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venerdì 27 aprile 2018

Recensione "Il gioco dei desideri" di Manuela Chiarottino.

Bentornati cari lettori ad un nuova recensione! 
Oggi vi parlo un pochino de 

“Il gioco dei desideri” di Manuela Chiarottino.


Genere: Contemporary -Erotic romance. 
Pagine: 174 
Prezzo ebook: 2,99€ 
Prezzo cartaceo: 13,19€ 

Trama: 

Ariel vuole liberarsi delle sue inibizioni e Lorenzo, affascinante e spregiudicato, è l’uomo che fa per lei. Dal primo appuntamento, Lorenzo trascina Ariel in quello che lui chiama il gioco dei desideri: realizzerà ogni sua fantasia e lei dovrà fare altrettanto. Di richiesta in richiesta, il loro rapporto si arricchisce trasformandosi in un legame che poche coppie possono raggiungere e comprendere. Ma davvero la passione può bastare per essere felici, per sentirsi parte di un progetto più grande? Un gioco non può durare per sempre e soddisfatti i sensi, per evolvere occorre denudare l'anima fino a toccarsi il cuore. Ma non è detto che sia così facile. 


Recensione: 

Come sapete è ormai un anno che ho iniziato a leggere erotici o che comunque romanzi contengono scene per adulti. È stata la scoperta di un nuovo mondo (dark romance, erotic romance, ecc) che piano piano ho iniziato a comprendere e a capire. Sono dunque rimasta subito intrigata dalla trama di Manuela: la storia di Ariel e Lorenzo, dove tutto inizia come un gioco, un gioco decisamente intrigante. 

Ariel è una ragazza molto bella, sebbene a volte si scordi di esserlo. Dopo una prima, grandissima delusione d’amore, decide di escluderlo completamente dalla sua vita e dedicarsi a sè stessa, al suo lavoro, alla sua gattina Mimì e alle piantine del suo appartamento. È felice della sua vita tranquilla. Ma è proprio questa sua tranquillità a venire scossa in un giorno di pioggia; mentre era seduta al tavolino di un caffè, un intrigante sconosciuto prende posto davanti a lei senza chiederle nulla. Lorenzo, bello da morire e sicuro di sé, un uomo che ti capita di incontrare poche nella vita. Subito tra i due inizia un silenzioso gioco di seduzione fatto di battute e sguardi. L’alchimia tra i due è inarrestabile e presto iniziano una relazione incentrata solamente sul godimento. Senza che Ariel se ne renda conto tra i due inizia un gioco: una volta per uno esaudiranno una fantasia erotica che hanno sempre tenuta segreta. Ed è proprio tramite questo legame, questo confidarsi le fantasie più segrete che Ariel e Lorenzo diventano inseparabili. Ma è veramente vero che a entrambi non interessa l’amore? 

Per la protagonista femminile, Ariel, ho provato subito una profonda simpatia. Mi piaceva l’idea di una bella donna che, delusa dall’amore, si dedica a sé stessa. Non perché fosse qualcosa di innovativo o mai visto, ma per il semplice fatto che queste le sue vicende erano in grado di generare immediata empatia con il lettore. Dopotutto chi non ha dato l’anima per qualcuno per poi rimanere solo e con un pungo di mosche? Senza contare che dopo l’esperienza vissuta da Ariel sarebbe anche impossibile non essere disillusi verso l’amore. Inoltre mi piace l’aspetto trasformistico che la caratterizza per tutto il romanzo: razionale e un pochino introversa nel quotidiano, sicura di sé e disinibita con Lorenzo. Perché, dopotutto, è questo l’amore, la passione no? Sentirsi completamente a proprio agio sono con "quella" persona, non temere nulla e lasciare andare i freni inibitori. Almeno, per quanto mi riguarda, penso che l’amore dovrebbe essere anche questo (non solo ovviamente). 

Il personaggio di Lorenzo invece non mi è piaciuto molto. Non fraintendetemi, questo non significa che il personaggio sia stato costruito male, anzi. Però di fronte a un personaggio maschile io non posso fare a meno di immedesimarmi nella protagonista e valutare se potrebbe realmente piacermi o meno. E in questo caso, fossi stata Ariel, avrei dovuto combattere contro la voglia costante di strangolarlo. Passionale e bellissimo senza dubbio, ma a volte Lorenzo mi faceva cadere le braccia. È vero che per la sua concezione di relazione l’eros era fondamentale e con tutte le sue idee filosofiche e costruite sull’amore non serviva chissà quale conoscenza reciproca con il parther, però così è veramente eccessivo. Senza contare che  quando Ariel era interdetta o non aveva voglia di fare determinate cose, sembrava veramente un bambino attaccato alle caramelle. In determinate occasioni sembrava un ragazzino in preda ad una crisi ormonale! Ovviamente il personaggio è un pochino più complesso di così, ma in alcuni episodi mi è sembrato veramente… fastidioso. Ripeto però, non significa che il personaggio sia stato mal creato, ma che semplicemente non rispecchia la mia idea di uomo ideale!

Lo stile di scrittura di Manuela è molto diretto, infatti tutta l’opera si svolge molto velocemente. Le scene erotiche sono ben descritte e cosa molto importante le ho trovate molto originali. In uno scenario dove la letteratura erotica è fin troppo presente, penso che avventure sessuali scritte dall’autrice si distinguano dalla massa. Non parlo di quanto le scene siano spinte o ti quanto sia sboccata la scrittura, ma di originalità. Erano fantasiose, fuori da comune e sono state decisamente una boccata di aria fresca. 

L’unica piccola pecca del romanzo è che non c’è stato un momento sconvolgente, un episodio che mi ha fatto veramente stare in pena per la vicenda. Diciamo che la storia ha seguito le mie aspettative ecco. Non vorrei fare spoiler, quindi non posso dilungarmi oltre o entrare nello specifico, perché vi rivelerei tutto il libro. Ciò che intendo dire è che sapevo come si sarebbe sviluppata e come sarebbe finita l'avventura di Ariel e Lorenzo. Questo non significa che sia stata noiosa o che non abbia avuto piacere di leggerla, anzi. È stato un piacevole intrattenimento serale. Avrei però tanto voluto un momento di sorpresa, un momento di sconvolgimento. 

In conclusione il mio voto è: 

Jane

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