Hello readers! Questo pomeriggio vi parlerò del secondo capitolo di una saga famigliare che al tempo della sua pubblicazione, negli anni Venti del Novecento, ha avuto un enorme successo.
Grazie alla Fazi Editore, Mazo De La Roche e la famiglia Whiteoak sono arrivati in Italia con "Jalna" e sono ritornati, lo scorso 28 maggio, con
IL GIOCO DELLA VITA
Prima di presentarvi "Il gioco della vita", vi lascio la trama di "Jalna", così da andare in ordine e arrivare alla recensione senza fare confusione.
JALNA:
Cent’anni di amori, odi e passioni sullo sfondo dei paesaggi sconfinati del Canada. Una grande saga familiare bestseller in tutto il mondo.
Jalna è il primo romanzo di una saga familiare amatissima che, a partire dagli anni Venti, conquistò generazioni di lettori, con undici milioni di copie vendute e centinaia di edizioni in tutto il mondo. All’epoca della sua prima uscita, la saga di Jalna, ambientata in Canada, era seconda solo a Via col vento fra i bestseller. Grazie a quest’opera, l’autrice, paragonabile a Thomas Hardy, ottenne fama internazionale e fu la prima donna a vincere il prestigioso Atlantic Monthly Prize.
I Whiteoak, numerosa famiglia di origini inglesi, risiedono a Jalna, grande tenuta nell’Ontario che deve il suo nome alla città indiana dove i due capostipiti, il capitano Philip Whiteoak e la moglie Adeline, si sono conosciuti. Molto tempo è trascorso da quel fatidico primo incontro. Oggi – siamo negli anni Venti – l’indomita Adeline, ormai nonna e vedova, tiene le fila di tutta la famiglia mentre aspetta con ansia di festeggiare il suo centesimo compleanno insieme a figli e nipoti: a partire dal piccolo Wakefield, scaltro come pochi, infallibile nell’escogitare trucchi per non studiare e sgraffignare fette di torta, fino al maggiore, Renny, il capofamiglia, grande seduttore che nasconde un animo sensibile. La vita a Jalna scorre tranquilla, fino a quando due nuore appena acquisite arrivano a scombussolarne gli equilibri: la giovanissima Pheasant, figlia illegittima del vicino, il cui ingresso in famiglia è accolto come un oltraggio, e la deliziosa Alayne, americana in carriera che, al contrario, con la sua grazia ammalierà tutti, specialmente gli uomini di casa…
Con una prosa leggera ed elegante e un delizioso sguardo ironico, Mazo de la Roche ci racconta la storia di tre generazioni accompagnandoci in un allegro gioco di intrecci incorniciato dalla bellezza e i colori del paesaggio canadese e dalla quiete della natura incontaminata.
IL GIOCO DELLA VITA:
È trascorso un anno da quando abbiamo lasciato la turbolenta Jalna. Eden è scomparso e non si hanno più notizie di lui, Alayne è tornata a New York, Pheasant ha avuto un figlio da Piers e lo ha chiamato Maurice, come suo padre. Ritroviamo la famiglia riunita attorno al tavolo davanti a un invitante soufflé al formaggio e una bottiglia di rum di quelle buone per gli uomini. Manca solo Adeline. La nonna ormai passa la maggior parte del tempo a letto: quello stesso letto che è stato testimone di concepimenti, nascite e addii, e che ora sembra attendere un commiato. Difficile credere che la complicata trama tessuta da Adeline nelle stanze di Jalna possa squarciarsi. Ma una preoccupazione domina su tutte: a chi andrà l’eredità? Per tenere tutti in pugno, la furbissima nonna ha dichiarato che sarà destinata a una sola persona. Così, fra gelosie e sospetti reciproci, scatta la rincorsa all’ingente patrimonio: finirà forse nelle mani di Renny, per cui tutte le donne, nonna compresa, perdono la testa? O il fortunato sarà Nicholas, il più anziano, il figlio preferito? O l’adorabile piccolo Wakefield? Nel frattempo, il giovane Finch ha ben altro a cui pensare e coltiva in gran segreto la sua passione per le arti nell’attesa di entrare finalmente a far parte del gruppo degli uomini Whiteoak, mentre Renny non riesce a dimenticare l’affascinante Alayne, che tornerà a rimescolare le carte.
Il gioco della vita è il secondo capitolo della saga di Jalna: una saga familiare amatissima che, a partire dagli anni Venti, conquistò generazioni di lettori, con undici milioni di copie vendute e centinaia di edizioni in tutto il mondo, seconda solo a Via col vento fra i bestseller all’epoca della prima uscita.
Se vi siete chiesti fino ad ora chi sia Jalna, risponderò subito salla vostra domanda con un'altra domanda: cos'è Jalna?
Non è una donna, non è una persona, ma il luogo che appartiene e ospita i Whiteoak, trasferitisi dall'Inghilerra nel tanto bello quanto selvaggio Canada. E così, dal luogo nel quale i due capostipiti della famiglia si sono incontrati, prende il nome la magione che osserverà le vicende famigliari dei Whiteoak. Jalna quindi non è una persona, ma - insieme alla natura che muta col trascorrere del tempo -, un'osservatrice silente.
Una donna però, cardine della famiglia, c'è: Adeline Whiteaok, vedova matriarca che dapprima muove i fili della storia e poi, scivolnado nella vecchiaia, osserve sviluppi e conseguenze della sua scelta. Prima, in "Jalna" a quasi cento anni d'età, poi ne "Il gioco della vita", a solo un anno di distanza.
Mazo de la Roche orchestra un racconto corale che, seppur scritto agli inizi del Novecento - e quindi a cento anni dai lettori del presente -, tratta temi che muovono qualsiasi grande famiglia. I Whiteoak non sono numerosi, ma le generazioni che si susseguono tra le mura di Jalna tessono una trama storica in grado di incuriosire lo scrittore, sebbene non compiano scelte o gesta eclatanti.
È proprio questo uno dei punti forti della scrittura di Mazo de la Roche, far sì che il lettore vi si riconosca nonostante l'enorme lasso temporale che lo separa dalla costruzione della storia.
Arrivati alla fine di "Jalna" non dimenticherete i Whiteoak, ma fortunatamente, la Fazi Editore non ha perso tempo nel pubblicare il secondo capitolo della storia, quindi ora tocca solo a voi!
E spero che, prima della fine di questo lockdown, siate riusciti a cogliere l'occasione di avere proprio il primo libro della serie gratis, grazie all'iniziativa #solidarietàdigitale!
Vi confesso che è proprio così che ho conosciuto Mazo de la Roche e quando ho letto dell'uscita de "Il gioco della vita", avevo appena terminato "Jalna", immaginate quindi la gioia, da lettrice, di non dover attendere per leggere cosa succedesse alla progenie di Adeline!
Ora che vi ho "lanciato" questo suggerimento di lettura da
la mia missione è compiuta!
Nessun commento:
Posta un commento