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mercoledì 19 agosto 2015

Recensione "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury

Autore: Ray Bradbury
Casa editrice: Mondadori
Genere: Distopico
Pagine: 196

Ho finito Fahrenheit in qualche giorno, è un libricino che si finisce in giornata ma dovete sapere che ho un problema davvero serio con i classici. Non riesco mai a finirli presto, indipendentemente dal numero delle pagine. Questo libro l'ho terminato agli inizi di agosto, perciò non ricorderò molto i dettagli, stessa cosa vale per Amleto di Shakespeare ,di cui non mi sento in dovere di recensire, non essendo una critica così tanto colta da poter criticare un grande come Shakespeare! Ahahahah. Bando alla ciance, incominciamo!

Trama:
Il protagonista Guy Montag lavora nel corpo dei pompieri, i quali hanno il compito di rintracciare chi si è macchiato del "reato di lettura", bruciandone tutti i libri. I cittadini rispettosi della legge devono utilizzare la televisione per istruirsi, informarsi e vivere serenamente al di fuori di ogni altra inutile forma di comunicazione. La televisione viene utilizzata dal governo come mezzo ossessivo per definire le regole sociali, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.Un giorno però commette un'improvvisa infrazione: decide di leggere un breve trafiletto di un libro che dovrebbe bruciare. In seguito, attirato dalla sua prima fugace lettura, salva alcuni libri e inizia a leggerli di nascosto. La decisione di infrangere le regole gli viene suggerita dalla conoscenza di Clarisse, una ragazza sua vicina di casa, che mostra un modo di vivere diverso dagli altri. Infatti Montag ha notato che i familiari di Clarisse alla sera non guardano la televisione, che non possiedono, ma trascorrono il tempo parlando tra di loro, con un'allegria e una spensieratezza difficili da comprendere e facilmente invidiabili.
La famiglia di Clarisse sembra felice, a differenza di quella di Montag, la cui moglie Mildred (che ha appena tentato il suicidio ingerendo barbiturici) non vuole avere figli. Montag, dopo aver riflettuto a lungo, prende coscienza di non amare né realmente conoscere quella donna, e capisce che nella sua vita c'è qualcosa di profondamente sbagliato. La lettura dei libri che ha preso lo conduce a scoprire un nuovo mondo, ma lo spinge anche verso la rovina. Mildred, dopo aver scoperto l'infrazione del marito e dato l'allarme alla caserma, abbandona Montag, mentre i vigili del fuoco lo costringono a bruciare i suoi libri. Poco dopo Montag, minacciato e provocato dalle parole del suo ex capo Beatty, in preda alla rabbia brucia quest'ultimo con un lanciafiamme insieme alla casa e, ferito da un segugio meccanico che poi distruggerà con lo stesso lanciafiamme, fugge dolorante verso la periferia della città. Montag si ripara poi lungo il fiume, sulle cui rive incontra un gruppo di uomini fuggiti dalla società che, insieme ad altri loro compagni sparsi per tutta la nazione, costituiscono la memoria letteraria dell'umanità, in quanto conoscono a memoria numerosi testi letterari andati ormai perduti. Sulla città viene sganciato un ordigno nucleare e Montag, con i suoi nuovi compagni, si avvia verso di essa per prestare soccorso ai sopravvissuti.


Recensione:

