Pagine

mercoledì 17 luglio 2019

Recensione: "Un maledetto per sempre" di Bianca Marconero

Buongiorno lettori!
Finalmente, dopo alcuni mesi, è uscito il seguito di Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero. Inutile dirvi che lo aspettavo davvero con ansia! Ecco a voi la recensione di Un maledetto per sempre: sarà davvero un happy ending per Brando e Agnese?


Resta perché non abbiamo finito.

Titolo: Un maledetto per sempre
Autore: Bianca Marconero
Pagine: 342
Prezzo e-book: 2,99€
Prezzo cartaceo: 14,90€
Data di uscita: 15 luglio 2019

Trama:
Cosa sei disposto a fare per la persona che ami? Cosa sei disposto a fare per ritornare a casa? Brando e Agnese si sono lasciati. Sono trascorsi tre anni dalla loro separazione. I ricordi sono i loro compagni silenziosi ma entrambi cercano di ricostruire le proprie vite. Brando, dopo le vicende accadute a Montréal, desidera una felicità di base, fatta di amicizia, lavoro e affetti. Mentre consolida il successo della sua band, gli Urban Knights, desidera innamorarsi di nuovo. Quando incontra Penny, una giovane fotografa, si convince di aver trovato la persona che può aggiustare il suo cuore spezzato. Agnese vive a Milano e ha un unico obiettivo: proteggere la persona più importante della sua vita. Affronta le difficoltà a testa alta, in fuga dal padre, il senatore Goffredo Altavilla e in lotta continua con Lucio, divenuto ora l’avvocato del senatore. Dopo una serie di appuntamenti mancati con il destino, Brando ritrova Agnese e scopre l'esistenza di Jacopo. L'incontro fornirà l'occasione per ripartire un'altra volta o sarà l'ennesima caduta verso un finale sbagliato? In che direzione va il "per sempre", quando i segreti del passato diventano troppo ingombranti, quando l'amore deve essere gridato da un palco, quando la fiamma brucia ancora, pronta a divampare, per l’ultima volta?

Questa l'ho scritta io ma non è mia.
Appartiene alla persona a cui l'ho regalata.
Le ho promesso che non l'avrei usata.
Suonata o mostrata. Ma ora lo faccio.
Qui c'è la verità su di noi.

Trovare le parole per descrivere l'immensità di questo capitolo conclusivo è davvero difficile. Sono stata attraversata da così tante emozioni  che ne sono rimasta spiazzata.
Ritrovare Brando e Agnese è stata una sorpresa sotto tanti punti di vista. Il loro primo incontro, dopo anni, era accaduto nel modo più imprevedibile possibile, in una città estranea a entrambi. Un incontro sperato, che però si trova subito a fare i conti con la difficoltà di questo nuovo presente. Agnese è cresciuta, maturata, eppure sempre cocciuta e testarda come un tmpo. Ha  trovato la forza di riscattarsi e di camminare con le proprie gambe dopo aver avuto il dono più grande, partendo da Milano. Una città dalle mille possibilità, distante abbastanza da chi cerca di ingabbiarla: dalla dedizione per le apparenze del padre, dalla debolezza di Mattia e dalla crudeltà di Lucio.
Brando sembra aver attraversato l'inferno prima di essere arrivato a questo punto: trasformato, sulla pelle ricoperta di tatuaggi, memoria del passato, delle cose importanti nella sua vita. Alla costante ricerca di quella pienezza che manca alla sua esistenza, sembra quasi trascinarsi, giorno dopo giorno, insieme alla sua band. Un'anima distrutta da ciò che ha perduto.
Rinasce piano piano dopo l'incontro con Jacopo: non sa chi sia realmente, ma c'è qualcosa di inaspettato che lo trasforma, lo porta a ritrovare se stesso. E' il potere dei bambini, creature così pure e semplici che sanno arrivare al di là dei muri che gli adulti costruiscono, nel vano tentativo di non essere più feriti, di non soffrire più.
Questo legame è stata la cosa più dolce e tenera dell'intero romanzo: ho adorato il modo in cui Brando comincia a rapportarsi con Jacopo dal primo momento in cui si sono visti. La naturalezza con cui hanno cominciato a conoscersi, a volersi bene, a ridere.
Pagina dopo pagina, veniamo travolti dall'eterno cercarsi di Brando e Agnese: l'uno cerca l'altra e l'altra cerca l'uno, in un amore indistruttibile che viene contrastato solo dall'orgoglio e dalla paura. Perché dopo anni, come si fa ad essere sicuri di quello che pensa l'altro? Come si fa ad essere sicuri di quello che prova? Un dilemma eterno, un ostacolo invalicabile quasi, che ci porta fino al "maledetto" per sempre.
Ormai abituati all'imprevedibile (e incredibile) penna di Bianca, ci troviamo di fronte ad un finale completamente inaspettato e struggente. Un finale forse perfetto, che conclude quest'avventura e, al contempo, lascia al lettore la possibilità di immagine e sognare un nuovo futuro.
Sono rimasta catturata dalle pagine di questa storia da subito, trovando persino difficile staccarmi dalla lettura: non facevo a tempo ad appoggiare il Kindle che già l'avevo ripreso in mano, per scoprire come proseguiva la storia! E questo, questa urgenza, questo turbinio di emozioni provate, non l'avevo sperimentato con nessun altro.

Ora voglio starti accanto e soffrire, perché sono stanco di starti lontano e morire.
La canzone dice che l'unica luce della mia vita è quella che viene da te. Tu sei luce. E questo nonostante io sappia che non posso raggiungerti, che posso solo guardarti e bruciare, che non sai restituirmi l'amore che ti do. Ma prova a spostare il mio cuore, se ci riesci, prova a dirgli che tu non sei il nord a cui puntare, che tu non sei lo scopo della mia vita. Provaci.
Non ti ascolterà.

Voto:

1 commento: