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giovedì 30 agosto 2018

Review Party "La piccola bottega di Parigi" di Cinzia Giorgio.

Bonjour lecteurs et bienvenue! 

Oggi ospitiamo il review party de 
"La piccola bottega di Parigi" di Cinzia Giorgio".



Prima della recensione però ecco qualche info sul volume:

Pagine: 320
Genere: Contemporary romance
Data di uscita: 30 agosto 2018

Trama:

Corinne Mistral ha trentadue anni ed è un avvocato che non perde mai una causa. Vive a Roma e lavora presso il prestigioso studio legale della famiglia del suo fidanzato. Si sta dedicando anima e corpo a una causa molto importante quando la raggiunge la notizia della morte di sua nonna e dell’eredità che le ha lasciato: un atelier di haute-couture in Rue Cambon a Parigi. Corinne parte immediatamente, decisa a sistemare il più presto possibile la faccenda per poter tornare al suo lavoro. Ma pian piano resta affascinata dalla straordinaria storia di sua nonna, una donna che lei ha avuto l’occasione di conoscere pochissimo e che era stata persino allieva e amica della grande Coco Chanel… Le cose si complicano ulteriormente quando dall’Italia arriva l’esecutore testamentario: Corinne scopre che si tratta del suo primo amore, che tanto piaceva a sua nonna... Che l’incontro tra loro non sia così casuale come appare? 

Recensione: 

Inutile dire che quando ho letto la trama mi sono subito incuriosita, sopratutto per quanto riguarda l'ambientazione.

Il romanzo racconta del viaggio, fisico e spirituale, della protagonista Corinne Mistral, sicura e invincibile avvocato in tribunale, delicata e fragile donna nella vita quotidiana. Gli eventi del suo passato, tra cui la totale assenza dei suoi genitori e un terribile segreto della sua adolescenza, l’hanno trasformata nella donna che è oggi. Estremamente pragmatica e insicura Corinne deve prendere una decisione molto importante, ovvero se sposare o meno Massimo, il suo dolce e meraviglioso fidanzato. I dubbi infatti la attanagliano senza sosta, sebbene di fatto abbia già accettato la sua proposta.  L’eredità ricevuta alla morte della cara nonna paterna, pilastro della sua vita insieme a nonna Elena, la porteranno a Parigi dove scoprirà e ripercorrerà la vita di Anna, sentendola nuovamente vicina. Conoscerà Laura, la sarta che ha in custodia la bottega e Bruno, suo figlio, che piano piano iniziano a diventarle cari. Questo viaggio la porterà anche a crescere, a maturare e ad affrontare finalmente il passato che si era limitata a nascondere sotto il tappeto per quattordici anni. Ho sentito veramente vicina Corinne e come se in parte avessi combattuto insieme a lei i suoi fantasmi. 

Sgradevole fino all’inverosimile Leonardo, primo amore di Corinne, parte fondamentale del suo viaggio alla ricerca di risposte. Ogni cosa di lui mi infastidiva, ogni gesto, ogni parola. Un personaggio che sicuramente era necessario conoscere e che a ben pensare forse tutte noi abbiamo conosciuto una volta nella vita: un arrogante combinaguai, mai pronto a crescere e ad affrontare le conseguenze delle sue azioni. Leo è una di quelle personalità per cui provo repulsione immediata anche nella vita quotidiana, ed è per questo che nonostante abbia aiutato, volontariamente o meno, la protagonista a prendere delle decisioni fondamentali sulla sua vita non sono riuscita ad apprezzarlo per nulla (sebbene sia costruito in modo egregio).

Tra Roma e Parigi, tra passato e presente, Cinzia Giorgio ci racconta la storia di crescita interiore di una giovane donna attraverso uno stile molto semplice, ricercato ma mai non pesante. La narrazione prende corpo tra i pensieri del presente di Corinne, il suo diario da adolescente e le lettere lasciatole dalla dolce nonna Anna. Grazie a questi lasciti si intravede la sua personalità, così diversa da quella di nonna Elena, seppur meravigliosa nella sua dolcezza e positività. Lettera dopo lettera entriamo nel mondo della sartoria e della moda della Parigi degli anni 50 e conosciamo anche l’elegante e decisa Coco Chanel, personaggio in grado di affascinare e rapire. Personalmente ho avuto la fortuna di visitare due volte Parigi e vi posso garantire che è veramente impossibile non innamorarsi dei suoi paesaggi e dell’aria che vi si respira. Mentre leggevo il romanzo di Cinzia mi immaginavo Corinne che viveva le sue avventure per la città e allo stesso tempo rivivevo in parallelo le mie, che porto ancora nel cuore. Amo quando i romanzo mi portano a fare un viaggio interiore perché sono quelli in grado di emozionarmi di più.

Ho apprezzato molto questo romanzo, per questo il mio voto è: 



E come diceva Sacha Guitry 
“Essere parigino non vuol dire esserci nato, ma esserci rinato”

Jane

2 commenti:

  1. Ho apprezzato molto il viaggio, in tutti i suoi sensi! Felice che sia piaciuto anche a te

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  2. E' bellissimo il viaggio interiore che l'autrice ci porta a realizzare, il camminare passo passo accanto a lei

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