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giovedì 29 giugno 2017

Benvenue alla Cour de Roses! Divertitevi con noi al Review Party de La piccola casa dei ricordi perduti!

Yes non ci leggete doppio readers, è giovedì e le recensioni sono ben DUE. So come with me a la Cour de Roses!


Mi credereste se vi dicessi che ho ADORATO questo romanzo dall'inizio alla fine? Ebbene sì, mi sono innamorata di Helen Pollard e della sua Corte delle Rose.
Ho praticamente divorato il libro! Non vi staccherete dalle sue pagine grazie ad una storia così delicata. La trama è abbastanza semplice, ma il modo col quale la Pollard descrive le sensazioni della protagonista - prima l'abbandono e poi la rinascita, non vi farà staccare gli occhi dalla pagina. Sono davvero entusiasta per essere stata scelta come partecipante al Review Party de "La piccola casa dei ricordi perduti", perché sono stata letteralmente catapultata negli splendi scenari della Loira. Il romanzo scorre in un modo così fluido che in due giorni sono arrivata alla fine senza accorgermene!
E' una storia che porterà una ventata di aria fresca in queste giornate di caldo torrido. Vi affezionerete ai luoghi così come ai personaggi. Prima di tutto ad Emmy, per la sua forza d'animo e poi a Rupert per il suo fare bonario. Imprecherete contro Nathan, arrossirete leggendo di Ryan ed infine farete il tifo per Alain.
Non dovete assolutamente perdervelo... anche perché è il primo di una serie!

Titolo: La piccola casa dei ricordi perduti
Autore: Helen Pollard
Serie: Ricordi perduti
Genere: Romanzo rosa
Editore: Newton Compton Editori
N. Pagine: 379
Prezzo:
- EBook  € 2,99
- Copertina rigida € 7,90

Trama:
Emmy Jamieson arriva a La Cour des Roses, una bella pensione nella campagna francese, con l’intenzione di trascorrere due settimane di relax in compagnia di Nathan, il suo fidanzato. Tra loro c’è qualche problema, ma Emmy è certa che questa vacanza risolverà tutto. Si sbaglia… Neanche il tempo di disfare le valigie e Nathan se l’è già svignata con Gloria, la moglie di Rupert, il proprietario della pensione. L’uomo è scioccato ed Emmy, sentendosi in parte responsabile dell’accaduto, si offre di aiutarlo a gestire la pensione. Emmy ha il cuore a pezzi, ma si trova all’improvviso in una dimensione nuova, circondata da tanti amici. E anche da qualche uomo interessante: Ryan, il provocante giardiniere, e Alain, il ragazzo che si occupa dell’amministrazione, irritante ma bellissimo. Mentre Emmy si riappropria del proprio tempo e del contatto con la natura comincia a sentirsi a casa. Ma sarebbe una follia lasciare amici, famiglia e tutto ciò per cui ha sempre lavorato… O no?

Non mi sorprende che il romanzo abbia già conquistato l'Inghilterra perché è FAVOLOSO (e ve lo dice una ragazza che non è per niente romantica)!
Quindi correte a leggerlo!

XOXO Virginia

A PARTY WITH STEPHEN KING: The Dome. Ritorna la cupola... torna il RE!

Cosa fareste se una bella mattina, la vostra piccola cittadina venisse inglobata ed isolata da una gigantesca ed indistruttibile cupola?! 
Dimenticate le atmosfere da brivido di Shining e i personaggi inquietanti alla Randall Flagg o Annie Wilkes, questa volta il Re vi catapulterà in una cittadina tanto agghiacciante quanto vicina alla realtà del presente...


Hello readers! Nella recensione di oggi, in occasione dell'uscita della nuova edizione targata Sperling&Kupfer, parliamo di un romanzo capolavoro del grande RE del brivido: The Dome di Stephen King!
Quando una cupola trasparente ed infrangibile cade su Chester's Mill, la piccola cittadina del Maine (e dove se no?!) si trasforma in uno scenario da incubo. Chester's Mill diventa una realtà isolata da tutto e tutti, nella quale i segreti dei suoi abitanti stanno per essere inevitabilmente portati alla luce. Con The Dome, Stephen King fa ritorno al romanzo corale - non serve dire con quanta maestria, sfoderando un vero e proprio gioiello.
La cittadina viene isolata dal resto del mondo, le risorse al suo interno sono poche, i suoi abitanti sono confusi e spaventati e la cupola si trasforma in un'enorme lente di ingrandimento che rivelerà pian piano la vera personalità di ogni personaggio.
Sotto una prigione di vetro, Chester's Mill diventa in tutto e per tutto la caricatura dello scenario americano attuale. Al maestro King non sfugge nulla, tanto meno la caratterizzazione dei personaggi che rappresentano l'America:


