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martedì 19 febbraio 2019

[Review Party - Blog Tour] | Incompresi come Raif Effendi, protagonista di Madonna col cappotto di pelliccia

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Madonna col cappotto di pelliccia di Sabahattin Ali, è stato il titolo protagonista della recensione pubblicata ieri, che ha dato inizio al doppio evento organizzato dal blog "I sussurri delle Muse", per celebrare una delle ultime uscite Fazi Editore.

Con la seconda tappa del Blog Tour, oggi parleremo di

INCOMPRENSIONE E MEDIOCRITÀ A SPASSO NEI SECOLI

toccando uno dei temi cardine di Madonna col cappotto di pelliccia.

Il protagonista della storia, il traduttore Raif Effendi, sembra vivere all'ombra della società. Osteggiato dai colleghi e sfruttato dalla famiglia, l'uomo preferisce attendere la morte anziché reagire alle ingiurie delle persone che lo circondano.
Considerato mediocre, incompreso da tutti, Raif Effendi potrebbe essere la traduzione letteraria di molte personalità illustri della storia, che prima di raggiungere l'apice della popolarità, hanno subito numerosi rifiuti.

Che sia la metà dell'Seicento, o gli ultimi anni del Novecento, il destino delle voci fuori dal coro è sempre lo stesso: la società addita come limitato - nel tentativo di estrometterlo da essa - chiunque non riesca a comprendere.
Con l'avvento dei social media, questo fenomeno sociologico non ha fatto altro che acuirsi. Ogni persona munita di adsl oggi ha la possibilità di farsi conoscere dal mondo intero e di esprimere la propria opinione sugli argomenti più disparati. Internet da voce anche alle persone davvero mediocri, e spesso sono proprio queste ad avere un seguito maggiore.

Ma prima della nascita di Facebook, Instagram e delle piattaforme cugine, quali sono le personalità che la società ha tentato invano di "cancellare"?
Stephen King & J. K. Rowling




YES. I. KNOW.

Il Re del Brivido e la Queen dei Potterheads hanno dovuto subire svariati "No!" da diverse case editrici, prima di diventare due degli scrittori più famosi e ricchi della storia. Nello specifico, il romanzo horror "Carrie" venne rifiutato TRENTA VOLTE, finché lo stesso King non decise di cestinarlo. Fortuna volle che la moglie, non essendo della sua stessa idea, lo recuperò poco dopo... e la moglie, nei libri di King muore SEMPRE, o quasi. Un po' ingiusto, non  trovate?


J. Rowling, molto prima dell'aggiunta della famosa finta R, era una semplice mamma single, costretta addirittura ad emigrare in Portogallo per insegnare inglese e mantenere la custodia della figlia. Il suo trio di maghetti non divenne subito celebre, prima che la Scholastic decidesse di pubblicarli in un unico volume, "Harry Potter e la Pietra Filosofale" venne addirittura pubblicato a puntate su un giornale per famiglie.

Altri scrittori con una sorte simile? Vi dice nulla Лев Николаевич Толстой?
Per chiunque non mastichi un minimo di russo, quello scritto sopra non è nient'altro che il nome in cirillico di Lev Nikolàevič Tolstòj che non completò mai i suoi studi di giurisprudenza, ma riuscì comunque a creare capolavori del calibro di "Guerra e Pace" e "Anna Karenina". Come? Senza uno straccio di laurea? Ebbene sì. Probabilmente a Leone Tolstoi riusciva meglio pensare con la propria testa, che imparare a memoria cose scritte da altri.

Compresi solo dal tempo sono stati anche lo scrittore ceco Franz Kafka e la poetessa americana Emily Dickinson. Entrambi si distinsero, il primo per una magra produzione di romanzi mal pagati all'epoca, grazie ai quali dovette comunque lavorare come impiegato di banca per sostenersi, sottraendo tempo prezioso alla scrittura; la seconda al contrario, andò in esilio volontario, riuscendo a comporre più di 1700 poesie, ma delle quali ben poche vide la pubblicazione perché donna. Entrambi espressero un unico desiderio in punto di morte: bruciare tutta le loro creazioni.
Un mondo che aveva rifiutato di vedere il genio di queste due penne, assolutamente non le meritava.


Probabilmente il destino delle menti brillanti è proprio quello di essere prima di tutto bollate come escluse, al contrario, la società non potrebbe sopportarne di non essere alla loro altezza.

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