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giovedì 2 maggio 2019

Review Party: In arrivo per Mondadori il nuovo libro di E.L. James, "The Mister". Siete pronti a riscoprire questa autrice?

Buongiorno miei appassionati lettori, 

oggi ospitiamo sul blog la Recensione del nuovo libro di E.L. James, edito in Italia da Mondadori, vi sto parlando di "The Mister". 

Conosciamo tutti questa autrice che ha sconvolto il mondo con la sua trilogia "Cinquanta Sfumature" e forse per questo le attese erano enormi. Ma andiamo a vedere cosa ne penso.




Ho iniziato la lettura di questo libro più per curiosità che per altro, non ho mai davvero letto la serie principale dell’autrice, Cinquanta Sfumature, quindi mi sono detta: "perché non dare una possibilità a questa nuova serie?". Ecco, devo dire che probabilmente avevo delle aspettative troppo alte e quindi sono stata contenta della lettura, ma non quanto avrei immaginato. Iniziamo dalla trama e dalla copertina. La trama mi ha attratta subito, da grande appassionata di storici ho molto apprezzato ritrovare ai giorni d’oggi un Conte con i problemi tipici che un titolo comporta. La copertina riprende lo stile che pervade tutto il libro. Sicuramente la James è stata molto brava ad unire moderno e antico al meglio. 




Il tutto si svolge a Londra, città che amo e che è stato davvero piacevole poter ritrovare in un nuovo libro. È un’ambientazione classica che dà varie possibilità di sviluppo per la storia. 

Il romanzo narra di Maximilian e di Alessia; Maximilian ha appena perso il fratello maggiore ereditando il titolo di Conte di Trevelyan, cosa che non si sarebbe mai aspettato né augurato. 

Questa perdita lo colpisce molto, nonostante cerchi di mostrarsi il più forte possibile. Vedremo la sua indole di playboy evolversi in molteplici incontri sempre diversi, fino al giorno in cui non si accorge della sua nuova domestica, Alessia. Lei non è l’unica donna a riempire la mente del nostro dongiovanni, ma anche Catherine, vedova del fratello, avrà la sua parte nel complicargli la vita. Kit, morendo, ha lasciato la moglie senza un soldo in eredità, più per questo che per altro, Catherine, cercherà conforto in Maximilian, andandoci anche più volte a letto e suscitando in lui un grosso senso di colpa nei confronti del fratello defunto. 

Maximilian è un bel tipo, fissato con le donne magre e snelle, inizialmente molto superficiale, che vediamo evolvere durante la lettura, ed affezionarsi ad Alessia con un vero e proprio colpo di fulmine. Lei, infatti, riuscirà a sbloccare qualcosa in lui tanto da fargli tornare la vena creativa musicale. Maximilian ha, infatti, un enorme pianoforte che adora suonare per rilassarsi e ritrovare sé stesso, lasciato dimenticato, troppo preso dalla sua vita frivola, ma che grazie a lei tornerà ad utilizzare. 



Alessia, invece, è una ragazza albanese di ventitré anni appena trasferitasi a Londra che prenderà il posto della domestica di Maximilian. Inizialmente la vediamo quasi inorridita davanti alla scena che quotidianamente si ritrova davanti andando nella camera da letto di lui: letto disfatto, preservativi e altro, ma qualcosa poi rivoluziona anche i modi di fare di Maximilian, rendendole il tutto meno orribile. Sicuramente nasconde qualcosa e continueremo a porci domande per l’intero libro con la speranza di scoprire qualcosa di più su di lei. E' una grande appassionata di musica, passione che ha sempre avuto e che è per lei mezzo di tranquillità, ed, in particolare, ama suonare il pianoforte, ecco perché apprezzerà ancora di più fare le pulizie in casa di Max, ha la possibilità di suonarlo ogni tanto senza farsi scoprire. 

Nonostante io non abbia letto altro dell’autrice, ho trovato molte similitudini o piccole cose che la scrittrice ha voluto riportare dell’altra serie, e posso citarle avendo visto i film. Inizialmente, infatti, Maximilian ha un incontro sessuale con una donna che lega al letto con una fascia di seta, lascia che lui faccia di lei ciò che desidera, ed inserisce, anche in questo caso, una “safeword”, come fa Christian con Anastasia. Oppure la presenza della musica, sia Max che Alessia adorano suonare il pianoforte, così come faceva Christian. Ma, in realtà, le scene e gli spunti sono molteplici e danno comunque al libro la possibilità di riportare la memoria ad una storia d’amore a cui ci siamo appassionati. 

Pecca più grande del libro, a mio avviso, è il continuo cambiamento di narrazione; Maximilian, infatti, parla in prima persona mentre Alessia viene raccontata da un narratore esterno. Ammetto che le scene di Alessia le ho meno apprezzate per il modo in cui vengono narrate, creano nel lettore una confusione che, secondo me, era facilmente evitabile. Il metodo di scrittura in generale è molto semplice e fluido e invoglia a continuare la lettura per saperne di più. 

Ho, invece, molto apprezzato che E.L. James abbia deciso di raccontare il modo di pensare di certi uomini e famiglie della cultura albanese per permetterci di non fermarci solamente alla storia superficiale, ma di andare in profondità nei sentimenti. 

Insomma, in generale questo libro ha raccolto consensi e bocciature, eppure, secondo me, merita di essere letto. Non è la James o la storia che ci aspettavamo ma sicuramente merita una letta!



Il mio voto:




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