Dale "Barbie" Barbara è un ex marine, dall'oscuro passato. Julia Shumway è una giornalista del posto, disposta a spingersi oltre ogni limite per scoprire la verità. E poi c'è "Big Jim" Rennie, il sindaco della piccola cittadina, a mio parere uno dei villain più spaventosi di Stephen King. Perché? Rennie non ha nulla di soprannaturale, non è una creatura magica: è un semplice politico corrotto, uno dei tanti con in quali abbiamo a che fare ogni giorno. Non beve, non fuma, va in chiesa la domenica: una persona perfetta. Quello che si cela dietro la sua maschera, è però un individuo che sperpera i soldi della comunità per i suoi loschi traffici di droga.
Stephen King ovviamente non delude mai, neanche questa volta, approfondendo e facendo conoscere al proprio lettore ogni sfumatura dei suoi personaggi, e soprattutto ponendolo di fronte agli stessi interrogativi di questi. E' impossibile non chiedersi cosa faremmo se succedesse a NOI una cosa del genere.
Quello che ad una prima lettura potrebbe sembrare un semplice thriller ben costruito, dalla trama coinvolgente e ben articolata, a mio parere è in realtà una critica alla società del post 11.9.11. Impossibile da lasciare sullo scaffale di qualsiasi libreria. Un must have, o meglio, must read per qualsiasi lettore che voglia andare oltre al solito romanzo, riflettendo davvero sulle condizioni nella quale versa la società attuale.

Spero di avervi incuriosito e che stiate correndo in libreria per questa NUOVA EDIZIONE della Pickwick!

Titolo: THE DOME
Autore: Stephen King
Genere: Thriller, Horror
Collana: Pickwick
Editore: Sperling&Kupfer
N. Pagine: 1064
Data di uscita: 27 giugno 2017

Trama:
È una tiepida mattina d'autunno a Chester's Mill, nel Maine, una mattina come tante altre. All'improvviso, una specie di cilindro trasparente cala sulla cittadina, tranciando in due tutto quello che si trova lungo il suo perimetro: cose, animali, persone. Come se dal cielo fosse scesa la lama di una ghigliottina invisibile. Gli aerei si schiantano contro la misteriosa, impenetrabile lastra di vetro ed esplodono in mille pezzi, l'intera area - con i suoi duemila abitanti - resta intrappolata all'interno, isolata dal resto del mondo. L'ex marine Dale Barbara, soprannominato Barbie, fa parte dell'intrepido gruppo di cittadini che vuole trovare una via di scampo prima che quella cosa che hanno chiamato la Cupola faccia fare a tutti loro una morte orribile. Al suo fianco, la proprietaria del giornale locale, un paramedico, una consigliera comunale e tre ragazzi coraggiosi. Nessuno all'esterno può aiutarli, la barriera è inaccessibile. Ma un'altra separazione, altrettanto invisibile e letale, si insinua come un gas velenoso nel microcosmo che la Cupola ha isolato: quella fra gli onesti e i malvagi. Tutti loro, buoni e cattivi, dovranno fare i conti con la Cupola stessa, un incubo da cui sembra impossibile salvarsi. Ormai il tempo rimasto è poco, anzi sta proprio finendo, come l'aria...

VUOI SCOPRIRE LE NUOVE EDIZIONI TARGATE PICKWICK? Segui il link per saperne di più!
http://www.sperling.it/risorse/IT-Stephen-King/

Ho conosciuto Stephen King con "Le notti di Salem" e da subito mi sono innamorata della sua scrittura... e del suo genio. E voi? Avete mai letto qualcosa di questo grande maestro?

XOXO Virginia


mercoledì 28 giugno 2017

Release Party "la Callas" di Amalia Mora!

Benvenuti cari lettori al Release Party de
"la Callas" di Amalia Mora!


Anna Maria Cecilia Sophia Kalos, meglio conosciuta come Maria Callas è stata una grande cantante lirica, un modello e un'icona dell'opera. Una donna dalla voce e dal timbro unici che le consentirono di avere un grande successo artistico. 





La Divina, come veniva chiamata, viene oggi interpretata da Amalia Mora. Amalia, illustratrice e grafica pubblicitari ci racconta la Callas, con immagini intense e potenti. Figure umane, sfondi digitali si uniscono per dare vita a ritratti forti. Amalia ci racconta i momenti più belli della carriera di Maria, ma anche i momenti drammatici che hanno segnato la vita della cantante.
Un personaggio che è stato odiato ed amato, dal pubblico che ancora oggi si interroga sulla sua misteriosa scomparsa.



