Come promesso, ecco a voi la recensione di "La spia del mare" di Virginia De Winter; Assolutamente DIVINO.
TRAMA
È il 1741. Mentre la scintillante e cosmopolita Repubblica di Venezia si prepara per le celebrazioni del Carnevale, una spia inglese di nome Cordelia Backson si mette sulle tracce di un feroce gruppo di assassini che celano la loro identità dietro le maschere della Commedia dell'Arte. Cordelia è bella e pericolosa, in grado di maneggiare ogni tipo di arma, esperta di combattimento e di intrighi politici, ma ancora ignora che qualcuno progetta la distruzione della Serenissima. E che l'uomo a capo di questo efferato complotto è profondamente legato alla sua vita e a quella di ogni singolo componente della sua famiglia - i Giustinian. Sarà proprio ricostruendo ciò che è accaduto in passato che Cordelia si troverà a sciogliere gli enigmi che coinvolgono i suoi genitori e la sua gemella Cassandra. Ma a tormentarla c'è anche altro: Cassian D'Armer, un giovane uomo alto e bruno di sconvolgente bellezza, il cui sguardo fiero e cupo intimidisce chiunque tenti di avvicinarlo e che il caso ha messo sulla sua strada. Sarà Cassian ad accompagnarla nella sua missione insieme a tre amici: Alain de Mortemart, un aristocratico francese fuggito dalla corte di Versailles, il giovane abate Giacomo Casanova, libertino impenitente, e un nobile spagnolo in esilio volontario. Nessuno di loro è un cittadino gradito alla Repubblica, ognuno nasconde terribili segreti, ma, quando il pericolo incomberà su Venezia, il Doge non esiterà a reclutarli come spie...
È il 1741. Mentre la scintillante e cosmopolita Repubblica di Venezia si prepara per le celebrazioni del Carnevale, una spia inglese di nome Cordelia Backson si mette sulle tracce di un feroce gruppo di assassini che celano la loro identità dietro le maschere della Commedia dell'Arte. Cordelia è bella e pericolosa, in grado di maneggiare ogni tipo di arma, esperta di combattimento e di intrighi politici, ma ancora ignora che qualcuno progetta la distruzione della Serenissima. E che l'uomo a capo di questo efferato complotto è profondamente legato alla sua vita e a quella di ogni singolo componente della sua famiglia - i Giustinian. Sarà proprio ricostruendo ciò che è accaduto in passato che Cordelia si troverà a sciogliere gli enigmi che coinvolgono i suoi genitori e la sua gemella Cassandra. Ma a tormentarla c'è anche altro: Cassian D'Armer, un giovane uomo alto e bruno di sconvolgente bellezza, il cui sguardo fiero e cupo intimidisce chiunque tenti di avvicinarlo e che il caso ha messo sulla sua strada. Sarà Cassian ad accompagnarla nella sua missione insieme a tre amici: Alain de Mortemart, un aristocratico francese fuggito dalla corte di Versailles, il giovane abate Giacomo Casanova, libertino impenitente, e un nobile spagnolo in esilio volontario. Nessuno di loro è un cittadino gradito alla Repubblica, ognuno nasconde terribili segreti, ma, quando il pericolo incomberà su Venezia, il Doge non esiterà a reclutarli come spie...
RECENSIONE
Io avevo già letto e amato la serie "Black Friars" perciò quando è uscito il nuovo libro della De Winter mi sono precipitata a comprarlo e a leggerlo. E ho fatto benissimo perché questo romanzo è una vera perla italiana. La De Winter scrive divinamente!
