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giovedì 13 settembre 2018

Recensione [BlogTour] | Città sospesa, Madrid 1936 di Eduardo Mendoza

Hello readers! Prendete carta e penna perché il titolo che vi faremo conoscere oggi, dovrebbe entrare di diritto nelle vostre To-Read list!


La DeA Planeta e le parole di Edoardo Mendoza ci riporteranno in una Spagna degli anni '30 raccontata dal punto di vista di un critico d'arte inglese.

Titolo: Città sospesa
Autore: Eduardo Mendoza
Casa Editrice: DeA Planeta Libri
Genere: Narrativa contemporanea
Data di uscita: 28 agosto 2018
N° pagine: 472
Prezzo: 17,00€

Trama:
Nella primavera del 1936, il critico d'arte inglese Anthony Whitelands arriva in treno nella convulsa Madrid sull'orlo della Guerra civile. Lo scopo del suo viaggio è verificare l'autenticità di un presunto Velázquez appartenente a un amico di José Antonio Primo de Rivera, figlio del generale già dittatore di Spagna. Un'opera il cui immenso valore potrebbe influenzare gli scenari politici in un momento tanto drammatico e cruciale della storia del Paese. Ma, distratto, fra l'altro, da problemi personali e dai turbolenti incontri amorosi con donne di diversa estrazione sociale, Whitelands non fa troppo caso ai "nemici" - poliziotti, politici, diplomatici, spie - che, tra baruffe, disordini e cospirazioni incrociate, sempre più numerosi gli stanno alle calcagna... Le tragedie della storia e l'insostenibile leggerezza della commedia umana si mescolano in questo romanzo pessimista, ironico e ambizioso sulla nascita del fascismo, il potere dell'arte, l'amore e l'avventura.

Come accennato in apertura a questo post, "Città sospesa" è stato un vero e proprio titolo-rivelazione. Con una nota quasi comica, Eduardo Mendoza racconta un breve stralcio di vita di Anthony Whitelands, critico d'arte della borghesia inglese che vede nella proposta di un semi-sconosciuto, l'opportunità di evadere una volta per tutte dalla monotonia di una vita passiva
Nelle stanze della cultura, tutti conoscono Whitelands e i suoi saggi sulla pittura spagnola, ma è una fama effimera che non gli assicura certo un guadagno appropriato. Un lavoro ben pagato, in una delle sue città preferite, è quindi una prospettiva impossibile da lasciarsi sfuggire, nonostante la città di destinazione sia una Madrid sull'orlo di una violenta guerra civile.
Sembra proprio che arte e problemi di cuore offuschino la vista di Anthony Whitelands. L'uomo, irretito da una bellezza spagnola, non si accorge della gravità dell'incarico che gli è stato affidato. Tra spie, interrogatori e situazioni rocambolesche, il critico inglese dovrà infine compiere una scelta: cuore o fama?

La scrittura di Eduardo Mendoza è fluida e allo stesso tempo ricca di particolari in grado di trasportare il lettore nell'atmosfera carica di oscuri presagi di una Madrid che sarebbe scoppiata di lì a poco. La città sospesa diventa così cornice quasi oppressiva di una storia difficile da inquadrare in un genere in particolare. Ne emerge un quadro madrileno degli anni 30, realista a tal punto da includere chiaramente la visione politica dello scrittore.
La descrizione del personaggio di Anthony Whitelands in chiave quasi ironica se non comica, conferisce anche agli episodi più tragici e sgradevoli, un tono leggero, semi-serio, che potrebbe risultare sgradevole se si osserva la storia con razionalità. La chiave di tutto, però è proprio in questo SE. Il personaggio potrebbe risultare assurdo, se non fosse per la maestria di Mendoza nel riuscire a creare atmosfere quasi surreali, nelle quali il raziocinio viene messo alla porta dai sentimenti. La voglia di scoprirsi un uomo nuovo, un uomo dal rinnovato spirito di avventura spinge Whitelands in una città non poco pericolosa. Soppesare con razionalità i pro e i contro della missione affidatagli da Pedro Teacher, avrebbe stroncato l'intera storia sul nascere.
Al contrario del protagonista inglese, i personaggi spagnoli diventano lo specchio umano della società e della situazione politica del momento. Dietro una maschera ospitale, affabile, amichevole, tutti hanno le loro trame da tessere. 
Assolutamente da non sottovalutare sono le figlie del duca della Igualda. Lilí e Paquita sono i personaggi più moderni de "Città sospesa", due donne che non si sottomettono agli schemi di un'educazione che le vorrebbe composte e sottomesse. Intelligenza, irriverenza e sensualità divengono le loro armi per portare avanti una lotta silenziosa, in primo luogo contro una società patriarcale quantomai pressante nei primi decenni del '900.

Tra intrighi e politica, a rapire il lettore saranno anche gli accenni di storia dell'arte che di tanto in tanto interrompono il racconto. Dalle spiegazioni semplici, ma esaustive di pittori come Velázquez o Tiziano, emerge un'ulteriore pregio di Eduardo Mendoza.

"Città sospesa" dovrebbe entrare di diritto sui vostri scaffali e nei vostri e-book reader, perché è una storia che insegna LA STORIA con una voce che esce fuori dagli schemi. 
E guadagna di diritto i nostri CINQUE libri!


Well readers, questa lettura mi ha elettrizzata e, ovviamente, devo ringraziare la DeA Planeta Libri per avermi inviato questo titolo, permettendomi di recensirlo. 
Ho un unico rimpianto: non averlo letto prima in lingua originale. La traduzione di Francesca Pe' è davvero eccellente e mi ha solo fatto venir voglia di andare alla ricerca delle altre storie di Mendoza!

La nostra tappa finisce qui, ma il blog tour prosegue... so, STAY TUNED!



XOXO
Virginia


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