"A casa compete persino con i suoi canarini, Elmina e David: i suoi acuti stordiscono la prima fino a farla svenire, mentre al secondo cerca di estorcere il segreto del garrulo canto."




“Onassis ha rovinato la sua vita”, dichiara l'amicaBiki. “Per me la vita è iniziata a 40 anni o quasi”, afferma invece Maria. Come vittima di un incantesimo, stregata dal fascinoso nababbo,
rinnega la sua vocazione, il canto.





"Se un episodio può essere individuato come quello che ha segnato il destino di Maria, bisogna pensare a quella sera di maggio in cui, a dieci anni, suona e canta La paloma. Le finestre sono aperte e tantissima gente si accalca in strada per ascoltarla e quindi applaudirla."


Un piccolo assaggio di una meravigliosa opera, che non mancherò di acquistare!

Jane

martedì 27 giugno 2017

Recensione "Una notte piena di stelle" di Deanna Raybourn




Buon pomeriggio! Come vanno le vostre letture? Le mie benissimo e finalmente riesco a parlarvi di un libro che mi ha completamente rapita... Si tratta di Una notte piena di stelle di Deanna Raybourn!




TRAMA

Londra 1920 - Sul punto di iniziare una vita di rigide convenzioni come moglie di un aristocratico, Poppy Hammond ha un'unica alternativa e decide di seguirla: scappa dalla chiesa con ancora indosso l'abito da sposa, aiutata dal giovane curato Sebastian Cantrip. Si rifugia da suo padre - il suo vero padre - in uno sperduto villaggio nella campagna inglese. Tornata a Londra, però, dopo che il polverone suscitato dal matrimonio mandato all'aria si è quietato, Poppy scopre che Sebastian è scomparso in circostanze misteriose e capisce così che il giovane ha usato una falsa identità e probabilmente ora si trova in pericolo. Decisa a rendergli il favore, con l'aiuto della sua fedele cameriera personale parte in incognito alla ricerca di Sebastian, verso est, seguendo una scia di indizi. I rischi non mancano a Damasco, città della seta, e Poppy si trova presto a intralciare i piani di gente pronta a tutto pur di recuperare un leggendario tesoro. Cupidigia, avidità e interessi che si spingono fino al governo britannico. Poppy e tutto ciò che ha di caro nella vita sono in un mare di guai davvero grande, ma a questo punto l'unica alternativa è andare fino in fondo.
RECENSIONE
Deanna Raybourn non si smentisce e scrive un nuovo capolavoro. Dopo Africa mon amour (qui la RECENSIONE) che mi era piaciuto da matti, l'autrice supera se stessa dando vita ad un libro ancora più bello ed appassionante.
Damasco, l'oriente, i ruggenti anni '20, spionaggio, un tesoro misterioso, tanta avventura e una buona dose d'amore... ecco ciò che caratterizza questo meraviglioso romanzo.
La protagonista è Poppy, ereditiera londinese che scappa via, il giorno delle sue nozze, lasciando il futuro marito sull'altare. Come la protagonista del precedente libro dell'autrice, anche Poppy è una donna forte e indipendente; completamente fuori dagli schemi per l'epoca in cui è ambientata la storia. Una donna che sta cercando di riscoprire se stessa e che non si arrende davanti alle difficoltà pur di portare a termine il suo obiettivo. Impossibile non adorare una protagonista del genere, è quello che ognuna di noi, nel profondo, spera di essere... e riesce pure a strappare dei sorrisi, soprattutto quando parla delle "maree favorevoli" (leggete il libro e capirete di che si tratta).
Sebastian, invece, è il co-protagonista e affiancherà la nostra eroina per quasi tutta la sua avventura in Syria. E' forte e sicuro di sé, non si lascia intimidire da niente e da nessuno ed è una spia fenomenale. Devo dire che Sebastian è proprio riuscito come personaggio maschile, diversamente dal protagonista di Africa mon amour che, invece, non mi aveva lasciato molto. Una parola va spesa anche per Masterman, la cameriera personale di Poppy che è stata una rivelazione del tutto inaspettata.
Deanna Raybourn scrive in modo semplice, ma adatto all'epoca in cui la storia è ambientata. Ha uno stile in grado di evocare colori, odori e sapori nella mente del lettore; mi era già successo leggendo il romanzo ambientato in Africa e sono stata molto contenta quando è avvenuta la stessa identica cosa con questo: sono stata trasportata a Damasco, nel magico oriente a cui sono tanto legata e mentre leggevo mi sembrava di rivivere i momenti passati nel Levante; le descrizioni non sono lunghe, ma nonostante questo risultano vivide ed efficaci, leggere di quei luoghi è stato come avere un pezzo di oriente a casa mia.
L'elemento dello spionaggio è il più ricorrente, se non addirittura il vero protagonista! Non avevo mai letto una storia di spie (oltre i cari vecchi gialli di Agatha Christie e Arthur Conan Doyle) e non sapevo cosa aspettarmi, ma le mie (quasi inesistenti) aspettative sono state ampiamente soddisfatte. C'è un mistero, un complotto, un'organizzazione criminale e, ovviamente, ci sono le spie ed è tutto trattato alla perfezione... All'inizio si può pensare che non tutto quadri, ma arrivati all'ultimo capitolo ogni cosa avrà un senso perfettamente logico. Non mancano affatto i colpi di scena, uno in particolare non me lo sarei mai immaginato e mi ha spiazzata in positivo. E non manca neanche la storia d'amore che, seppur messa in secondo piano e trattata come contorno di una storia molto più ampia, è stata in grado di farmi battere il cuore e sospirare, nonostante anche il suo essere diversa dalle normali storie d'amore. Arrivata all'ultima pagina avrei voluto che ci fosse dell'altro, è troppo sperare in un seguito? Insomma, immagino ci siano tante altre avventure da raccontare per Poppy e i suoi compagni, no?
Voto:
Voi lo avete letto? Vi è piaciuto?
*Ginny*