Vi ho generosamente trovato questa trama ben dettagliata e piena di spoiler, tanto che forse mi ucciderete,ma...dettagli! Scherzi a parte, non avrei saputo descrivere benissimo ogni cosa senza l'aiuto di questa bellissima trama che mi ha parato il sederino, proprio perché non ricordo benissimo tutta la faccenda. Per questo, cercherò di dirvi un po' cosa ne penso di questo libro.
Questo libro mi è piaciuto molto, inizio col dirvelo. Quando oggi, in questo mondo, ci dicono di leggere i libri e di leggerne tanti in quest'altro qui di Bradbury si impedisce ai bambini,adulti,cani o gatti di avere anche e solo in mano un libro! La gente è come degli zombie, crescono con la televisione, tutto ciò che passa la televisione è manna caduta dal cielo. Le persone non possono leggere perché non devono avere complicazioni,devono essere "felici". Ma la felicità in questo mondo così buio,pieno di guerre e senza libertà è praticamente impossibile essere felici. Guy Montag lo ha capito, tanto che non riconosce più nessuno, né sua moglie né i suoi colleghi, eppure li ha attorno da tanto. Tutto ciò avviene grazie ad una ragazzina: Clarisse.
 Strano che in un normalissimo giorno, magari proprio quando stai per ritornare a casa da una giornata di lavoro la tua vita cambia da così a così...
Clarisse e la sua famiglia sono diversi, la sera mentre tutta la città guarda la tv loro sono a chiacchierare in salotto... che stranezza! Gente così dove si vede? 
Successivamente Montag decide di aprire un libro e leggerlo,quando dovrebbe darlo in pasto alle fiamme, trovandolo affascinante e strano...
Un libro ti cambia la vita, due te la migliorano! cit. Me stessa.  Che grande filosofa! Ahahahah.
Tralasciando i miei momenti notturni, il libro mi è piaciuto molto, ripeto, e nonostante i miei seri problemi con i classici perché non riesco a leggerli tutti d'un fiato, lo stile di scrittura di Bradbury mi è piaciuto! Non dico che fosse semplicissimo come quello degli scritti di oggi, ma a confronto con quello di altri direi che è stato semplice abbastanza. Mi sono "piaciucchiati" tutti i personaggi, tranne le amiche di Mildred e Mildred stessa... donne ottuse e marce. La fine mi ha molto preoccupata, la vita di Montag che cambia in così poco tempo mi ha messo una certa curiosità di come poteva andare a finire. Ma dopo che lui e i suoi compagni, fulcro oramai di parte della memoria letteraria, si avviano verso la città piena di polvere e...non c'è più nulla. Quindi credo che Bradbury ha dato spazio alla nostra fantasia, già forse è stato così... Ma non penso neanche questo, credo che quello sia un piccolo messaggio, ovvero quello di dare noi un lieto fine. Quando parlo di lieto fine non intendo alla storia di Montag, ma alla nostra. Quella dell'umanità. Dobbiamo impedire, tutti noi, di far accadere tutto ciò. Questo è un giochetto che ha usato anche Lois Lowry, autrice di The Giver per chi non la conoscesse. Per me, questo è il messaggio che ha voluto dare Bradbury e la Lowry. L'ho colto anche in The Giver con Jonas,agli ultimi due righi. Vi stra-consiglio sia Fahrenheit 451 e sia The Giver, libri coi controfiocchi!
Voglio dare le quattro stelline, solo perché il libro non mi ha fatto così impazzire da mettere il massimo. Forse la troppa lentezza con cui l'ho letto non me l'ha fatto apprezzare tanto da dare le cinque stelline, ma lo leggerò in futuro, quando avrò imparato finalmente a concepire bene ciò che mi dicono i classici, lo prometto. Voglio dirvi,inoltre e infine prima che mi uccidiate per le troppe chiacchiere, che leggerò 1984 daccapo (l'ho lasciato a metà verso aprile, per impegni scolastici) e leggerò anche La Rivincita , secondo capitolo della saga di Lois Lowry. Buona lettura allora, se avrete intenzione di leggere Fahrenheit 451!


Il mio voto:



- Voi avete letto Fahrenheit 451 o qualcos'altro di Ray Bradbury? Fatemelo sapere qua sotto, se sì ditemi cos'altro mi consigliate del grande Bradbury. A presto! -


Katniss.

3 commenti:

  1. questo deve essere bello!! mi hai incuriosito.... non leggo molto per mancanza di tempo.. e a letto come tocco il cuscino svengo! :D

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    1. È davvero davvero bello! Concordo con Katniss... Consigliatissimo!
      *Ginny*

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    2. Ciao Margherita! Sono molto contenta che la recensione ti sia piaciuta e soprattutto che ti abbia incuriosito! Ti consiglio di leggerlo, è un libricino piccolo che si può leggere benissimo in giornata ma insegna davvero tanto. A presto! :D

      -Katniss

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