Buongiorno meraviglie,
oggi il sole splende alto e vi parlo di "So Screwed", il secondo volume autoconclusivo della serie "A bad behavior" di Melissa Marino uscito la scorsa settimana per Hope Edizioni.
Non vi ricordate cosa era successo in "So Twisted"? Qui vi lascio la recensione, perchè anche se saranno altri personaggi ritroveremo comunque Callie e Aaron.
TITOLO: So Screwed: un amore a pezzi
AUTORE: Melissa Marino
SERIE: Bad behavior #2
GENERE: Contemporary Romance
DATA USCITA: 25 giugno 2019
Trama:
Lui è affascinante, perverso e bellissimo... e lei deve stargli alla larga
Per Evelyn Owen, il lavoro viene prima di tutto. Essere una wedding planner per l’élite della città le occupa serate e fine settimana. Non ha tempo per nessun tipo di distrazione, soprattutto se la distrazione prende le sembianze di un barista sexy con fossette assassine...
Abel Matthews sa come soddisfare le signore. Ma l’unica donna che, di recente, lui abbia desiderato è fuori dalla sua portata, perché Evelyn è stata già avvertita del suo modo di fare da playboy. Eppure, c’è qualcosa in lei che porta Abel a volere più di una semplice avventura.
Evelyn sa che non dovrebbe fidarsi di Abel, ma ha visto un lato di lui che nessun altro conosce e non può ignorarlo. Abel, però, le tiene nascosto qualcosa e... se non confessa in fretta, questo li separerà.
Abel e Evelyn li avevamo conosciuti di riflesso, in uno specchietto retrovisore, in "So Twisted" ed ora hanno l'opportunità di uscire allo scoperto e farci sognare.
Abel è un playboy. Evelyn una stacanovista.
Un'accoppiata vincente per creare una storia esplosiva!
Pronti?
C'è una sorta di chimica nell'aria quando Abel e Evelyn sono vicini. Una sensazione che non sanno scacciare, ma alla quale Evelyn non vuole cedere. Abel prova a invitarla fuori ogni qual volta lei è nei paraggi, ma lei rimane decisa sulla sua idea: non deve cedere.
Un'attrazione magica che si insinua sottopelle e che fa caricare di aspettativa i protagonisti e anche noi lettrici.
Oltre che audace e adulatore, Abel è sensibile e mi ha rubato il cuore. È un protagonista che si è rivelato capace di emozionare e diverso dallo stereotipo che mi ero immaginata.
Dalla trama non pensavo potesse rivelarsi così diverso dal solito immaginario del protagonista maschile comune. Oltre che tanta sofferenza, mascherata da una buona dose di seduzione, si porta dietro maturità, paura e sincerità.
Ma ciò che non capivo era il motivo per cui, ogni volta che le nostre strade si incrociavano, lui mi entrava sotto pelle.
La conoscenza tra i due è graduale e partirà da una scintilla fino ad insinuarsi sotto la pelle di entrambi, credo che si capisca già dalle prime pagine la profonda connessione tra i due eppure Melissa Marino è riuscita a dosarla sapientemente rendendomi partecipe e attenta per tutta la durata della storia.
E se Abel mi è piaciuto, secondo voi, la sexy Evelyn poteva essere da meno? In effetti no. Perché?
Perché Evelyn è una ragazza moderna. Spigliata, caparbia e determinata. Non è romantica e non punta all'accalappiare un uomo. Sa quale strada prendere e dove è diretta, anche lei ha avuto un passato con qualche deviazione, ma è orgogliosa di dove si trova ora. È scombussolata dal ciclone di nome Abel, ma chi può biasimarla?
Lui eleva all'ennesima potenza ogni bel ragazzo con la testa sulle spalle e la voglia di ridere e mettersi in gioco seppur lo precede una reputazione da "strappa mutandine".
Non era per il funerale, per Aaron o per aver perso. Era sempre per quella ragazza: Evelyn. Ogni volta che la incontravo, dentro di me si smuoveca qualcosa, e non era nulla a cui fossi abituato. Non cedeva alle mie stronzate da rubacuori, come facevano le altre ragazze.
Il ritmo è dinamico e lo stile dei dialoghi dell'autrice (ironico e sexy) mi era piaciuto e mi aveva conquistata già in "So Twisted".
Era quel calore, però, che portava il fuoco in me. Il fuoco della terra e quello che circondava me e Abel. Respirava dentro di noi e, con la brezza di ogni giorno che passava, le fiamme aumentavano sempre più. La paura di bruciarsi non ci distrasse. No. Ci spingeva solo ad avvicinarci sempre di più.
Ci tengo a precisare che il mezzo punto in meno è dovuto al finale che: è sì autoconclusivo, ma sinceramente volevo un epilogo che mi facesse uscire di testa. Non che sia brutto, però io da sdolcinata quale sono, avrei preferito vederli da qui a un centinaio di anni, magari con decide di bambini, le fossette sul viso di Abel spuntare per una battuta irriverente di Evelyn e li avrei voluti vedere affrontare la vita, avrei voluto sapere il futuro cosa riserverà per loro e spero di poterlo scoprire in modo indiretto nel prossimo volume che scopriremo ad Agosto in cui incontreremo Marshall. Dalla regia ci promettono scintille!
Il mio voto:
Correte a prenderlo!
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