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giovedì 2 dicembre 2021

Review Tour: L'Impero di oro - The Daevabad Trilogy #3 di S.A. Chakraborty

 


Hello readers! Sono mesi che non ci leggiamo, ma oggi è davvero un'occasione... d'oro!

Eh sì, non ho perso la mia simpatia... almeno credo...

Freddure - che ben rispecchiano questo tempo - a parte, alzi la mano chi non vorrebbe trovarsi in un luogo mooolto più caldo in questo momento. Che ne dite del Cairo?


Se l'idea vi entusiasma, benone, perché è lì che andremo con la recensione di un finale di serie che ben merita la rilettura dei precedenti capitoli:

L'IMPERO DI ORO

The Daevabad Trilogy #3 

di S.A. Chakraborty

Dopo La città di ottone e Il regno di rame, cosa sarà successo ad Ali, Nahri e Dara?


Titolo: L'impero di oro

Autrice: S. A. Chakraborty

Serie: The Daevabad Trilogy #3

Casa editrice: Mondadori

Genere: Historical Fantasy

Data di pubblicazione: 30 novembre 2021

N° pagine: 765

Prezzo cartaceo: € 26

Prezzo e-book: € 12, 99

Trama:

Daevabad è caduta. La città ha perso la sua magia e ora Banu Manizheh, capo dei daeva, e Dara, il suo comandante resuscitato, devono rappezzare la loro fragile alleanza e fare di tutto per restituire la pace a una popolazione agguerrita e disperata. Dara però è affranto dalla perdita dell’amata Nahri e tormentato dai demoni del suo oscuro passato. Per non soccombere, sa che deve affrontare scomode verità sulla sua storia e mettersi al servizio di quelli che ha sempre considerato nemici.

Sfuggiti per un pelo alle loro famiglie assassine e alle letali politiche di Daevabad, Nahri e Ali ora sono al sicuro al Cairo. Ma anche loro devono affrontare scelte difficili. Nahri sembra ritrovare la serenità nei vecchi ritmi e nella quotidianità familiare della sua patria, ma la devasta sapere che le persone care che ha lasciato a Daevabad e il popolo che la considerava una salvatrice sono alla mercé di una nuova tiranna. Anche Ali non può fare a meno di guardarsi indietro, ed è deciso a tornare per salvare la sua città e ciò che rimane della sua famiglia. Quando va a cercare aiuto nella terra di sua madre, scopre che il suo legame con i marid, i misteriosi elementali dell’acqua, è molto più profondo di quanto credesse, e minaccia non solo il suo rapporto con Nahri, ma anche la sua stessa fede.

Mentre la pace diventa sempre più sfuggente e vecchie conoscenze si rifanno vive, Nahri, Ali e Dara comprendono che, per ricostruire il loro mondo, dovranno forse combattere contro chi un tempo amavano, e difendere coloro che in passato hanno ferito.

Allora lettori, ricordate dov'eravamo rimasti? facciamo un passo indietro... o anche due:

Nahri non aveva mai pensato di essere più che una furfantella del Cairo, finché non aveva evocato un jinn, Dara, che le aveva fatto scoprire di avere dei poteri e le aveva rivelato l'esistenza di una città nella quale magia, potere e spargimenti sangue sono all'ordine del giorno, Daevabad
Nella stessa città avevamo incontrato Ali, fratello dell'erede al torno, un ragazzo all'inizio ingenuo e sognatore, ma che con lo scorrere dei capitoli evolve in una personalità forte e senza mezzi termini.
E Dara? Quello che all'inizio sembrava essere un umile jinn, si era rivelato uno dei guerrieri più famosi - in bene? In male? - della città di ottone.

Dopo due capitoli abbastanza lenti, ma non privi di fascino, il cerchio sta per chiudersi e si ritorna al Cairo.

Ve lo avevo detto che avrebbe fatto caldo!



Da qui inizia questo finale di serie che ci ha tenuti sempre più incollati ad internet alla ricerca di date d'uscita - e, SPOILER ALERT, non finirà proprio qui perché Chakraborty ha già annunciato la pubblicazione, nel 2022, di una raccolta di novelle!

Nahri e Ali sono fuggiti da Daevabad e sembrerebbe facile tornare a confondersi tra perone normali e continuare una vita comune, ma i due ragazzi non riescono a non pensare alla città che entrambi hanno finito per chimare casa, sempre più devastata dallo strapotere di Manizheh.
La soluzione è soltanto una: fare ritorno.

Quest'ultimo capitolo riconferma quello che avrei già potuto benissimo affermare nelle precedenti pubblicazioni. Se i protagonisti fisici sono tre - non c'è alcun dubbio -, a loro se ne aggiunge un quarto, l'ambientazione. Anche ne L'impero d'oro, come ne La città di ottone e Il regno di rame, la descrizione di ambienti e paesaggio riesce già da sola a catapultare il lettore nel settecentesco Oriente.
A differenza dei precedenti due però, questo libro è stracarico dell'azione che avrei voluto leggere sin dalla prima pagina, ma riconferma la bravura di Chakraborty nel mescolare una storia totalmente inventata ai particolari tipici di una delle culture più antiche di questo mondo.
Forse questo capitolo è stato quello che ho letto con più voracità nell'intera saga, ma non è privo (parere personalissimo) di note dolenti che sono arrivate fino all'orecchio della scrittrice.
La distinzione iniziale tra buoni e cattivi diventa bold, forse troppo, trasformando tutti in santi e demoni... a discapito di uno dei protagonisti. 
Probabilmente qualche critica per il trattamento riservato al povero *ENORME BIP... non vi dirò chi* sono state abbastanza accese, perché Chakraborty ha rilasciato un finale alternativo, che potete leggere qui:


Beh, se anche la scrittrice ha ritenuto di dover riscattare qualcuno, chi siamo noi per opporci!

Questo motivo mi farebbe desistere da consigliarvi di inizare/proseguire/terminare la lettura della Trilogia di Daevabad? Assolutamente no. Nel complesso merita


e un posto sui vostri scaffali fantasy... perché nel mio c'è già!