Dalla Puglia all'Egitto del XIII° secolo è un attimo... ovviamente sempre se parliamo di libri!
Questa mattina eravamo nell'Italia degli anni Cinquanta con Bianca Rita Cataldi, ora con S.A. Chakraborty andremo nel caldo Egitto alla scoperta de
LA CITTÀ DI OTTONE
primo capitolo di una trilogia per la quale impazzirete!
Ma andiamo con ordine!
Titolo: La città di ottone
Autore: S.A. Chakraborty
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Historical Urban Fantasy
Data di pubblicazione: 16 giugno 2020
N° pagine: 528
Trama:
Egitto, XVIII secolo. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.
Se ho trovato l'ennesima serie da seguire e attendere con ansia, questa volta la colpa è di Sara Marrano del blog Il club delle lettrici compulsive che qualche mese fa ha proposto di organizzare un evento dal sapore orientale.
È vero, mai giudicare un libro dalla copertina, ma davanti a quella de "La città di ottone" anche il lettore più austero avrebbe capitolato... figuriamoci una lit-blogger che impazzisce per sfingi e tatuaggi all'henne. Solo che non ero consapevole della lettura alla quale andavo in contro...
Quando si tratta di serie e primi capitoli, non metto mai più entusiasmo del dovuto nella lettura, aspettandomi sempre una storia di apertura lenta e utile ad immergere il lettore in quella che sarà l'azione nei capitoli successivi. Beh, ovviamente mi sbagliavo! Ma avrei dovuto imparare la lezione già dopo "La nona casa" di Leigh Bardugo.
Con "La città di ottone", S.A. Chakraborty promette al lettore una Daevabad trilogy esplosiva proprio come la sua protagonista, Nahri. La ragazza non è certo la classica damsel in distress disneyana, in realtà è una truffatrice di professione in grado sempre di portar via tutto ciò che vuole dalle case di ricchi pascià e ha un dono (oltre alla furbizia, s'intende). Può percepire la malattia nei corpi che la circondano ed è in grado di curarla.
Scusate, ma non potevo non immaginarla così. Perché alla fine, anche la principessa Jasmine non è poi così donzella in pericolo, quindi il collegamento mi è venuto super facile!
Durante un rito che doveva essere finto, Nahri evoca però un
Dara. L'incontro con il guerriero segnerà solo l'inizio di una serie di vicende che porteranno la ragazza a rifugiarsi nella città di ottone, Daevabad, un luogo in cui - a detta di Dara - nessuno che voglia farli del male può introdursi.
Se al Cairo abbiamo conosciuti Nahri, nella città d'ottone conosciamo un giovane principe che tutti considerano spietato e senza cuore. Ali, fratello dell'erede al trono di Daevabad in realtà è un ragazzo molto in genuo, legato alle tradizione, ma con la voglio di cambiare la società in cui è nato.
L'arrivo di Nahri e Dara nella città di ottone non passa inosservato e non è ben visto... vi dirò il perché? Certo che no! Ma sappiate che il protettivo guerriero ha un passato che nessuno ha dimenticato...
Tra daeva, sherif, gran visir ed emiri, l'ambientazione prende man mano connotazioni fantasy senza però perdere il fascino esotico dell'Oriente magistralmente descritto da S.A. Chakraborty.
La storia dei protagonisti siintreccia fondendosi in un inizio che vi terrà con il naso incollato prima alle pagine del libro, poi a quelle dei social, smaniosi di conoscere la data di uscita del nuovo capitolo.
Giudizio per "La città di ottone"?
E ora dovete solo lasciarvi trasportare in un magico Egitto!
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