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giovedì 24 settembre 2015

Recensione "L'unico sbaglio che rifarei mille volte" di Luren Layne

Buongiorno lettori, oggi vi parlo di un libro che, sia oltre oceano, sia in Italia, ha avuto un successo enorme ma che a me, purtroppo non ha convinto del tutto!


 
 
Titolo: L'unico sbaglio che rifarei mille volte
Autore: Lauren Layne
Casa Editrice: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
 
 
TRAMA
 
Sophie Dalton non ha ancora capito cosa vuole dalla vita. Ama andare alle feste, uscire e divertirsi. Ma quando un addio al nubilato a Las Vegas va storto e un uomo d'affari la scambia per una prostituta, Sophie inizia a chiedersi se non sia il momento di ripensare al suo modo di vivere. E quello che è successo a Las Vegas è destinato a non finire lì. Durante una cena con i suoi genitori, infatti, Sophie conoscerà finalmente il fidanzato di sua sorella, Grayson Wyatt. E riconoscerà all'istante proprio l'uomo che l'aveva scambiata per una prostituta! Ricco e affascinante, Gray è un uomo abituato a ottenere ciò che vuole. E non gli serve molto per capire che Sophie, intelligente, impertinente, sexy, è tutto quello che cerca. Anche se è la sorella della sua fidanzata. Così, senza pensarci due volte, la assume nel suo nuovo ufficio. E quando una serata di lavoro finisce con una dolce colazione, entrambi si rendono conto che l'equivoco è stato solo l'inizio e che qualcosa di molto, molto reale sta per scatenarsi tra loro.
 
 
 
RECENSIONE
 
Sarò sincera, ho preso in mano questo libro perché sono stata attirata dalla bellissima copertina e dopo aver dato uno sguardo alla trama ho deciso che poteva essere una lettura piacevole. Purtroppo però non è stato esattamente così.
Grayson Wyatt
La trama di fondo è carina ed interessante ma, a mio parere, sviluppata male; secondo me se fosse stata sviluppata in maniera diversa sarebbe stata sicuramente più avvincente. Ho trovato questo libro piatto e a tratti noioso. Leggendolo non mi ha trasmesso alcuna emozione in particolare, anzi, certe volte non mi veniva neanche la voglia di sapere come sarebbe continuata la storia; ho pensato più volte di abbandonarlo a metà lettura ma io odio lasciare i libri a metà quindi mi sono fatta forza e l'ho finito. Non c'è storia, non c'è niente di interessante all'interno di questo romanzo. Anche i protagonisti mi sono sembrati noiosi.
Lui, Grayson, ricco amministratore delegato, è un vero lamento dalla prima all'ultima pagina; capisco che è stato mollato dalla donna che amava, ma ad un certo punto sono arrivata addirittura a capire perché lei lo ha fatto; quando lui ha raccontato a Sophie il motivo per cui la sua ex lo ha mollato mi sono ritrovata a concordare pienamente con lei, probabilmente lo avrei fatto anche io... non come ha fatto lei, ma di sicuro lo avrei lasciato.
Sophie Dalton
Sophie, la protagonista femminile, è una di quelle ribelli che, secondo me, si comportano così solo per il gusto di andare contro le persone che tengono a lei. Non fa altro che andare contro tutti e, soprattutto, incolpare gli altri perché non la capiscono, quando lei non si sforza nemmeno di risultare simpatica. Ovviamente questo è solo quello che penso io. E poi ci sono altri due personaggi... Brynn, sorella di Sophie, e Will, migliore amico di Sophie. In tutto il libro hanno esattamente tre capitoli dedicati interamente a loro e alla loro pseudo-storia. Tre capitoli che non hanno niente a che fare con il resto della storia. Mi sono sembrati buttati lì solo per allungare il brodo; davvero, credetemi, non sono di nessuna utilità per la trama.
Come ho detto doveva essere sviluppato tutto meglio; Anche i problemi sembra che vengano risolti con troppa facilità; non è possibile che per tutto il libro questi due si siano respinti e che poi solo nell'ultimo capitolo si giurano amore eterno, quando appena nel capitolo precedente lui la rifiuta per l'ennesima volta. E' un finale davvero troppo sbrigativo... Mi è sembrato, quasi, che la scrittrice non sapesse come concludere o come andare avanti e che per questo abbia scritto le ultime pagine forzatamente non avendo più idee.
Lo stile della Layne è semplice, comprensibile e, a volte, un po' banale. Una cosa che mi è piaciuta è che la storia, narrata in terza persona, alterna i punti di vista dei vari personaggi. Questo ci da modo di sapere cosa pensano tutti i protagonisti ed è un espediente narrativo che a me piace molto.
Non so, ma per me è stata una lettura abbastanza noiosa e priva di "pathos". Non sto dicendo che sia un libro brutto, perché tutto sommato è leggibile, però non mi ha lasciato niente di particolare.
Il mio consiglio è questo: se avete altro da leggere allora non soffermatevi su questo libro ma andate avanti con altre letture. Se, magari, non sapete cosa leggere e volete provarlo, leggetelo pure... Anche perché ha avuto un successo enorme sia in Italia che in altri paesi quindi magari sono io quella strana.
Sicuramente leggerò il seguito più per curiosità che per altro; ormai sono curiosa di sapere che succede a questi due insopportabili protagonisti.
 
 
 
 
 
 

 
A voi è piaciuto? Sono l'unica che la pensa così o c'è qualcuno che concorda con me? Fatemelo sapere che sono curiosa ;)




 
 
 *Ginny*

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