lunedì 26 giugno 2017

Recensione "Time Deal" di Leonardo Patrignani! Una sorpresa vi aspetta alla fine della recensione!

Buon pomeriggio cari lettori!
Oggi ho una sorpresa speciale per voi… 
Seguirà infatti alla recensione di Time Deal un’intervista con l’autore, Leonardo Patrignani!

Intanto presentiamo un po’ il libro:


Genere: Distopico
Prezzo ebook: 6,99€
Prezzo cartaceo: 14,90€
Data di uscita: 13 Giugno 2017

Trama:

Ci sono promesse che non possono essere mantenute. Come quella che Julian ha fatto ad Aileen. Era solo un bambino quando l’ha vista per la prima volta, e se n’è innamorato perdutamente. Da quel momento ha giurato che non l’avrebbe lasciata mai. Che sarebbe rimasto con lei per sempre. Ma si può davvero promettere per sempre? Non in una città come Aurora. Una metropoli schiacciata da un cielo plumbeo e soffocata dall’inquinamento, in cui l’aspettativa di vita è scesa drasticamente. Almeno fino all’arrivo del Time Deal, un farmaco in grado di arrestare l’invecchiamento cellulare. Nessuno ne conosce i possibili effetti collaterali, solo qualcuno immagina quali possano essere le conseguenze morali e sociali. La città è divisa in due: da una parte chi insegue ciecamente il sogno della vita eterna, dall’altra chi invece rifiuta di manipolare la propria esistenza e preferisce che il tempo scorra secondo natura. Julian è tra questi ultimi. Ma Aileen non ha avuto scelta: figlia di un noto avvocato, che finanzia da sempre la casa farmaceutica del Time Deal, è stata sottoposta al trattamento. Finché qualcosa va storto. Aileen inizia ad accusare disturbi della memoria, e poi sparisce nel nulla. Julian però è disposto a tutto pur di ritrovarla. E di regalarle il loro per sempre.


Recensione:

Che dire cari lettori, l’ho amato alla follia. Lo stile di scrittura di Leonardo è semplicemente meraviglioso: curato e ricercato. È evidente che le parole sono state scelte accuratamente, per dare vita a dialoghi avvincenti, coinvolgenti e talvolta anche divertenti. Ho apprezzato molto la scelta di mettere, se così si può dire, la storia d’amore in secondo piano. Non che non sia importante, perché l’amore per Aileen è il motivo che spinge Julian verso acque pericolose, ma il libro non è incentrato solo su quello. La curiosità per gli affari della TD Pharma fa da padrona in questo romanzo, come le domande di carattere esistenziale; al centro della vicenda infatti vi sono tematiche dalla natura più varia: immortalità, potere, natura umana ecc ecc

Ma vediamo un po’ i due personaggi principali, le voci fondamentali che ci raccontano questa storia.

