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mercoledì 17 giugno 2020

Recensione: “Ti ho incontrato a mezzanotte” di Elle Kennedy

Buongiorno meraviglie,
Elle Kennedy torna per Newton Compton Editori con uno stand-alone, un contemporary celebrity romance quindi una nuova categoria per la regina degli sport romance!  





 Trama: Soltanto ventiquattro ore non bastano per gestire il lavoro da cameriera, il volontariato, le lezioni all’università: Maggie Reilly lo sa bene. Non c’è proprio spazio per una relazione. Per fortuna ha avuto un’idea: un amante che incontra tre o quattro volte l’anno. Ma quando si presenta nell’hotel aspettandosi di infilarsi a letto con un uomo, si ritrova per sbaglio con un altro: Ben Barrett, il ragazzaccio più famigerato di Hollywood. Ben, deciso a tenere un basso profilo dopo l’ennesimo scandalo, vuole soltanto dormire. E invece si ritrova a passare una notte rovente con una incredibile rossa senza vestiti. Non accetta le sue scuse, ma accetta volentieri l’offerta di un posto dove nascondersi per un po’, e se l’accordo comprende anche del sesso bollente senza impegno… di sicuro non sarà lui a lamentarsene. Ma Ben si accorge da subito che una settimana con la sua vivace cameriera non è abbastanza. Vuole di più. Molto di più. Ora deve solo convincere Maggie, fermamente contraria a una relazione, che stare con un cattivo ragazzo ha molti lati positivi. Ed è la cosa migliore che sia mai capitata a entrambi.


Nel lontano 2008 Elle Kennedy approdava negli Usa come autrice di Bad Apple. A distanza di dodici anni, arriva anche da noi questo gioiellino con il titolo "Ti ho incontrato a mezzanotte".


La Kennedy non ci è nuova e dopo averla amata nella Off campus anni fa, l'ho seguita in ogni sua uscita. Quando ho letto la trama e "autoconclusivo" subito dopo sono scattata sull'attenti e mi sono lanciata nella lettura.

Tra giornate impegnate nel volontariato e le serate a servire drink, e nell'unico tempo libero che ha studia, Maggie è impegnata per qualsiasi cosa si avvicini alla sola parola di "relazione". È per questo che ha un accordo con Tony. Il suo amico di letto. Due volte l'anno, giusto per togliersi il pensiero, si incontrano e poi senza giudizi o altro ognuno prosegue con la propria vita.
È giunto il momento di un altro incontro per loro, quando Ben sta fuggendo dai paparazzi e trova rifugio in una stanza di un hotel in centro a Manhattan.
Maggie entra nella camera assegnata a Ben e l'incontro di fuoco che prevedeva con il suo amico Tony evapora, o forse no?




Perché quale occasione meno ghiotta ci può essere per Maggie? Il sexy sconosciuto sembra essere anche meglio di Tony, e per Ben non essere riconosciuto è ancor più eccitante di qualsiasi altra cosa. Inizia così "Ti ho incontrato a mezzanotte", con delle ottime premesse continua anche meglio!

La scrittura fluida e scorrevole della Kennedy mi ha appassionata fin dall'inizio della storia. Leggera e senza pensieri mi ha introdotta nelle vite di Ben e Maggie e mi ha creato per loro una dipendenza. Il libro si legge velocemente e in poco tempo. Arriva dritto al punto senza lungaggini, anche la caratterizzazione dei protagonisti è abbastanza sottile, ma non inefficace. Basta a soddisfare le richieste che ho avuto e quelle di cui una storia così necessita.
L'ambientazione è New York e il mondo del cinema fa da sfondo, ci sono solo accenni, ma nulla di concreto, la storia è poi incentrata pienamente sui protagonisti si fa accenno ad altri personaggi, ma sono talmente marginali da non ricordare nemmeno i nomi. Per fortuna, la scrittura della Kennedy è migliorata negli anni. Dopo aver letto i suoi lavori postumi a "Ti ho incontrato a mezzanotte" devo dire che è maturata e ho sentito il passo indietro di questo romanzo. Non è brutto, solo più asettico rispetto ad altri suoi lavori. Se si cerca qualcosa di più profondo e più sentimentale, sconsiglio quest'ultimo. È semplice e scontato, leggero e veloce da leggere. Se non si cerca nulla di impegnativo, può essere una valida alternativa.
Carino, se non si pretende una lettura che ti ribalta l'anima.

Il mio voto:










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