Buongiorno, carissimi lettori, come state? Io benissimo, sono ancora felice ed emozionata... Perché? Be', ma perché ieri, 28 Settembre 2019, ho intervistato Jay Kristoff, scrittore della trilogia Gli Accadimenti di Illuminotte, nonché uno dei miei scrittori preferiti (ho letto praticamente tutto quello che ha scritto).
Ma andiamo con ordine. L'orario fissato per il meeting, durante il quale io e altre blogger abbiamo potuto intervistare Jay, era le 11 di mattina; ma, come sempre, la mia costante ansia mi ha portata ad essere in hotel, luogo dell'incontro, con tre quarti d'ora di anticipo. Ad accogliermi c'era Anna, l'addetta stampa di Mondadori che ringrazio ancora moltissimo per avermi invitata, e che finalmente ho potuto incontrare e ringraziare personalmente. Jay stava facendo delle interviste con la stampa, quindi mi sono seduta su un tavolino, ad aspettare sia che arrivassero le altre ragazze, sia che finissero le interviste precedenti. Fortuna ha voluto che Jay finisse ben mezz'ora prima rispetto all'inizio del nostro incontro; per questo motivo ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere, senza fretta, e per firmare le mie 11 copie (ebbene sì, avevo 11 libri da farmi autografare). Lui è stato simpaticissimo e dolcissimo; a primo acchito potrebbe sembrare burbero, a causa, forse, del suo aspetto imponente, ma è una delle persone più dolci che abbia mai incontrato. Io ero
emozionatissima, ma nonostante questo lui non mi ha mai messa a disagio, anzi, era interessato a quello che avevo da dire, mi ha chiesto della traduzione spagnola (ho letto sia Nevernight che The Lotus Wars in spagnolo), e proprio durante questa chiacchierata, Jay si è stupito quando gli ho detto che, per me, lo spagnolo è più semplice dell'inglese, perché, secondo lui, il mio inglese è ottimo; scusate questo momento autocelebrativo, ma se il tuo autore preferito ti fa i complimenti, qualunque essi siano, sei quasi costretta ad urlarlo a tutto il mondo, no?
emozionatissima, ma nonostante questo lui non mi ha mai messa a disagio, anzi, era interessato a quello che avevo da dire, mi ha chiesto della traduzione spagnola (ho letto sia Nevernight che The Lotus Wars in spagnolo), e proprio durante questa chiacchierata, Jay si è stupito quando gli ho detto che, per me, lo spagnolo è più semplice dell'inglese, perché, secondo lui, il mio inglese è ottimo; scusate questo momento autocelebrativo, ma se il tuo autore preferito ti fa i complimenti, qualunque essi siano, sei quasi costretta ad urlarlo a tutto il mondo, no?
Dopo di che, mi ha chiesto se volessi fare dei selfie, visto che non c'era praticamente nessuno, e dopo una scenetta esilarante nella quale abbiamo appurato che io sono un hobbit (sono alta 1.61m) e lui un gigante (è alto 2.10m), e che quindi non sarei mai riuscita a scattare un selfie decente, ha prestato il suo lunghissimo braccio e abbiamo fatto ben tre foto; foto che mi piacciono tantissimo perché, come mi hanno fatto notare un po' di persone, sembriamo amici, e non uno scrittore con una fan. Per una volta sono grata alla mia ansia per avermi fatta arrivare in anticipo.
Poi, è cominciata l'intervista vera e propria, e ognuna di noi blogger (saremmo state circa una ventina) ha potuto porre, a Jay, alcune domande. Di seguito, un elenco con alcune delle risposte di Jay.
1) I personaggi che lo rappresentano di più sono Mia e Mercurio. Se vogliamo sapere come era Jay da adolescente, basta guardare Mia; se vogliamo sapere come sarà da anziano, guardiamo Mercurio.
2) Ha avuto l'idea per il personaggio di Mia durante un capodanno; due sue amiche stavano discutendo a proposito della parola "cazzo", se questa fosse positiva o meno; e in quel momento, a Jay è venuta in mente Mia, ed infatti, ha inserito una discussione simile nel capitolo 5 di Mai dimenticare. Chi ha letto sa.
