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lunedì 27 gennaio 2020

[Review Party] Una nuova voce nel thriller italiano: "Voci nella nebbia" di A.E. Pavani

Buongiorno lettori!
Oggi torno a parlarvi di un genere che avevo lasciato un pochino da parte negli ultimi mesi. Uscito qualche giorno fa grazie a Mondadori, Voci nella nebbia è il romanzo d'esordio di A.E. Pavani, nuova voce del thriller italiano.
Avrà saputo conquistarmi?


Scappavo.
Una voce mi saturava la testa. Echeggiava tutto intorno nella nebbia.
Gridava. Sussurrava. Mi chiamava, e io scappavo.
Annaspavo, senza fiato. Arrancavo, lentissima, pesante come piombo, trattenuta da quella voce come da una catena. Poi inciampavo, e cadevo su un tappeto di occhi....

Titolo: Voci nella nebbia
Autore: A.E. Pavani
Genere: Thriller
Editore: Mondadori
Pagine:
Prezzo:
Data di uscita: 21 gennaio 2020

Trama:
Immagina un'isola rigogliosa, e cinque bambini che rubano una barca per visitarla. Immagina una nebbia improvvisa, che tutto avvolge. E lì, nello strano sottobosco, immagina un albero illuminato dal sole, e le foglie che scintillano e vibrano alla brezza, riempiendo l'aria di un suono crepitante.
Solo che non sono foglie: sono fotografie.
Fotografie di occhi.
Gli stessi occhi che, diciannove anni più tardi, affollano gli incubi di Lisa Harding, detective della Omicidi di Londra. Delle ultime settimane Lisa ricorda poco. I colleghi le raccontano che è stata assalita, che ha rischiato di morire, ma mentre cerca di ricostruire l'accaduto, riesaminando il caso di omicidio su cui stava indagando, Lisa si rende conto che i lampi frammentari nei suoi sogni sono più antichi, memorie sopite di un'estate lontana in riva a un piccolo lago fra le montagne del Trentino, che portano con sé dettagli sempre più inquietanti: il cadavere di una donna su un'isola tetra e una bambina mai più tornata. Lisa è certa che anche quei ricordi siano legati al killer a cui sta dando la caccia, e decide così di tornare in segreto al paese di quella lontana vacanza, senza immaginare che qualcosa di terribile si agita ancora nelle acque del lago.
Un killer ossessionato dagli occhi delle sue vittime un istante prima che muoiano, una giovane detective in lotta con i fantasmi dentro e intorno a lei, un piccolo paese con troppi segreti: l'esordio di una nuova, solidissima voce del thriller italiano.

Il primo approccio con questo libro è stato un po' controverso. La trama mi aveva colpito per due elementi, che avevano saputo suscitare in me delle emozioni diametralmente opposte: fotografie di occhi mi aveva trasmesso inquietudine, mentre montagne del Trentino mi avevano trasmesso curiosità (sono quasi dietro l'angolo!). Entrambe queste due emozioni mi hanno accompagnato durante la lettura, rendendo quasi necessario arrivare alla fine, per risolvere gli enigmi che affollano il romanzo.

La superficie del lago era solo leggermente increspata. Ma invece di calma, mi infondeva inquietudine.
I ricordi dell'isola continuavano a sovrapporsi alla realtà, come ombre gettate attraverso le pieghe del tempo. Il silenzio che regnava tutto intorno sembrava risuonare di sussurri.

La storia parte da subito in modo forte: un'aggressione, la lotta tra la vita e la morte, il buio nella memoria. Elementi che non possono fare a meno che gettare la nostra protagonista nell'urgenza della caccia. Cosa mi è successo? Chi è stato ad aggredirmi? Perché? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che hanno da subito preso vita nella mente di Lisa Harding, brillante detective di Londra, alle prese ora con la frustrazione di non riuscire a ricordare. Un bel guaio per chi è sempre abituata all'azione e alla ricerca di risposte!
E' nel sogno che arriva la scintilla, l'indizio per iniziare delle insolite indagini: dopo diciannove anni, riaffiorano nella mente delle immagini che la conducono ad un luogo del passato, ad un paesino in Trentino che sorge sulle acque di un lago.
Da lì che la sua ricerca comincia. Nonostante le difficoltà fisiche e mentali dovute all'aggressione, Lisa parte e comincia a cercare delle risposte, non solo alle domande del presente, ma anche alle domande del passato. Cos'è successo ai bambini durante la gita al lago, diciannove anni prima? 

Il silenzio era assoluto. Un'entità viva, che sembrava fagocitare ogni suono. Persino quello dei remi che affondavano nell'acqua. Persino quello del mio respiro.

E' stato avvincente accompagnare la protagonista nelle sue indagini, scoprire con lei gli indizi disseminati nei boschi del paese, lungo le sponde del lago, nelle persone che ancora vivevano là. Ogni elemento era fondamentale, magari scombinava tutte le congetture fatte fino ad un certo punto, ma poi si ricombinava con altre informazioni che si aggiungevano. E' stato possibile percepire la frustrazione di Lisa di fronte alle difficoltà, la sua determinazione e tenacia nel continuare, la sua paura.
I personaggi sono stati fondamentali, ognuno aveva il suo compito e le sue caratteristiche. Ho adorato il commissario che l'ha un po' presa sotto la sua ala protettrice, accompagnandola nelle ricerche e supportandola nelle indagini, non sempre autorizzate.
Se c'è una cosa che ho imparato, da questo romanzo, è che nulla è mai come appare.

Ancora si aspetta che l'isola le renda sua figlia.

Se cercate una storia forte, avvincente, che vi lasci col fiato sospeso ad ogni pagina (e anche alla fine), questo romanzo fa decisamente per voi.
Ora però una domanda sorge spontanea: cosa sta succedendo alla mamma di Lisa??

Voto:

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