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mercoledì 9 ottobre 2019

Recensione: “L'amore che aspettavo” di Meghan Quinn


Nuovo giorno, nuova review!

Oggi parliamo di Meghan Quinn, che ho letto per la prima volta un paio di settimane fa grazie alla Newton Compton, e del suo romanzo “L’amore che aspettavo”.


Trama: Calder Weiss non è solo una star dell'hockey, è anche un padre single. Per questo, nonostante il successo e i riflettori, ha blindato il suo cuore e non si è più avvicinato a una donna negli ultimi cinque anni. Le sue priorità sono dare il massimo sul ghiaccio e occuparsi di sua figlia. Ma un incontro fuori dal bagno degli uomini è destinato a cambiare tutto. Rachel Perry è un uragano di vitalità e Calder non riesce a ignorare la connessione che sembra essere scattata tra loro. Ma nell'istante esatto in cui memorizza il suo numero di telefono, ha paura di aver commesso un terribile errore. È terrorizzato che se le cose con Rachel non dovessero funzionare, sua figlia Shea potrebbe soffrire ancora. E allora perché non riesce a ignorare i battiti del suo cuore?



Calder si trova ad un punto morto bella sua vita. Ha una bambina che è tutto il suo mondo, ma a differenza di molti protagonisti maschili a cui siamo abituate, Calder non ha relazioni, si concentra su Shea, sua figlia, completamente. Non ha appuntamenti o incontri occasionali, ma qualcosa ad un certo punto si smuove o, meglio ancora, gli sbatte contro.

Un incontro fortuito e assolutamente geniale quello creato per Calder e Rachel, con l'umorismo a fare da sfondo e l'attrazione magnetica che fuoriesce dalle pagine.

Anche se la caratterizzazione di entrambi i personaggi mi è piaciuta, rispetto alla partenza un po' si perde. Sinceramente credo che questo sia anche dovuto alla lunghezza della storia, è una novella, molto corta in cui c'è dentro un incontro fantastico, una conoscenza carica di humor, delle partite, la lontananza, i sentimenti e via dicendo. C'è molta carne sul fuoco e poco tempo. Avrei voluto che l'autrice dedicasse qualche pagina in più, ci sono troppi argomenti che meritavano di essere approfonditi e non è stato possibile farlo. Quando ho chiuso il kindle, mi è sembrato di non aver letto tutta la storia, ne volevo ancora, è stato troppo superficiale. Mi dispiace che l'autrice abbia scelto di scrivere così poche pagine su una storia che prometteva bene.


Quando l’ho iniziato mi sono decisa a esclamare “Adoro questa storia!”, però poi qualcuno ha spinto il freno e mi sono ritrovata catapultata sul parabrezza. Sì, come pensate non è stato affatto piacevole.
In alcune parti l’ho trovato troppo superficiale, però si vede che ha carattere e carisma. Sono veramente arrabbiata con Meghan Quinn per non aver approfondito e scritto pagine su questi protagonisti. La scrittura è fluida, veloce e mi ha tenuta attenta sugli accadimenti. L'ho letto velocemente e veramente in pochissimo tempo, anche per la lunghezza della novella, ma ho anche percepito la bravura dell'autrice. Senza troppi drammi, si è fatta spazio in una serena giornata ed è stata capace, anche se in poco tempo, di farmi affezionare ai personaggi. Avrei voluto leggerne di più? Sì, certo!

Il mio voto:



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