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mercoledì 25 novembre 2020

Review Party "Il Ritmo della Guerra" di Brandon Sanderson"

 



Buongiornoooooo! 
Sono emozionatissimaaaaa, e non solo perché questo è il primo evento che organizzo ma perché Sanderson è il mio scrittore preferito e la Folgoluce la mia saga preferita in assoluto, dopo Harry Potter! 




TRAMA

Dopo aver riunito gli umani in una coalizione per difendersi dall’invasione nemica, Dalinar Kholin e i suoi Cavalieri Radiosi combattono da un anno una guerra brutale e prolungata. Nessuno sta avendo la meglio e su ogni mossa strategica incombe la minaccia di un tradimento da parte di Taravangian, subdolo alleato di Dalinar. Ora che nuove scoperte tecnologiche degli studiosi di Navani Kholin iniziano a cambiare la faccia della guerra, il nemico prepara un’operazione audace e pericolosa. La corsa agli armamenti che ne seguirà metterà alla prova gli ideali stessi dei Radiosi, fino a poter rivelare i segreti dell’antica torre che un tempo costituiva il cuore della loro forza. Nel frattempo, Kaladin Folgoeletto deve venire a patti con un diverso ruolo tra i Cavalieri Radiosi. Ma anche i suoi Corrivento hanno i loro problemi: Coalescenti sempre più letali si risvegliano tra le file del nemico, mentre non ci sono altri onorespren disposti a vincolarsi con gli umani per accrescere i numeri dei Radiosi. Adolin e Shallan dovranno guidare un’ambasciata della coalizione alla fortezza degli onorespren, Integrità Durevole, per convincerli di persona a unirsi alla causa contro Odio o affrontare le conseguenze del fallimento.



Parlare di un romanzo di Sanderson, in particolare un romanzo de Le Cronache della Folgoluce, non è per niente semplice.

Sono libroni, mattoni con più di mille pagine, e le emozioni sono sempre talmente tante e disordinate che metterle per iscritto non è mai facile. E Il ritmo della guerra, quarto romanzo della saga, non è immune da questo effetto.

Sono stata letteralmente travolta dalla potenza e dalla bellezza di questo romanzo. Lo aspettavo da sei mesi, le aspettative erano altissime, e sono state pienamente soddisfatte, ma con Sanderson non poteva che essere altrimenti.

Non posso (e non voglio) scendere troppo bei particolari perché è un romanzo che dovete scoprire da soli, ma vi assicuro che Il ritmo della guerra raggiunge picchi di epicitá altissimi.

Ritroviamo i nostri personaggi preferiti: Kaladin, Shallan e Dalinar, affiancati da Navani, Renarin, la meravigliosa Jasnah, Arguzia, i membri del ponte quattro...

Con Sanderson è impossibile non affezionarsi ad ognuno di loro, ma i miei preferiti erano, solo e (molto probabilmente) rimarrano Kaladin e Shallan. Nonostante abbiano entrambi avuto un intero libro a loro dedicato, lo spazio che hanno in questo è notevole, e amo come Brandon Sanderson riesca, sempre meglio, ad affrontare le malattie mentali: la depressione di Kaladin e la sindrome di personalità multiple di Shallan. Lo fa in maniera profonda, intensa, e assolutamente reale. Io mi sono ritrovata spesso in lacrime a leggere dei loro problemi, delle loro preoccupazioni. E nonostante tutto non mancano i sorrisi, le battute, le scene divertenti.

Un personaggio al quale non pensavo di affezionarmi così tanto è Navani. Mi è sempre piaciuta, ma l’ho sempre vista come un personaggio di contorno; in questo romanzo, invece, ha avuto molto piu spazio, e i suoi punti di vista sono tra i più belli dell’intero libro. Inoltre, la chimica che è in me (studio farmacia) ha amato particolarmente tutti i riferimenti alla chimica e alla fisica che sono presenti nei PoV di Navani. Ammetto di essermi stupita davanti all’immensa conoscenza scientifica di Sanderson, ma d’altronde, quell’uomo è un genio, quindi potevo aspettarmelo!

L’unico difetto che ho trovato in questo romanzo (che rimane comunque perfetto) sono i PoV di Venli ed Eshonai. È vero, sono pochi, e mi rendo conto che sono anche necessari per comprendere meglio l’intera storia e i Parshendi stessi, ma le ho sempre trovate molto noiose. Con questo non voglio assolutamente dire che il romanzo sia inferiore si precedenti, anzi, tutto al contrario.

E vogliamo parlare del finale? No. Non posso parlare del finale. Dico solo che OMMIODDIO VOGLIO IL PROSSIMO DATEMELO SUBITO.

L’ultima parte è stata un crescendo di emozioni e di suspense, e io non so se ci arrivo al prossimo.

Adesso, vado a rileggere tutto da capo. Ne ho bisogno (anche perché questa lettura è stata un tour de force), non sono pronta a salutare, di nuovo, i miei personaggi preferiti di sempre.


Voto:







1 commento:

  1. Grazie, andrò subito a comprarlo, la tua recensione mi ha incuriosito

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