Julian è un ragazzo di 17 anni, con un passato difficile e un presente altrettanto complesso. Persi i genitori in un incidente mortale, Julian da bravo fratello si è fatto carico di crescere la sorellina più piccola, Sara. Il rapporto e l’amore fraterno raccontato da Patrignani è qualcosa di unico: Julian è un fratello dolce, premuroso e che, lavorando duramente, cerca di non far mancare nulla alla sorellina, anche se la vita nei “bassi fondi” è veramente dura. Durante l’incontro a “Mare di libri” l’autore ha confessato di aver riversato nel rapporto tra Julian e Sara tutto l’amore che prova verso i suoi figli, cosa a mio avviso non solo dolcissima, ma che è riuscita a rendere realistico il rapporto di due figli rimasti soli al mondo. Ma Julian non è solo un bravo fratello, ma anche un bravo fidanzato. È innamorato di Aileen da quando entrambi avevano sette anni ed è da allora che stanno insieme. Ma, come se la differente estrazione sociale non rendesse abbastanza complessa la loro relazione, si aggiunge il fatto che Aileen è stata costretta ad assumere il Time Deal dai suoi genitori. Julian infatti non ne vuole sapere; il farmaco va contro tutti i suoi principi ed è contro natura. Il nostro protagonista vuole crescere, maturare e invecchiare, e non rimanere in eterno un adulto intrappolato nel corpo di un ragazzino. 

Aileen è una ragazza modello: bellissima, atletica e studiosa. È anche costretta ad essere perfetta visto la continua smania di potere dei suoi genitori, noti avvocati della TD Pharma, la casa farmaceutica che produce il Time Deal. Ha dovuto assumere il farmaco che arresta l’invecchiamento appena fosse stato consentito della legge, ovvero a 15 anni. Sebbene dunque il suo corpo sia confinato nella bellezza della gioventù, i suoi pensieri e la sua coscienza maturano, cosa che sembra sfuggire ai suoi genitori. Il suo futuro con Julian, il ragazzo che amo con tutta sè stessa, è una grande incognita. Si amano, di un amore profondo e genuino, ma un giorno Julian morirà, visto il suo rifiuto categorico di assumere il farmaco, e lei si ritroverà da sola. Ma problemi ben più gravi attendono la ragazza, che un giorno, senza lasciare tracce, scompare. Ed è proprio qua che l’avventura si fa interessante, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.

Cosa si nasconde dietro la scomparsa di Aileen? La TD Pharma garantisce davvero la vita eterna o c’è un prezzo molto più caro da pagare? 

Consiglio vivamente la lettura di questo distopico così intrigante, infatti il mio voto è:



Ma ecco una chicca speciale per coloro che hanno già letto il romanzo... 
Leonardo Patrignani è stato così gentile da concederci un’intervista!


1) Il mondo di Aurora non è un mondo così distante da noi, come hai trovato l’ispirazione per scrivere un’avventura così avvincente e allo stesso tempo plausibile?

Avevo bisogno, per la prima volta da quando faccio questo mestiere, di creare un mondo narrativo da zero, invece di partire da una città reale. Dovevo dunque immaginarlo, costruirlo, renderlo credibile. Mi serviva un luogo piuttosto lontano dalla terraferma, dunque un’isola. Ma allo stesso tempo ci doveva essere “spazio” per qualche milione di abitanti. Pertanto una città-Stato, Aurora, che sorge sull’isola omonima. L’ultima metropoli rimasta in piedi a seguito di una catastrofe nucleare. Ho fatto molto lavoro per impostare la backstory di Aurora (la scelta del nome è in netto contrasto col clima, non trovi?), in modo che la situazione geopolitica fosse plausibile e la condizione che troviamo all’inizio del romanzo sia il risultato della gestione dei cent’anni precedenti.

2) Cosa ti ha spinto ad interessarti all’universo delle nanotecnologie, protagoniste del tuo romanzo?

La costante curiosità verso il domani della tecnologia e, soprattutto, della medicina. Le nanotecnologie erano l’ideale punto di contatto. Non escludo che qualcuno si inventi, prima o poi, un farmaco come il Time Deal, o qualcosa che gli si avvicina molto. I passi da gigante degli studi sulle macchine molecolari sembrano portare verso quel traguardo.

3) Come hai dichiarato durante l’incontro, l’arte ti l’ha sempre accompagnato per tutta la vita. Durante la stesura del romanzo hai trovato particolare ispirazione in qualche libro, film o canzone?

In realtà avevo già terminato la stesura quando ho visto La fuga di Logan, un film ormai “datato” ma importante, con alcuni punti di contatto suggestivi, e la curiosità del nome “Santuario”, che anch’io ho utilizzato per definire la sede della casa farmaceutica, proprio per dare l’idea di una società che punta a sostituirsi nell’immaginario anche spirituale dei cittadini. La fuga di Logan può essere considerata un’ispirazione retroattiva, nel senso che ne avevo sempre sentito parlare e conoscevo la trama, ma non l’avevo mai visto. E pensa che la mia traduttrice di There per la Francia, quando ha letto la bozza di Time Deal per l’editore francese, ha scritto una scheda in cui faceva proprio questo riferimento cinematografico, che le era venuto in mente leggendo il romanzo. Quanto alla musica, mentre scrivevo il Time Deal ho scoperto un brano degli Oasis che non conoscevo (Half the world away) il cui testo sembra scritto da un abitante di Aurora. Leggilo, è impressionante!