3) Si è ispirato a William Gibson per quanto riguarda lo stile. Gli è sempre piaciuto che Gibson adattasse la sua prosa alle varie e diverse situazioni, ed è questo che ha voluto fare anche lui. Inoltre, quando scrive si lascia ispirare dalla musica, di solito senza parole, ed in particolare da Ludovico Einaudi e dalle colonne sonore dei film (per esempio, se deve scrivere una scena d'azione, ascolta quella di Avengers).
4) Nevernight è nato nel momento in cui lui, grande appassionato di storia romana e della dinastia Giulia, si è chiesto cosa sarebbe potuto accadere se Giulio Cesare non fosse riuscito nel suo intento di rovesciare la Repubblica.
5) Il suo passeggero sarebbe un Jack Russel Terrier perché è il suo cane. Ha detto che quando lo porta a spasso sono una coppia buffissima in quanto, il cagnolino è minuscolo, mentre lui è grandissimo.
6) Le scene per le quali ha più timore sono quelle di sesso, sia sua moglie che sua madre le leggono.
7) Il personaggio che vorrebbe moltissimo vedere sullo schermo è Mia,essendo, il potere di Mia, molto particolare, pensa che sarebbe fighissimo sullo schermo. Il personaggio, invece, che secondo lui è più difficile da adattare è A.I.D.A.N (Illuminae Files), a causa dei tantissimi monologhi interiori che ha; inoltre, A.I.D.A.N non ha un corpo.
8) Non è uno di quegli scrittori che sanno già dove e come finirà la storia, ma si lascia ispirare man mano che scrive. Ha paragonato il suo metodo di scrittura ad un guidatore che vede una città all'orizzonte e che sa di dover arrivare lì, ma non conosce la strada che deve fare.
9) Non si pente di nessuna delle morti, ma anzi, le considera tutte necessarie alla storia.
10) Ha deciso di inserire le note a piè pagina perché voleva raccontare ed espandere l'universo da lui creato senza dover scrivere pagine e pagine che i lettori si sentono obbligati a leggere; infatti, nonostante lui ami Tolkien e le sue lunghissime descrizione, si rende conto che a tantissimi lettori Tolkien non piace proprio per questo.
Per quanto riguarda le mie curiosità, gli ho chiesto come ha avuto l'idea della Chiesa Rossa, delle materie, delle varie prove che gli studenti devono sostenere, della struttura stessa della Chiesa. E poi, gli ho chiesto anche se qualcuno ha trovato disturbante l'idea di una scuola in cui ai ragazzi viene insegnato ad uccidere. Vi lascio qui il video, con domanda e risposta... Purtroppo la memoria del mio cellulare ha fatto cilecca e il video si interrompe proprio prima della risposta all'ultima parte di domanda, comunque, Jay ha detto che non gli è mai capitato di incontrare qualcuno che trovasse disturbante l'idea della Chiesa Rossa.
Ci ha anche dato alcune anticipazioni su Empire of The Vampire, il suo prossimo libro che uscirà, in Italia e in America contemporaneamente, nel 2020; e, io ve lo dico, Jay Kristoff farà tornare di moda i vampiri e saranno FIGHISSIMI.
Nel 2020, inoltre, uscirà pure Aurora Rising in italiano (a Marzo), io l'ho amato tantissimo, quindi vi consiglio caldamente di leggerlo.
Purtroppo non sono riuscita ad andare alla presentazione "ufficiale" in libreria perché quando il nostro meeting è terminato, i posti erano già finiti, ma sono ugualmente contentissima ed emozionata. Non solo per aver incontrato, intervistato e chiacchierato con uno dei miei scrittori preferiti, ma anche per essere stata invitata ad un evento del genere; ieri mi sono sentita proprio fortunata.
E, come dicono sempre i nostri amatissimi Mia, Messer Cortese e Jay Kristoff, MAI E POI MAI DIMENTICARE; be', posso assicurarvi che la giornata di ieri non la dimenticherò mai nella vita.
Questi sono solo i tre libri della trilogia di Nevernight, ma ne avevo 11 da farmi autografare e lui ha firmato e personalizzato tutto! (ma quanto è bello quel Messer Cortese imbronciato?).
Recensione Illuminae Files: QUI
Voi avete già letto questa meravigliosa trilogia? Siete stati all'incontro con Jay, a Roma o a Milano? ;)
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