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sabato 4 luglio 2020

Recensione: “La strada verso casa” di Carmen Jenner

Buongiorno meraviglie,
oggi si vince facile perché parliamo di Carmen Jenner, autrice che da quando ho letto la prima volta (tre libri fa) ho amato profondamente. “La strada verso casa” è un autoconclusivo (contemporary e military romance) in cui troviamo Olivia, un personaggio che conosciamo in “Verso il frastuono del caos”.






Trama:
Quando un tragico incidente lo richiama a Magnolia Springs, August aggiunge i suoi genitori all’elenco di ciò che ha perso negli ultimi anni, oltre al suo cane di rilevamento IED e alla sua gamba sinistra.
In qualità di tutore della sorella di quattro anni, August deve fare affidamento sul suo addestramento nel Corpo dei Marine per crescere un piccolo essere umano, cocciuto quanto lui. Diventare un militare, però, non l’ha mai preparato a questo, né a Olivia Anders, una donna che non si ferma davanti a nulla per raggiungere i suoi obiettivi.
Come proprietaria di Zampe per la Causa, Olivia è abituata agli uomini e alle donne che ritornano distrutti dalla guerra. Ed è abituata anche ai cani problematici. La sua missione, infatti, è quella di accoppiare cani ed esseri umani per arricchire entrambe le loro vite. Tuttavia, Olivia capisce sin da subito che, con August Cotton, ci vorranno tanto tempo e tante energie.
L’ultima cosa che August vuole è che un’invadente donna del Sud s’infili nel suo letto e nella casa dei suoi genitori, costringendolo ad affrontare i fantasmi del suo passato. Per sua sfortuna, questo è proprio ciò che Olivia intende fare.
August e Olivia si completano a vicenda, eppure non sopportano nemmeno di trovarsi nella stessa stanza.
Potrà Olivia scalfire la corazza di questo Marine e mostrare al suo cuore la via del ritorno a casa?




Carmen Jenner si rivela, nuovamente, attenta al tema dei suicidi e dei disturbi da stress post traumatico. Un aspetto che aveva già affrontato in "Verso il frastuono del caos" e avevo apprezzato il suo modo di porsi rispetto al problema. Non lo fa scomparire magicamente nascondendo sotto il tappeto o facendo sbattere le ciglia alla protagonista di turno. La Jenner descrive quel dolore come se fosse una spada che pende sulla tua testa e un minimo movimento brusco potrebbe causarne la caduta.

Olivia l'avevamo già conosciuta con il suo canile di addestramento in "Verso il frastuono del caos" e fin da subito speravo di vedere anche la sua storia portata qui in Italia. Lei che è sempre apparsa così buona e paziente. Determinata e risolutiva. Non è una ragazza che si lascia abbattere, ma è sensibile e emotiva.
August è tutto ciò che di spezzato esiste. Tornato dalla sua missione ancora non ha ripreso in mano la sua vita, e prima di conoscere Olivia probabilmente nemmeno sperava di riuscirci.
Quella principessa che indossa lingerie sexy e costosa, nasconde ferite interne. Mentre l'omaccione un po' stronzo, ma gentile che nasconde i suoi mezzi sorrisi sotto la barba ha cicatrici anche esterne che non tutti sono in grado di amare.

Forse sbagliavo circa l’essere un uragano. Forse non sono nient'altro che una molle brezza estiva che sta per essere travolta dal Ciclone Tropicale August. 

Bettina è la piccola di casa ed è entrata nel mio cuore immediatamente, e probabilmente così è stato anche per Olivia.
All'inizio l'astio e le risposte poco gentili sono all'ordine del giorno. Quella sottile linea di odio/attrazione è evidente e ben marcata. August vuole solo essere lasciato in pace e Olivia vuole solo farlo aprire pungolandolo. È così che il rapporto inizia, ma per aprirsi veramente August ha bisogno di sapere che Olivia non è la principessa che si aspetta guardandola, lei ha cicatrici profonde quanto le sue. Un passato doloroso ed enigmatico che mi ha tenuta attenta ad ogni riga.
La scrittura di Carmen Jenner ha suscitato interesse e non ha mai svelato tutto insieme, ha calibrato ogni piccola svolta nella storia addentrandosi nelle vite, nel passato e nei caratteri dei protagonisti poca alla volta e gradualmente. Ho apprezzato come l'attrazione sia stata immediata e improvvisa fin da subito e ben cadenzata nel tempo, ma il convincimento di meritare, anche solo la passione che ci si aspetta da questi due, arrivi con calma facendomi cuocere a fuoco molto lento. Non si tratta quindi di un insta-love (e menomale!), ma di un'attrazione profonda verso le cicatrici reciproche che riescono a scorgere anche in silenzio, solo guardandosi e percependosi.




Tutti i demoni raccontati in "La strada verso casa" sono commoventi, nessuno escluso hanno scombussolata il mio mondo. August Cotton mi è entrato sottopelle. Questo muro umano gentile, ma dispotico è stato un piacere da leggere e ha saputo farsi amare subito.
Se in "Verso il frastuono del caos" avevo scoperto Carmen Jenner e la sua scrittura dolorosa ma romantica e in "Harley e Rose" pianto ogni lacrima possibile e inimmaginabile, ne "La strada verso casa" c'è la scoperta di una storia struggente che toglie il respiro affiancata dalla gentilezza e dalla paura di spaventare e far scappare qualcuno intimorito, quella in cui non sai come comportarti e non ti resta che approcciarti lentamente, con garbo e pazienza.
Sinceramente, un po’ mi è mancato un vero epilogo a distanza di anni. Io ne sono ossessionata e se un epilogo non mi piace rischio di farmi andare di traverso tutto il libro... ovviamente, non è questo il caso anche se avrei voluto vederli rappresentati in un contesto un po’ più lontano.
 

Il mio voto:


A presto!


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