Bentrovati lettori,
Come sono andate le vacanze? Siete già tornati alla quotidiana routine?
Io sì. Per questo oggi sono qui a parlarvi del secondo capitolo della "Heartbeats series" di Adelia Marino. "Un altro battito del tuo cuore" è il titolo che è stato scelto per la storia di Hunter (Oh Hunter, sospiro) e Brooke. I nomi vi dicono qualcosa? Ebbene, li avevamo già incontrati in "Mai come te" (RECENSIONE), primo volume autoconclusivo della serie che mi era piaciuto molto, ma con quest'ultimo Adelia si è superata.
Vi lascio la trama e poi il mio pensiero approfondito sul libro! ;)
Trama:
Sono bastate quattordici ore affinché la vita di Brooke Collins cambiasse irreversibilmente. Tutti i suoi piani, i suoi sogni, le sue aspettative si sono disintegrati in milioni di pezzi impossibili da rimettere insieme. Quindi lei ha messo in atto il piano B: laurearsi, stare lontano dagli uomini, non lasciarsi coinvolgere. Hunter Scott è cresciuto con sua sorella, adora i videogiochi e sa essere un vero gentiluomo. Non ama essere al centro dell’attenzione e cerca di vivere appieno la sua vita: studia ciò che gli piace, si prende cura della sua famiglia e vede il mondo a colori, perché si sa, tutto potrebbe finire da un momento all’altro. Quando conosce Brooke, si rende conto che il suo mondo invece è in bianco e nero e decide di aiutarla a venir fuori da quel suo universo nei toni di grigio. Il suo è un colpo di fulmine in piena regola, ma per Brooke non è così…
Dopo aver letto "Mai come te", Brooke è stata, sicuramente, il personaggio che più mi aveva incuriosita, ma non pensavo che avrei letto di lei così presto. E' una donna ferita, con una personalità schiva che ti cattura per il suo passato nascosto e i suoi gesti distanti.
Crede che programmare la vita sia uno spreco di tempo, perché in un battito di ciglia tutta la vita da ragazza perfetta, qual è, può trasformarsi nel peggiore degli incubi ed è questo che le è successo.
Anche dentro casa, a distanza di tempo, i rumori improvvisi la terrorizzano.
Le piace rendersi invisibile, jeans anonimi, felpa sformata e cappello per coprire i capelli rossi appariscenti. Devon, il suo migliore amico, è l'unico che sa del suo passato, che la accetta e che cerca di tirarla fuori dalla sua bolla. Uno dei più bei rapporti d'amicizia mai letti. Devon è per Brooke non solo un amico e una spalla su cui piangere, ma è la sua dolce metà, un fratello, e anche qualcosa di più. È la persona di cui si fida, che la comprende con uno sguardo e riesce a tranquillizzarla con una stretta di mano anche quando è preda di un dolore, della paura e ha la sensazione di essere sporca.
Il destino ha piani strani, lo sappiamo, e decide infatti, di far scontrare Brooke contro il muro umano che è Hunter Scott. Facendoci conoscere un personaggio maschile di cui sono felicemente cotta.
Hunter è uno dei pensieri fissi della nostra protagonista silenziosa e turbata, un pensiero che non avrebbe dovuto avere, come le tante reazioni inappropriate che ha quando pensa o vede lui.
Hunter non è solo bellissimo, ma anche gentile e simpatico.
Un ragazzo d'altri tempi che, anche dopo i rifiuti, riesce ad alleggerire l'atmosfera, a capire quando è il momento di tacere o di spronare Brooke. È veramente il pezzo mancante nella vita di Brooke, colui che riuscirà a farla riavvicinare alla vita, quella vera. Riuscirà a farla aprire, a farla ridere, a convincerla a fidarsi di lui, e a farsi amare.
"Io. Ti. Vedo."
Il punto di vista che ci presenta Adelia è prettamente femminile e, come con lo scorso libro, abbiamo dal 70% una vista maschile e riusciamo a vedere Brooke con gli occhi innamorati di Hunter.
Nel libro troveremo la Coerenza, sia nello stile di scrittura che, soprattutto, nella protagonista. Un personaggio, a mio parere, molto difficile da delineare, che si può avere chiaro in testa, ma che al momento di trascrivere può risultare insidiosa. Uno dei tanti motivi per cui non mi piacciono protagoniste femminili sofferenti è proprio questo, in pochi autori riescono a caratterizzarle come si dovrebbe senza sminuirne i problemi, valorizzandone il passato e bilanciando il presente . Adelia ci è riuscita. Brooke ha una spessa caratterizzazione, pur avendo un passato sofferto che si trascina nella vita di tutti i giorni, i suoi problemi non sono spariti con un battito di ciglia del belloccio di turno, anzi, suddetto belloccio, Hunter, ha dovuto sudare per conquistare la fiducia di Brooke, e questo ha dato importanza anche a scene quotidiane e di poca rilevanza che invece acuiscono nel lettore una sorprendente familiarità.
Saranno un supporto l'uno per l'altra, un amore reciproco e un'intesa pazzesca fin dall'inizio.
«Tu ne vali la pena, Brooke, in ogni fottuto secondo della mia vita. È chiaro, bellissima?»
Come per Brooke e Devon, anche il legame di Hunter con Damien e Blake, è apparso importante e molto bello. Finalmente vedremo un ragazzo affrontare i problemi, senza che si vergogni delle proprie emozioni davanti i suoi amici, tra uomini.
Un romanzo fatto gli ostacoli, ma anche di rinascita. Mi ha suscitato un tripudio di emozioni.
Un libro che ci racconta di chi, dopo i problemi, si nasconde e non riesce a tornare la persona che vorrebbe essere, perché non sa come farlo, ed allo stesso tempo, nonostante utilizzi una maschera con il sorriso, deve affrontare i propri demoni.
Un tesoro raro, da non sottovalutare, questo romance. Non prendetelo sotto gamba, per quanto scorrevole mi ha lasciata completamente assorbita. Una scrittura che cattura il lettore fin dall'inizio e non lo lascia scivolare via. Riuscirete a leggerlo in poco tempo e vi consiglio di godere di ogni istante di questa piccola perla.
Il mio voto:
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