"Quando le bugie finiscono può iniziare l’amore?"
E dopo questa intrigante apertura, benvenuti a questo review party dove non vedo l'ora di parlarvi del protagonista di oggi,
"Un regalo sotto la neve" di Karen Swan!
Prima di partire con la recensione però ecco qualche informazione sul romanzo.
Pagine: 480
Prezzo ebook: 5,99€
Prezzo cartaceo: 12,00€
Data di uscita: 08 Novembre 2018
Trama:
Si dice che dietro ogni grande uomo ci sia sempre una grande donna. In effetti dietro tutti i personaggi più in vista di Londra c’è lei: Alex Hyde, consulente per il business delle eccellenze. È lei la donna a cui gli uomini più potenti della City si rivolgono quando hanno bisogno di una strategia per affrontare i momenti di stress. Quando le viene offerta una somma incredibile per rimettere in carreggiata il rampollo della famiglia proprietaria di una grande compagnia di whisky scozzese, Alex accetta senza esitazioni: è lavoro, potrebbe farlo anche a occhi chiusi. E invece… Nessuno degli uomini che ha affiancato è minimamente paragonabile a Lochlan Farquhar. L’erede delle distillerie Kentallen, infatti, non è abituato a sentirsi dire no. È un ribelle, e Alex deve trovare il modo di entrare nella sua testa, se non vuole che metta l’impresa di famiglia in ginocchio. Ma più si impegna per evitare il disastro, e più si rende conto che, per la prima volta nella sua vita, non è lei ad avere il controllo sulla situazione. E non è sicura che le dispiaccia.
Recensione:
Sono veramente felice di potervi parlare di questo romanzo perché l’ho davvero, davvero amato. Sono parole forti lo so, ma era da tanto tempo che cercavo un romance come si deve, da leggere sotto le coperte con un bel thé caldo. Quando ho visto la trama sono rimasta molto colpita perchè mi piaceva l’idea di un personaggio femminile forte e determinato nel mondo del lavoro. Non la solita femme fatale per intenderci. Ma la cosa che ha fatto veramente scattare la scintilla è stata la lunghezza del romanzo, 480 pagine. So che lunghezza non è sinonimo di una buona scrittura, ma quando ho visto quanto fosse lungo il libro di Karen Swan ho sperato che fosse come piace a me, un'opera che si prende il suo tempo per raccontarti la sua storia, che ti fa entrare piano piano i personaggi nel cuore facendoteli conoscere passa dopo passo. Una speranza che fortunatamente è stata soddisfatta! Con questo non intendo dire che non ci possono essere romanzi più brevi altrettanto ben scritti, ma io adoro, ADORO, quando un libro mi accompagna per giorni e giorni, mi fa conoscere con calma tutto quanto: personaggi, situazione, ambientazione, passato… Nulla è stato sbrigativo o forzato, tutta la vicenda si è snodata davanti a me con naturalità e semplicità, e ciò mi trasmette sempre una sorta di “verosimiglianza”. Mi trasmette l'idea di una storia lontana da forzature. Anche i personaggi si scoprono piano piano, senza fretta e per fortuna! I personaggi, sopratutto i protagonisti, sono ricchi di sfumature da cogliere.
Alex Hyde è una donna forte e determinata, che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno. Il suo lavoro, la consulente d’impresa, è molto simile al lavoro di una psicologa e le richiede moltissimo impegno ed energie. Deve entrare nella mente dei suoi clienti, coglierne il vissuto, i comportamenti, le abitudini e soprattutto i punti deboli, in modo da sviluppare poi la strategia perfetta. Purtroppo però quando ci si concentra la propria vita e sui problemi degli altri, si tende a nascondere sotto al tappeto e ignorare i propri scheletri, proprio come succede alla nostra Alex. Non la conosciamo così bene come pensiamo se non alla fine del romanzo, quando i segreti vengono svelati e la sua anima viene messa a nudo. È un personaggio sicuramente ben strutturato e caratterizzato, seppur pecchi a volte un pochino di presunzione. Infatti visto che il Lochlan si rifiuta di collaborare, cosa che normalmente i suoi clienti fanno, Alex è costretta a indagare sul suo conto attraverso terze parti, tralasciando però un particolare importantissimo: le persone mentono. O quantomeno omettono la verità.
Lochlan Farquhar è un personaggio decisamente interessante e che non si può, arrivati alla fine del romanzo, non amarlo o quantomeno comprenderlo. Burbero ed estremamente indisponente, rifiuta ogni sorta di collaborazione con Alex, considerandola un alleata del “nemico”. Un amministratore delegato che sa quello che deve fare e che non permette a nessuno di condizionarlo. Mi è piaciuto molto perché non il personaggio oscuro per eccellenza; ha parecchie assonanze con questo tipo di personaggio, ma con una grande differenza. Ogni suo gesto o comportamento non è fatto in modo che il lettore sia portato ad associarlo ad un comportamento sexy e incostante, ma piuttosto si fermi realmente a chiedersi cosa lo ha portato ad essere così chiuso e sospettoso. Cosa gli è capitato? Lochlan infatti nasconde molto più di quanto si possa immaginare e ho adorato ricostruire tassello dopo tassello la storia di quest’uomo burbero e caparbio.
Intrighi e rivelazioni sono propri di questo romanzo e io sono rimasta letteralmente incollata alle pagine. Infatti, nonostante per me il sonno sia sacro, confesso che una notte ho addirittura fatto le due perché non riuscivo a smettere di leggere! Purtroppo per me ero arrivata ad un punto dove smettere la lettura era impensabile... Sicuramente ha inciso lo stile di scrittura di Karen Swan , molto coinvolgente e in grado di descrivere le situazioni quotidiane, ma anche quelle fuori dall’ordinario, senza stonare. Una scrittura descrittiva ma, per quanto mi riguarda, mai pesante. Le vicende del presente sono alternate da piccoli flashback riguardanti personaggi del passato, di cui non si capisce appieno l’importanza fino alla fine. Per tutto il romanzo mi sono chiesta a che cosa servissero queste piccole finestre sul passato, per poi rimanere incantata alla fine del volume. Conferisce quell’alone di mistero che ha dato quel tocco in più al romanzo!
Consiglio davvero la lettura di questo romance che a me ha regalato ore di lettura davvero molto piacevoli.
Per questo il mio voto per "Un regalo sotto la neve" è:
Jane
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