4) Qual è tra i tuoi personaggi, quello che senti più vicino? E perché?

Mi ritrovo nella mentalità di Julian, nel suo schema di valori, e ammetto che il suo senso di protezione verso la sorellina ha tratto molta ispirazione dal mio stesso sentimento verso i miei figli. Ma come sempre, c’è un pezzettino di me in ogni personaggio di questa storia… anche nei più spietati!

5) Quale tra le “Regole dell’Esistenza” senti che ti appartiene di più?

Quella sull’importanza del momento che stiamo vivendo. Nessun passato, nessun futuro. È un po’ il nodo centrale della vicenda, peraltro. E si lega molto anche al discorso sull’adolescenza, che nel romanzo ho definito un “presente in costante evoluzione”, perché la considero una successione di attimi unici, vissuti al massimo delle aspettative e dell’impatto emotivo. 

6) “Time Deal” si conclude con un finale che lascia spazio a diversi interrogativi e di conseguenza in un ipotetico seguito. Possiamo sperare di rincontrare presto il nostro Jullian? E soprattutto potremo conoscere meglio personaggi come Stan e Sara?

Mi farebbe senz’altro piacere sviluppare questo universo narrativo. Mentirei, se affermassi il contrario. Per il tipo di costruzione della storia e il cast in azione, di sicuro Time Deal si presta a un sequel. Il futuro di Aurora è ancora una grande incognita, ma lo è anche… il futuro del mercato editoriale (o il presente!). Dunque iniziamo a vedere se i lettori gradiscono questo viaggio, e poi cerchiamo di capire se è il caso di organizzare una seconda tappa. Al momento sono invaso dall’entusiasmo delle prime decine di lettori-recensori e lo spiraglio sembra aprirsi… chissà.

7) Ti va di salutarci con una citazione tratta dal tuo romanzo?

“Gli uomini muoiono, gli ideali sopravvivono.”


Che dire cari letttori, spero che la recensione e l'intervista vi siano piaciuti!
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate e se avete letto il libro!

Jane

Release Party "I Demoni di Urbino" di Pasquale Rimoli!

Benvenuti cari lettori ad un Release Party a dir poco meraviglioso!
Come alcuni di voi sapranno io ho vissuto per tre anni in quello splendido borgo che è Urbino, quindi mi riempie di gioia potervi presentare questo romanzo ambientato proprio per le sue vie. Non vedo l'ora di leggerlo, lasciando che i miei ricordi si mescolino alla storia di Pasquale.

Ma ora è arrivato il momento di presentarvi il romanzo!


Pagine: 296 
Genere: Romanzo giallo 
Prezzo cartaceo: 12,00€ 

Trama: 

Un avvincente noir che racconta, attraverso l’indagine del capitano Sesti, gli aspetti “oscuri” di una città di provincia e di Giulia, la figlia del maresciallo, una ragazza tutt’altro che “semplice”.

Personaggi, vicende personali e corali trasportano il lettore nelle stradine ripide di Urbino, facendone gustare tutto il fascino di cui sono imbevute, in un mix fatto di arte, cultura, mistero e magia. Intrighi e devianze giovanili, amori puri e riti orgiastici, vite spezzate da un errore, oppure dalla tragica fatalità.

Tutto prende il via da un efferato omicidio, nella buia notte di Halloween, che devierà il corso della vita degli abitanti del borgo. 


L'autore:

Pasquale Rimoli, nato a Policoro, è un filologo classico, attualmente impegnato nell’insegnamento di Lingua e civiltà italiana agli immigrati nella città di Matera. Da sempre amante della lettura e della scrittura (scrive, infatti, dall’età di sedici anni), con questo suo primo romanzo corona il sogno di pubblicare un giallo. È attivo nel sociale e nel volontariato, a contatto in particolar modo con il mondo degli adolescenti. È ideatore del blog Se le poesie potessero parlare, collaboratore del blog Storia Romana e Bizantina e redattore del giornale diocesano Logos.

Ed ecco qua per voi cari lettori, un breve estratto del romanzo!

"Facendosi coraggio si alzò, determinato a rimettere ordine nella sua abitazione. Dopo aver pulito la cucina e liberato il salotto da bicchieri, bottiglie di birra e cartoni per la pizza sparsi qua e là, si preoccupò del bagno. 