Cordelia
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La protagonista è Cordelia Beckson, una spia inglese che si trova a Venezia per risolvere un intrigante mistero alchemico! Mi è piaciuto tantissimo questo personaggio perché non è la solita donzella in pericolo da salvare, ma è una donna determinata, forte, intraprendente e indipendente che sa farsi valere da sola. Dolce, passionale e ribelle, così come il suo uomo Cassian D'Armer, guerriero temutissimo non solo in Italia, ma anche in India da dove è tornato con una scorta di guardie del corpo indiane! Cassian mi è piaciuto soprattutto per le scene d'amore perché è dolce e romantico e sa quello che vuole; non è il personaggio che ho preferito perché l'ho trovato troppo freddo, ma nel complesso mi è piaciuto. Un personaggio che mi ha fatto un sacco ridere è Manuel, uno spagnolo in esilio volontario (forse a causa di una relazione con la sorella Donna Jimena?) che va in giro sempre seguito dai suoi "servitori" Mori ai quali, in ogni situazione, fa portare dietro del caffè caldo, anche quando si troveranno in un cimitero lui farà servire il caffè; non so perché, ma questo mi ha fatto ridere un sacco; non è un personaggio banale, anzi, è un ottimo guerriero e amico, però è come se vivesse tra le nuvole fatte di caffè e di Jimena e mi ha fatto ridere. Altro personaggio è Alain De Mortemart che, come suggerisce anche il nome, ha una passione per i fantasmi. E' un po' inquietante il fatto che riesca a manovrare gli spiriti come fossero burattini, ma al contempo lo rende particolare. E poi, dulcis in fundo, least but not last, il mio preferito: Giacomo Casanova. Chi di voi non ha mai sentito parlare del Casanova? Agente
segreto veneziano, poeta, scrittore, diplomatico, filosofo, alchimista e, soprattutto, seduttore e libertino; qui è appena un ragazzino (non ha neanche 30 anni) ribelle e affascinante tanto che nessuno, né donna né uomo può resistergli, è innamorato della bellezza stessa; Io l'ho amato tantissimo e penso che sia il migliore amico ideale. Mi piace perché è estremamente intelligente e colto (e infatti sarà proprio lui a capire una parte fondamentale del mistero), un abile spadaccino e quando si tratta di "lavoro" è sempre serio e determinato, ma dall'altra parte è un ribelle a cui piace scherzare e farsi beffe delle autorità veneziane e, ovviamente, non si fa scrupoli a concedersi i piaceri della lussuria. Lo adorerete anche voi! Sono tutti protagonisti diversi e ben costruiti; ognuno ha delle caratteristiche diverse e nessuno è uguale ad un altro. Il loro carattere e la loro psicologia è ben descritta e mai banale.
La storia è accattivante e il ritmo dolce e incalzante. Non riesco bene a definire un genere per questo romanzo perché è allo stesso tempo storico, fantasy, romance, thriller, mistery... E credo che questa sia la genialità di Virginia De Winter: mischiare tra loro più generi diversi con una maestria e un'eleganza mai viste prima in un autore italiano moderno; non risulta mai come un'accozzaglia di generi, ma è come se fosse un unico genere a sé! La trama è pericolosa e geniale; Venezia, il carnevale, l'alchimia, lo spionaggio travolgono il lettore in un vortice dal quale sarà impossibile
uscire. E questo grazie, non solo alle idee della De Winter, ma anche grazie al suo stile di scrittura impeccabile. La prosa di Virginia De Winter è pura poesia; musicale e ammaliante come il canto delle sirene, in grado di ipnotizzarti e affascinarti tanto che ti viene da chiedere "ma sono finito veramente a Venezia nel 1700"? Non è uno stile aulico e pomposo, però è antico, in un certo senso; non è come leggere un classico nel 2016 che ti fa chiaramente capire di essere stato scritto in un'epoca passata, ma è come leggere un classico nell'epoca stessa in cui è stato scritto, il 1700 veneziano in questo caso. Leggendo si ha quasi l'impressione che le descrizioni di quei tempi, di quei costumi, di quei comportamenti siano perfettamente normali e consone perché il suo stile ci fa
immergere talmente tanto nel romanzo e nella storia che sarà perfettamente normale pensare di vivere in quell'epoca e in quel tempo.
Ancora una volta Virginia De Winter ha creato un capolavoro degno di essere letto. E io ve lo consiglio tantissimo perché in questo romanzo c'è tutto; qualsiasi cosa cerchiate in un libro qui c'è.
Voto:
Voi lo avete già letto? Che ne pensate? Concordate con me? E se non lo avete letto, vi ho convinto a farlo??
*Ginny*
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