Hello readers! Nuova settimana, nuova lettura e ovviamente nuova recensione!
Un doveroso grazie alla casa editrice PIEMME e alle blogger Raffaella - The Reading's Love - e Mara - Romance e altri rimedi - per aver organizzato un evento che mi ha portato ad osservare più che da vicino una delle famiglie più conosciute del Rinascimento, con:
LE CONFESSIONI DEI BORGIA
di Alyssa Palombo
Titolo: Le confessioni dei Borgia
Autore: Alyssa Palombo
Casa Editrice: Piemme
Genere: Narrativa storica
Data d'uscita: 5 novembre 2019
Trama:
Ambizione smodata, segreti inconfessabili, omicidi e amori. Nella Roma rinascimentale una sola famiglia decide il destino di un mondo.
Roma non è mai stata così seducente.
È la torrida estate romana del 1492, e la città è in piena fioritura: artisti da ogni parte d'Europa affollano le sue strade, sorgono monumenti e chiese magnificamente affrescate a rendere Roma grande come un tempo. Rodrigo Borgia è appena stato eletto papa con il nome di Alessandro VI: è la sua famiglia, di origini spagnole, a regnare incontrastata sulla città. Ma il primo dei suoi figli, Cesare, costretto a seguire il padre nella carriera ecclesiastica, cova gelosia e rancore per non aver potuto, invece, perseguire la gloria militare. Ed è pronto a cogliere qualunque occasione per rifarsi...
Maddalena Moretti viene dalle campagne romane, dove ha vissuto sulla propria pelle come i capricci dei potenti possano portare il caos nelle vite della povera gente. Adesso, però, la sua vita è cambiata: domestica a Palazzo Borgia, è più vicina che mai al cuore del potere. E al fascino di Cesare Borgia...
Tra intrighi di palazzo, ambizione smodata e segreti di cui è meglio non essere messi a parte, le vite di Maddalena e Cesare si intrecciano sempre più pericolosamente, mentre la minaccia della guerra incombe su Roma, gettando un'ombra nera sulla famiglia Borgia e sul suo dominio della città. E Cesare dovrà scegliere molto bene le sue alleanze, dentro e fuori la camera da letto, se vorrà salvare il proprio posto nella Storia.
Un romanzo di grandissima forza narrativa, che racconta vicende dal fascino immortale, facendo rivivere la Roma rinascimentale e la famiglia più potente e controversa della Storia.
Che si trattasse di Storia, Letteratura o Arte, il Rinascimento italiano è sempre stato uno degli argomenti da me più attesi tra i banchi di scuola. Una volta sostituiti questi temi con altri appartenenti alla mitologia nordica o alla storia dell'Est Europa nel Novecento, non mi è rimasto che ritornare nella Roma o nella Firenze tra Quattrocento e Cinquecento, sfogliando le pagine dei romanzi storici.
C'è stato un tempo in cui i Papi indossavano armature sopra gli abiti talari, governando lo Stato della Chiesa come veri e propri imperatori e progettando il futuro delle loro famiglie come dei padri qualsiasi. Tutt'oggi è impossibile girare per la nostra Capitale senza percepire l'impronta lasciata da queste figure, così marcata e decisa da avere un'eco che arriva fino ai nostri giorni, se non più attraverso la politica, sicuramente attraverso l'arte.
Avete mai provato, davanti al ritratto di un Papa importante o di un grande mecenate, ad osservarlo fin nei minimi dettagli per tentare di immaginarne il carattere? Tentare di cogliere attraverso i piccoli indizi lasciati dal pittore - il particolare cipiglio, lo sguardo vigile o vitreo, la forma della bocca - come potesse essere la vita di uomini e donne che, forse a loro insaputa, hanno segnato la nostra Storia.
Penso che scrivere un romanzo storico segua un po' questo processo - insieme ad un enorme lavoro di ricerca: dar vita - attraverso dialoghi in larga parte inventati, colorando fatti descritti dai libri di storia, aggiungendo particolari, mettendone a tacere altri - a personaggi realmente esistiti, portandoli nelle libreria o sui dispositivi mobile di lettori che vogliono magari saperne di più e contemporaneamente immaginare a loro volta una "loro" versione della storia.
In "Le confessioni dei Borgia", Alyssa Palombo compie questo processo in modo magistrale, illustrando in 480 pagine una doppia versione di uno stralcio di vita della famiglia Borgia: dall'alto, l'ascesa di Cesare Borgia, primogenito di Alessandro VI, nella Chiesa di Roma; dal basso, con la narrazione delle vicende famigliari dal punto di vista di una domestica, un punto di vista ambivalente perché esterno alla famiglia vera e propria, legata da vincoli di sangue, e interno grazie allo sviluppo della vicenda.
Sono proprio i due protagonisti quindi, Cesare Borgia e Maddalena Moretti, a confermare al lettore l'idea che già la Storia da di determinati personaggi - come i "capi famiglia" dei Borgia a partire da Rodrigo Borgia, uomini assetati di potere e disposti a tutto per ottenerlo - o a scagionarne, in un certo senso altri, svelando come nel caso di Lucrezia Borgia, tratti caratteriali che se ad uno storico non possono interessare, sono invece fonte di interesse per lettori voraci.
"Le confessioni dei Borgia" è un romanzo poliedrico in grado di catturare l'attenzione del lettore, di risucchiarlo all'interno delle pagine e della scrittura stessa (merito della fluida penna della Palombo) e farlo appassionare alle vicende narrate senza scadere negli eccessi: non parla troppo di politica, non si "scioglie" nella storia di tra Cesare e Maddalena, non lascia che la fantasia prenda il sopravvento su fatti realmente accaduti (e quando lo fa, la prima ad ammetterlo è la scrittrice stessa, fornendo delle valide spiegazioni).
Se vi state chiedendo dove sia finita la parte della recensione dove parlo della storia in sé, questa volta lettori vi voglio più curiosi! Vi ho parlato di uno romanzo storico in cui intrighi e giochi di potere la fanno da padroni, insieme ad una storia d'amore che vede come protagonisti una domestica e un potente signore.
Volete altri indizi? Ancora una volta, anche in "Le confessioni dei Borgia", la figura della donna può essere doppiamente equiparata, sia a quella dell'uomo - come maschio dominante, la cui sete di potere è giustificata dal sesso, che a quella dell'evoluzione della donna stessa nella società... che le cose per noi siano cambiate, non ci sono dubbi, ma che abbiamo davanti ancora una strada lunga e tortuosa per far sì che il pensiero comune cambi, è fuori da ogni discussione.
Alyssa Palombo, con il suo romanzo storico rinascimentale, si aggiudica:
E ora sono curiosa, appassionati di storici fatevi avanti! Altri romanzi simili da consigliarmi?
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