uscite subito dopo) perché così facendo, non solo ho approfondito meglio il passato di Celaena, ma adesso, quando leggerò Il trono di ghiaccio (che quando uscirà questa recensione avrò già iniziato), vedrò il cambiamento della protagonista e forse la capirò/comprenderò ancora meglio, perché è ovvio che non mi aspetto di ritrovare la vecchia Celaena; dopo un anno di lavori forzati e in schiavitù (e non è spoiler perché è nella trama) sarà sicuramente un'altra persona e in questo modo posso vedere chiaramente questo cambiamento che immagino sia avvenuto in lei.
Che altro dire? Probabilmente alcune cose, nelle novelle, vengono date per scontate, essendo uscite dopo il terzo libro, come ad esempio la geografia, ma nonostante questo, sono comprensibilissime anche senza aver letto i libri. Io ve le consiglio caldamente e non vedo l'ora di andare avanti con la serie. Inoltre mi appello alla Mondadori, chiedendo e supplicando, perché porti in Italia anche quarto, quinto e sesto romanzo.
Voto:
Le cinque novelle contenute in La lama dell'Assassina:
1) L'Assassina e il signore dei pirati
2) L'Assassina e la guaritrice
3) L'Assassina e il deserto
4) L'Assassina e il male
5) L'Assassina e l'Impero
Voi avete già letto questa serie? Ma soprattutto, anche voi pregate perché la Mondadori non la interrompa di nuovo?
*Ginny*
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