Così, impegnato in quelle pulizie, si chiese come avesse potuto trascurare la sua casa, soprattutto il bagno: mentre scrostava il lavandino con una spugna, immaginò quasi di vedere il rubinetto sollevarsi in verticale e ondulare a destra e sinistra al suono dell’Inno alla gioia. Non poté evitare di sorridere, di fronte a quella buffa scena partorita dalla sua immaginazione. 

Sistemata anche la sua camera (troppi erano gli indumenti lasciati in maniera disordinata sulle sedie, sul letto e sul pavimento), fu il momento di rimettere in sesto se stesso. Lavato e profumato, sbarbato, si contemplò soddisfatto il volto, che godeva ora di nuova luce: gli occhi azzurri risaltavano maggiormente, con la loro chiarezza. 

Era un uomo nuovo e si apriva una nuova pagina per la sua esistenza. 

«Bentornato, Matteo. Bentornato!» disse al suo doppio.

Con la sola biancheria intima addosso, si diresse verso la sua stanza. Quella volta, però, si fermò al comodino, per rivolgere più di uno sguardo alla donna della foto. 

«Ci sono, Sara! Sono tornato!»

Di fronte al sorriso della donna sorrise teneramente anche lui. Per evitare di sporcare con le lacrime il volto, che aveva appena pulito e curato, ripose la cornice al suo posto e continuò la sua marcia verso la nuova fase. 

Entrò in camera. 

Dopo un paio di minuti, si ritrovò a fissarsi allo specchio di un grande armadio a parete mentre, emozionato, si abbottonava la giacca: provava eccitazione nell’inserire ognuno di quei quattro bottoni in metallo argentato nelle rispettive asole e nello strofinare il pollice sulle decorazioni dei bottoni.

Era rimasta una sola cosa: il berretto. 

Andò a recuperarlo in salotto, ma lo adagiò sui suoi capelli castani, solo, di fronte al grande specchio della sua camera. A operazione terminata, inspirò profondamente: non indossava la divisa da settimane. Era orgoglioso di se stesso. Ammirò i nastrini colorati sulla parte sinistra del petto e le tre stelle argentate sulle controspalline; passò l’indice destro lungo gli alamari fregiati sul bavero della giubba; si focalizzò sul berretto esaminando i tre galloncini argentati e bordati di nero lungo il soggolo anch’esso argentato; infine, fissò lo sguardo sulla fiamma dorata a tredici punte. 

Era pronto. Il capitano Matteo Sesti stava per tornare!

Facendosi coraggio si alzò, determinato a rimettere ordine nella sua abitazione. Dopo aver pulito la cucina e liberato il salotto da bicchieri, bottiglie di birra e cartoni per la pizza sparsi qua e là, si preoccupò del bagno. 

Così, impegnato in quelle pulizie, si chiese come avesse potuto trascurare la sua casa, soprattutto il bagno: mentre scrostava il lavandino con una spugna, immaginò quasi di vedere il rubinetto sollevarsi in verticale e ondulare a destra e sinistra al suono dell’Inno alla gioia. Non poté evitare di sorridere, di fronte a quella buffa scena partorita dalla sua immaginazione. 

Sistemata anche la sua camera (troppi erano gli indumenti lasciati in maniera disordinata sulle sedie, sul letto e sul pavimento), fu il momento di rimettere in sesto se stesso. Lavato e profumato, sbarbato, si contemplò soddisfatto il volto, che godeva ora di nuova luce: gli occhi azzurri risaltavano maggiormente, con la loro chiarezza. 

Era un uomo nuovo e si apriva una nuova pagina per la sua esistenza. 

«Bentornato, Matteo. Bentornato!» disse al suo doppio. 

Con la sola biancheria intima addosso, si diresse verso la sua stanza. Quella volta, però, si fermò al comodino, per rivolgere più di uno sguardo alla donna della foto. 

«Ci sono, Sara! Sono tornato!» 

Di fronte al sorriso della donna sorrise teneramente anche lui. Per evitare di sporcare con le lacrime il volto, che aveva appena pulito e curato, ripose la cornice al suo posto e continuò la sua marcia verso la nuova fase. 

Entrò in camera. 

Dopo un paio di minuti, si ritrovò a fissarsi allo specchio di un grande armadio a parete mentre, emozionato, si abbottonava la giacca: provava eccitazione nell’inserire ognuno di quei quattro bottoni in metallo argentato nelle rispettive asole e nello strofinare il pollice sulle decorazioni dei bottoni. 

Era rimasta una sola cosa: il berretto. 

