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lunedì 7 gennaio 2019

Recensione | [Review Party] La figlia del mercante di fiori di Kayte Nunn









Esisterà un lunedì più lunedì di questo 7 gennaio 2019? Noi siamo ritornate attivissime e voi?
Cosa potrebbe dare la carica a tutti quei lettori che il proprio anno lo iniziano davvero solo oggi?
Un Review Party of course!

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Se la scrittrice è Kayte Nunn, la storia non può che promettere bene!



Titolo: La figlia del mercante di fiori
Autrice: Kayte Nunn
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: narrativa storica/contemporanea
In uscita il: 03/01/2019
Formato: Cartaceo - Ebook
Pagine: 416
Prezzo: eBook € 2,99 Cop. rigida € 12,00

Trama:

Una storia che si divora pagina dopo pagina
Una favola romantica sospesa tra passato e presente

Cornovaglia, 1887. Alla morte del padre, famoso botanico, esperto di piante esotiche, Elizabeth decide di portarne a termine l’ultima importantissima spedizione alla ricerca di una pianta molto rara e velenosa, che tuttavia, se lavorata con estrema cautela, sarebbe in grado di curare ogni male. La attende un lungo e pericoloso viaggio in mare… 
Australia, giorni nostri. Durante i lavori di ristrutturazione nella casa della nonna venuta a mancare, Anna rinviene un cofanetto dall’aria molto antica. All’interno ci sono un diario, un taccuino pieno di disegni di piante, una foto della fine dell’Ottocento, un fiore essiccato e una manciata di semi. Anna riconosce gran parte degli esemplari disegnati, ma non sa a quale specie appartengano i semi. Prova allora a seminarli e al tempo stesso inizia a leggere il diario, che racconta l’avventura di una giovane donna in fuga. Con l’aiuto di esperti botanici cercherà di scoprire la storia rimasta chiusa così tanto tempo nella scatola, e di ripercorrere le vicende di chi ha vissuto molti anni prima di lei, ma la cui esistenza sembra essere indissolubilmente legata alla sua…
Uno straordinario viaggio nel mondo dei fiori alla ricerca di una rarissima e misteriosa pianta che può curare ma anche uccidere.











A legare Anna ed Elizabeth, le due donne protagoniste di questo romanzo, è un doppio filo rosso: la morte e la botanica. Due secoli separano le due protagoniste, ma il ritrovamento di una misteriosa scatola e del suo contenuto ancor più bizzarro, daranno modo ad Anna di entrare in contatto con un'altra donna, e di scoprire un personaggio atipico, del tutto fuori dagli schemi per il 1800.
Elizabeth non è l'angelo del focolare che la società ottocentesca si aspetta: determinata ed emancipata, una donna ostinata a tal punto da non avere timore di fuggire dalla propria casa natale per esaudire il desiderio del padre defunto - e per questo, la protagonista che ho preferito maggiormente.

Di capitolo in capitolo, in una narrazione in terza persona, passato e presente si alternano, dando vita ad un gioco di alternanze e di salti temporali che riesce costantemente ad attrarre l'attenzione del lettore.
Una sorta di viaggio narrativo quindi, arricchito da dettagli e particolari di botanica che non stancano, ma aggiungono alla storia quel tocco in più che permette di immedesimarvi completamente. 
Se "La figlia del mercante di fiori" è un libro che funziona, una storia che nonostante le quattrocento pagine, cattura in modo surreale, non è solo merito delle nozioni di botanica e di una co-protagonista fuori dagli schemi.
La prosa di Kayte Nunn è scorrevole, lo stile fluido, di una delicatezza e un'eleganza estremi, in grado di superare quegli ostacoli che potrebbero porvisi per una storia ambientata in due secoli e due luoghi completamente differenti, e di costruire un romanzo in grado di far estraniare il lettore dalla realtà che lo circonda. 

Impossibile non consigliarvi "La figlia del mercante di fiori",
una piacevolissima evasione in questo lunedì padre di tutti i lunedì!





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