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martedì 29 settembre 2015

Recensione del libro "KITTY FOYLE" di Christopher Morley



 Hello readers! Oggi ho deciso di proporvi un libro che ho amato fin da subito, una storia che vi porterà a riflettere sulle condizioni sociali della donna negli anni Quaranta del 1900 e su quelle attuali. 
Impossibile non recensire "KITTI FOYLE" di Christopher Morley!





   
Titolo: Kitty Foyle
Autore: Christopher Morley
Casa Editrice: Elliot

TRAMA
 
In una caotica New York alla fine degli anni ’40 del ‘900, Kitty Foyle, per un quarto irlandese, è oramai una donna in carriera nell’ industria cosmetica. A ventotto anni, Kitty guadagna 30 dollari a settimana, vive in un appartamento nel Lower East Side e si prepara ad affrontare una vita poco comune a quella delle sue coetanee: nessuna bella casa da curare, bambini o un marito da accogliere la sera.
Un curioso incontro sul treno verso casa, per la città di Philadelphia, l’ha resa una ragazza indipendente, ma ogni scelta ha un prezzo, e K. Foyle una volta sola, si ritrova a fare i conti con una vita passata, carica di ricordi dolce-amari.
La sua amata Philly, la piccola e accogliente casa in Griscom Street, un passato nel quale un piccola Kitty osserva ed esplora tutto ciò che la circonda, curiosa. Il rapporto con i tre fratelli più grandi Mac, Danny e Ed è ancora da definire, l’intesa col padre è invece forte, quasi spasmodica. Il vecchio Foyle è un anziano irlandese perseguitato dall’artrite, lavora come metronotte e passa le sue mattine sotto il portico del piccolo giardino sul retro della casa, divertendo la bambina con battute pungenti e aneddoti sul cricket.
Quando muore la madre, Kitty ha dieci anni, viene mandata dagli zii a Manitou, dove frequenta una scuola prestigiosa, e conosce Molly Sharf, una ragazza socievole e attenta con la quale stringe da subito una solida amicizia, e insieme alla quale, Kitty è ormai pronta ad affrontare l’adolescenza e il sogno dell’università.
Convinta di essere oramai stata completamente cambiata dal Mid-west, e con la tipica aria spavalda degli adolescenti che credono di conoscere tutto ciò che c’è da sapere sulla vita, Kitty ritorna in Griscom Street.
Proprio nel soggiorno di casa avviene un insignificante incidente, che inciderà per sempre sulla vita della ragazza: sotto le spoglie di un ragazzo dell’alta borghesia di Philadelphia, Win Strafford, Kitty conosce finalmente e inaspettatamente, l’amore.
Il sentimento che i due condividono li porterà ad infrangere le convenzioni sociali, ad aggirare quelle morali e a combattere una guerra che la ragazza presagisce già persa in partenza. Riusciranno ad andare contro una delle più antiche e prestigiose famiglie della Main Lane? Riusciranno ad andare via da una città che li costringe a recitare una stupida farsa? Cosa ne sarà di un amore che sembra avere una fine certa, ma continua ad essere forte, impetuoso, magnetico?
Dieci anni dopo, Kitty Foyle non è una ragazza, ma una donna che il tempo e le vicende della vita, hanno reso forte, in una continua lotta interiore, con una lacerante ferita al cuore.



RECENSIONE



Una protagonista ingenua, ma allo stesso tempo intraprendente simbolo dell’emancipazione femminile, e una voce ironica, in grado di raccontare temi quanto mai attuali, hanno reso  “Kitty Foyle”   il libro più celebre di Christopher Morley, arguto giornalista e novellista americano. Nei romanzi del brillante scrittore, i temi sono scabrosi: dall’immigrazione all’aborto, tutti i tabù del XX secolo vengono ripresi in una forma di dialogo chiara ed attuale.
 Le esperienze fatte da Kitty Foyle ci fanno dimenticare di stare leggendo la storia di una ragazza degli anni Quaranta del Novecento. Se in un primo momento vi apparirà come una donna ingenua e a tratti infantile, alla fine del libro vi accorgerete di aver incontrato un personaggio femminile forte e caparbio.
Mi ha piacevolmente stupita anche il personaggio maschile co-protagonista della storia, Win Strafford. Non il solito uomo stereotipato, tutto sguardi glaciali e poco sentimento. Win è un ragazzo che rispecchia una realtà comune, nella quale a contare più della differenza di genere, sono i titoli nobiliari ed il patrimonio in banca.
Kitty Foyle non sarà certamente il libro che porterete al mare, sotto l'ombrellone, alla ricerca di una "lettura leggera". Vi farà riflettere e alla fine capire che, se ciò che Morley racconta non dà l'impressione di essere una storia passata,  è solo perchè in realtà viviamo in una società contemporanea che, in fin dei conti, non è estremamente diversa e culturalmente avanzata rispetto alle precedenti, come ci piacerebbe credere.



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