Buonasera meraviglie,
Oggi il post è un po’
diverso dal solito perché lo scorso sabato sono stata alla presentazione di
Petali e Spine di Naike Ror per Always Publishing e ho avuto l’opportunità di
fare qualche domanda all’autrice!
Intanto, se ancora
non avete letto Petali e Spine vi lascio la mia recensione QUI,
poi vi dico di
leggervi la trama e ammettere che non vi incuriosisce nemmeno un pochino e alla
fine soffermatevi a osservare la cover.
Fatto?
Per facilitarvi
lascio anche qui la trama:
Scarlett è giovane,
brillante, di una bellezza non artefatta, ha un innato talento con i numeri e
insegue decisa la propria indipendenza. Vuole affrancarsi da una famiglia
ingombrante e dai doveri imposti dal blasone. Per liberarsene è anche disposta
a rinunciare a ogni agiatezza, eppure è una Lancaster, e non si può sfuggire ai
demoni del proprio albero genealogico, non prima di averli combattuti e vinti.
Jaxon York, spregiudicato e ambizioso, graffiante come un aculeo, affascinante
e temprato dal dolore di un trauma del passato, ha il corpo scolpito dai
sacrifici sportivi e l'animo eroso dalla voglia di rivalsa. Ha toccato il fondo
più volte, risalendo sempre la china, conquistando posizioni via via più alte e
ora, vicino alla vetta del potere, non può permettersi passi falsi. Deve
affilare le armi e, se serve, tirar fuori senza remore la cattiveria sopita con
cui la vita di periferia lo ha forgiato. Sotto il cielo plumbeo di Liverpool,
Scarlett e Jaxon avanzano ignari dei piani che il destino ha in serbo per loro,
rimescolando le carte e incrociando le loro strade dove si erano interrotte,
sedici anni prima. Due vite opposte, due cognomi divisivi dalla Guerra delle
due Rose, Scarlett e Jaxon sembrerebbero inconciliabili ma la forza prorompente
dell'amore a volte riesce a sovvertire anche il marchio ineluttabile della
storia. La collisione sarà inevitabile, lo scontro feroce, le radici familiari
sembreranno catene e liberarsi dalla loro prigionia ferirà senza alcuna pietà.
Riuscirà un raggio di sole a squarciare le nubi di Liverpool, illuminando il
destino di Scarlett Lancaster e Jaxon York? Potranno mai convivere petali e
spine senza che la bellezza delle rose venga lacerata?
Se lo avete già letto
sono certa che le domande da porre all’autrice che vi rimbalzano nella testa
sono tantissime, ho raccolto qualche domanda posta da me e qualche risposta che
ha rilasciato Naike durante la presentazione per soddisfare la vostra
curiosità!
D: I soprannomi che
in P&S non mancano come in ogni tuo libro, (come sono nati, perché hai
scelto quelli, e in generale quanto contano per te nei libri).
R: Non c’è una programmazione precisa, di solito scelgo quelli che in qualche
modo cozzano con l’immagine (vedi Jaxon York in bonbon) come se fossero un paradosso
che vanno a smussare l’immagine che ha, nel caso di Jaxon una dolcezza che non
ha e che non dimostra a nessuno e viene ridimensionato a livello poi visivo
durante la lettura
In generale, contano tanto. Ogni protagonista (e non solo) ne ha uno forse perché
nella vita di tutti i giorni i soprannomi sono parte della mia quotidianità.
D: Hai vissuto diversamente questa pubblicazione rispetto a quelle gestite da
te in self?
Quando hai firmato il
contratto hai realizzato che saresti arrivata in libreria? E come ti sei
sentita?
R: No, finché non ho visto la vetrina proprio qui da Borri Books a Roma Termini
con il mio libro, in quel momento ho realizzato ed è stato circa dieci giorni
dopo il rilascio.
D: Il processo creativo è stato differente ad altri tuoi romanzi o hai utilizzato
uno schema già rodato in passato?
R: Il processo è stato sempre lo stesso, di diverso c’è stato solo l’editor che
mi ha affiancato e con cui non avevo mai lavorato prima.
D: È nata durante la stesura l’idea di un volume su Archie?
R: Sì però nasce tutto
D: Tra i tanti scenari storici perché la guerra delle due rose?
R: Perché cercavo la
storia di una faida familiare, anzi tra due famiglie e volevo che fosse
ambientata in Inghilterra, così ho iniziato a cercare e dopo averne scartate
alcune come Romeo&Giulietta sono incappata ne La guerra delle due rose con
queste due famiglie rivali, ma al tempo stesso intrecciate con una papabile forte
sottotrama e ho scelto di iniziare da lì.
D: Una critica costruttiva e un complimento che ti faresti.
R: La critica è quella di dosare meglio i personaggi secondari che nei miei
libri sono sempre decisi. Vorrei imparare a scrivere di soli due protagonisti
con un setting praticamente vuoto.
Il complimento potrei dire la costanza nella scrittura.
Come ve lo dico che
il finale doveva essere diverso da quello poi scritto?
Detto ciò, è stata una bellissima esperienza. Come tutte quelle che includono i
libri e che mi permettono di interfacciarmi, scoprire, conoscere e incontrare
persone che hanno a cuore la mia stessa passione.
Sono stata felice di rivedere
Naike e parlare con lei, di assistere all’ansia da prima della piccola Elisa
(leggoromance su IG e TikTok), di conoscere nuove autrici, bookblogger/bookstagrammer
e incontrare coloro con cui parlo quasi quotidianamente.
Spero presto di poter replicare!
A presto.
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