Pagine

lunedì 2 dicembre 2019

Recensione: “Lussuria” di Jennifer Miller – Deadly sins series

Buongiorno meraviglie,
oggi torniamo nell’ottagono con i nostri lottatori MMA preferiti!
Parliamo, ovviamente, dei lottatori di Jennifer Miller ed oggi tocca a Ryder e Tessa.





Trama: Mi chiamano Ryder “Casanova” King perché ho trasformato la seduzione in una forma d’arte, fuori e dentro l’ottagono. Mi basta un sorriso e le donne cadono tutte ai miei piedi. Però ho imparato che è pericoloso lasciarsi coinvolgere, perché può farti a pezzi il cuore.

Poi è arrivata Tessa Jameson. Ho vissuto con lei un momento di pura lussuria e ora voglio di più, anche se non sembra interessata. Pensa che gli uomini vogliano solo sesso, ma io sono determinato a dimostrarle che si sbaglia, e non importa quanto sarà difficile. So di aver incontrato quella giusta e sarà mia.

Il desiderio dell’amore è di dare; il desiderio della lussuria è di prendere.
Due persone ferite che hanno deciso di non mettersi più in gioco, possono essere disposte a cambiare? Ad amare di nuovo?





Ero molto curiosa di scoprire la storia di Ryder, come del resto lo sono per tuuuutti i bei, muscolosi, lottatori. Comunque, tornando a noi, Ryder fin dal prologo mi ha fatta innamorare di sé.

Fin dall'inizio da entrambe le parti protagoniste sono stata coinvolta. Le loro storie, i loro demoni e le loro paure sono entrate con prepotenza nella mia testa e nel mio cuore.

Ryder è un carro armato e non si ferma nemmeno con tutte le resistenze di Tessa. Lei è titubante e a volte si chiude in se stessa,  ma lui non le mette fretta, o forse solo un pizzico,  quello che basta a farla aprire e sorridere.

Per molti versi è estroversa e sicura di sé, ma più si va avanti nella storia, più si viene a scoprire che Tessa ha molte lacune nei rapporti interpersonali e emozionali.

La protagonista, Tessa, è inaspettata così come lo è la storia in sé.
La Miller mi ha abituata a storie ricche e sapientemente studiate, ma questa è avvolta da un alone di mistero dove tutto ciò che sembra dal pov (alternato) di uno dei protagonisti viene stravolto quando si passa all'altro.
Se sembra complicato, è perché lo è.
Tutto ciò che credete di sapere di uno dei due protagonisti viene ribaltato, messo in discussione e collocato in un anfratto della vostra mente.







All'inizio, seppur sono entrata subito in sintonia con entrambi i personaggi principali, ho fatto fatica a capire dove l'autrice mi volesse portare. E, sfortunatamente per me, l’ho scoperto solo alla fine.

Purtroppo, non volendo fare spoiler è molto difficile potermi sbilanciare, ma posso dire che, alla fine, sono arrivata al punto di non ritorno.

È un libro che ti trascina nell'oblio. È intenso e ipnotico. In ogni capitolo si ha la possibilità di scoprire qualcosa in più sui protagonisti.
Si passa dall'ironia iniziale a una profonda commozione andando avanti con la lettura, almeno per me è stato così.
Forse tra i tre, quello più intenso. Jennifer Miller tratta sempre grandi temi nei suoi libri e questo non è stato da meno. Devo dire che è riuscita a bilanciare bene il crescendo di sentimenti tra i protagonisti e i temi difficili affrontati. Non mi sono ritrovata sopraffatta, ma ho compreso a piccole pillole tutto ciò che l’autrice ha seminato.


Nei tuoi occhi vedo esattamente quello che mi aspettavo: passione, voglia, bisogno, e decisamente un esplicito consenso. Quello che invece non mi aspettavo, era di intravedere nei suoi occhi qualcosa di fin troppo familiare. Una tristezza profonda e la speranza che, anche solo per qualche attimo, qualcuno possa aiutarti a fuggire da ciò che ti insegue. In lei rivedo me stesso e per un istante percepisco che potrebbe capire contro cosa combatto ogni giorno.

Seppur dalla trama vi sembra un libro scontato, credetemi che non è così.
Risulta intenso e ha un grande velo a coprirlo per cui non vi fermate solo a quella. Dovrete leggerlo fino alla fine per poter assaporare la sua bellezza per intero.

Il mio voto:

Vi lascio la recensione del volume precedente della serie:



Nessun commento:

Posta un commento