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mercoledì 15 gennaio 2020

[Recensione] "La leggenda dei quattro. Il clan dei lupi" di Cassandra O'Donnell: scoprite un mondo dominato dai potenti Yokai...

Buongiorno cari lettori,
oggi vi recensisco un romanzo uscito a maggio dell'anno scorso, ma il cui seguito uscirà tra pochi mesi ovvero "La leggenda dei quattro. Il clan dei lupi" di Cassandra O'Donnell edito Piemme.
Essendoci il seguito in arrivo ho pensato che fosse il momento ideale per parlarvene! 
Ma prima di cominciare, come sempre, qualche informazione generale.


Pagine: 236
Genere: Fantasy, Bambini e Ragazzi
Data di uscita: 21 Maggio 2019


Trama:

Sono quattro. Eredi di clan avversari. Uniti per sopravvivere. Lupo, tigre, serpente, aquila: quattro clan nemici. Gli Yokai, potenti mutaforma, governano il mondo. Maya, l'erede del clan dei lupi, e Bregan, del clan delle tigri, sono i garanti della pace, impegnati nel delicato compito di odiarsi meno di quanto disprezzino gli umani. Ma come resistere all'istinto più profondo, forte e sconvolgente, quando in gioco c'è il futuro del proprio popolo?




Recensione:

Gli Yokay sono dei potenti mutaforma che "governano" il mondo, ma non è chiaro come siano nati. La loro origine è avvolta nel mistero, seppellita nelle tenebre del passato, sebbene tra gli umani circoli diverse leggende. Di loro si sa solo che nel loro corpo ambita sia la natura umana che quella animale. Personalmente mi sono stupita molto nell’apprendere che la vicenda era ambientata in un futuro in cui è stata spazzata via gran parte della storia e soprattutto della tecnologia. L'ho trovato un elemento veramente interessante e in grado di dare un spinta importante alla trama, fornendo quel qualcosa in più che non guasta mai. Al lettore infatti viene istintivamente voglia di scoprire cosa è accaduto nel passato e scovare finalmente le origini di questi strani e potenti esseri che sono gli Yokay. 

Photo Author: Dawn
I personaggi creati da Cassandra O'Donnell, sopratutto Maya del clan dei lupi e Bregan del clan delle tigri, sono davvero ben caratterizzati; viene messo in evidenza come la parte animale del loro essere prevalga spesso su quella umana. Spesso, tuttavia ricordiamoci, non sempre. Purtroppo i quattro eredi non vengono mostrati in egual maniera, nonostante il punto di vista molteplice ci dia comunque un grande assaggio delle loro intenzioni. Conosciamo molto da vicino e abbastanza nel profondo Maya e Bregan in questo primo volume e solo marginalmente gli altri due eredi, rispettivamente una clan delle aquile e uno al clan dei serpenti. È l’unica pecca che mi sento di attribuire a questo libro; piuttosto che un cambio continuo di pov (con qualche sporadica apparizione di questi ultimi due) avrei preferito che vi fossero quattro libri, ognuno scritto esclusivamente dal punto di vista di un erede. 

Accantonando il mio disappunto per il POV la scrittura di Cassandra è piacevole e scorrevole, non troppo descrittiva (forse qualcosina in più non guastava) e secondo me molto adatta al target a cui si riferisce. Un importante spunto di riflessione di viene fornito nell'opera dalla questione, di fondamentale importanza all'interno del romanzo, dell’odio fra le razze. Un odio che non solo di un clan vero un altro, ma anche degli umani contro tutti gli Yokai. 

Il finale de "La leggenda dei quattro. Il clan dei lupi" mi ha lasciato la voglia irrefrenabile di scoprire cosa accade in seguito, motivo per cui mi sento di dare a questo romanzo: 


Jane

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