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martedì 6 novembre 2018

Recensione | [Review Party] La donna che non invecchiava più di Grégoire Delacourt

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Hello readers! Il review party di oggi ci ha fatto trascorrere delle piacevolissime ore immerse in una storia particolare. Per la protagonista de "La donna che non invecchiava più" di Grégoire Delacourt, il tempo sembra non essere un problema, ma in realtà anche noi lettori abbiamo un segreto per rallentare o sconfiggere questo "nemico", non è vero?


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Titolo: La donna che non invecchiava più
Autore: Grégoire Delacourt
Editore: DeA Planeta
Genere: Narrativa Contemporanea
Uscita: 13 novembre 2018
N° pagine: 224
Prezzo cartaceo: 15,00 €
Prezzo ebook: 7,99 €
Trama:
Ci sono quelle che non invecchieranno mai, perché se ne sono andate troppo presto. Ci sono quelle che invecchiano senza troppi patemi, perché hanno altro a cui pensare. Ci sono quelle che fanno di tutto per sembrare più giovani, per negare il tempo che passa, per tenersi stretto il marito...e a volte finiscono per perdere tutto. E poi c’è Betty. Betty che, misteriosamente, smette di invecchiare appena compiuti i trent'anni – la stessa età che aveva la madre al tempo della sua tragica e prematura scomparsa. Sul volto di Betty il tempo scorre innocuo e trasparente come acqua. Sarà forse lo sguardo intenso e innamorato e di suo marito a tenere lontane le rughe? A scongiurare gli effetti degli anni che passano inesorabili?
Man mano che la sua “anomalia” si fa più evidente, la vita un tempo tranquilla di Betty comincia a vacillare. Perché un volto senza età è un volto senza storia, senza ricordi, senza passioni. Uno specchio vuoto in cui, presto o tardi, gli altri cessano di riconoscersi.

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Attraverso le parole di Martine Russeau, autoproclamatasi Betty, Grégoire Delacourt ci racconta una storia non insolita - ricorda molto "Adeline - L'eterna giovinezza", film del 2015 - ma sicuramente non meno toccante.
Prima di incontrare André, la vita sembra aver regalato a Betty più dolori che gioie: prima la guerra in Algeria, che mutila il padre e la relazione dei genitori, poi la morte della madre. La ragazza sembra sempre accettare passivamente quello che il destino ha in serbo per lei, non trasformando mai il dolore in rabbia.
Il casuale incontro con un ragazzo dalle umili origini, il cui unico sogno è quello di diventare un operaio specializzato nella lavorazione del legno, è il primo segno che qualcosa sta cambiando, che finalmente le cose potrebbero iniziare a girare nel verso giusto, una rivoluzione in una Francia nuovamente in rivolta.
Quando Betty si accorge di non poter invecchiare, almeno in apparenza, oramai è una donna che ha quasi tutto: l'indipendenza economica, un bel matrimonio e un bambino. Il suo corpo che ha deciso di non lasciar trasparire i segni del tempo, può solo essere una benedizione in un matrimonio con un marito quasi assente, ma mai deludente come amante.
Mentre persone che la circondano iniziano a sfiorire, Betty sembra cristallizzata all'età di trent'anni: il sogno di tutte le donne... ma è davvero questo? Un sogno?
Quello che può far invidia a tante, si rivela essere un incubo. Le persone a lei care iniziano ad allontanarla e all'età di quarant'anni, Betty si ritrova a vivere come un'anziana zitella prigioniera di un corpo da trentenne.


Attraverso una narrazione dal ritmo incalzante e spesso struggente, il lettore riesce a percepire il ventaglio di emozioni che costellano la vita della protagonista, dal dolore per la perdita della madre, all'inebriante profumo del primo amore, fino alla tristezza di una vita condannata alla solitudine.
Senza dilungarsi in descrizioni pedanti, Grégoire Delacourt riesce abilmente ad contestualizzare storicamente la vicenda, inserendo attraverso le parole di Betty, gli eventi che hanno scosso l'opinione pubblica francese negli ultimi quaranta anni.


Una storia sopra le righe, in grado di stregare anche per un solo pomeriggio e di far riflettere sull'importanza del tempo...

E voi? Preferireste una vita quasi eterna, ad una breve, ma intensa?

XOXO
Virginia




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