Andò a recuperarlo in salotto, ma lo adagiò sui suoi capelli castani, solo, di fronte al grande specchio della sua camera. A operazione terminata, inspirò profondamente: non indossava la divisa da settimane. Era orgoglioso di se stesso. Ammirò i nastrini colorati sulla parte sinistra del petto e le tre stelle argentate sulle controspalline; passò l’indice destro lungo gli alamari fregiati sul bavero della giubba; si focalizzò sul berretto esaminando i tre galloncini argentati e bordati di nero lungo il soggolo anch’esso argentato; infine, fissò lo sguardo sulla fiamma dorata a tredici punte. 

Era pronto. Il capitano Matteo Sesti stava per tornare! "



Allora cari lettori che ne pensate ?!
Mi raccomando non lasciatevi scappare questo meraviglioso romanzo!

Jane

domenica 25 giugno 2017

Discovery Books Channel: Giocando con le immagini del nuovo libro di Chiara Gamberale andiamo alla scoperta di: Qualcosa

Buon pomeriggio e Buona domenica miei appassionati lettori!!
 
Eccocì con un altro appuntamento dedicato alle curiosità!!! 



Oggi vi presento la recensione del nuovo libro di Chiara Gamberale edito da Longanesi, Qualcosa, uscito qualche mese fa. Vi chiederete come sempre come mai ho deciso di inserirlo in questa giornata, ebbene è un libro molto particolare, con disegni ed immagini davvero bellissime al quale non potevo non dedicare tutto il tempo che necessitava!


Ho acquistato questo libro nel periodo di Tempo di Libri e per questo motivo ho avuto la fortuna di ricevere l'autografo di Chiara Gamberale in persona!!! Non posso che esserne feliceee!!



Voi avete avuto qualche volta l'opportunità di vedere un autore di cui avete da poco comperato il libro? Come avete reagito? 






Il romanzo di Chiara Gamberale, un'interessante favola per adulti, vuole trasmettere un messaggio etico e sociale.
Il testo scorrevole ed originale è corredato da una raffinata raccolta di tavole illustrate da Andrea Paggiaro, più noto al pubblico con lo pseudonimo di Tuono Pettinato, uno dei più apprezzati fumettisti italiani. 

I disegni molto colorati, inseriti nel testo, hanno un effetto scenico, in modo originale ci danno la possibilità espressiva e affascinante di narrare la storia rendendo i pensieri ed i contenuti più incisivi ed eloquenti.

La scrittura, semplice, ironica ci racconta in modo pacato e gentile di un mondo surreale dove i protagonisti, messi alla prova, esaltano i sentimenti e le emozioni, intrecciano amicizie, vivono avventure, sopravvivono ai problemi, come la malattia, la morte il dolore, la rassegnazione e l'amore.

La narrazione, minuziosa, dettagliata, proprio come nelle favole, vuole essere essenziale, i sillogismi, le metafore l'uso appropriato dei vocaboli, ci indicano e ci svelano una verità morale.


I protagonisti, dai nomi originali, il re Qualcuno di Importante, la regina Una di Noi, la principessa Qualcosa di Troppo ed infine il Cavaliere Niente e molti altri personaggi minori si alternano sulla scena della storia in modo armonico e tutti loro, attraverso una serie di accadimenti ci portano a meditare e riflettere sulla vita .. che seppur felice può rivelarsi difficile e dolorosa. 

Qualcosa di Troppo, ci fa vivere vorticosamente la favola fin dal primo istante, ci coinvolge piacevolmente e completamente perché in lei c'è un però.... qualcosa di complicato, qualcosa di evidente, qualcosa di troppo ......

Tutto è vissuto intensamente, senza un attimo di pace, di respiro fino al giorno della morte della madre, Qualcosa di Troppo prova un immenso dolore " un buco nel cuore" ma proprio lei che era troppo, sentiva troppo, ora non sente più niente.. .

Piange, come solo lei sapeva fare, troppo, si dispera, si ribella  fugge, si innamora...vive tante avventure e solo dopo un lungo, lunghissimo girovagare, in un luogo color pistacchio lei capisce, che la vita è unica, è magnifica è eccezionale è un'avventura ..."è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura"....così impara ad essere libera a smettere di essere qualcosa di troppo, per poter finalmente fare per sempre pace con Niente !!!...

La principessa d'ora in poi non sarà mai più QUALCOSA DI TROPPO ma solo QUALCOSA .....

Un libro sorprendente dai contenuti profondi che ci invita a fare pace col Niente.......che ci insegna piano piano a fischiettare , ad annoiarci, a perderci con qualcuno da amare, a fare le cose con una persona importante..., a scherzare, insomma ad essere come tutti ....gli altri..... , esserucci umani. 



Il mio voto:




Non perdetevi questo profondo ed emozionante libro !!!







Luna 
(In collaborazione con Maristella Ravelli)