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martedì 13 ottobre 2020

Review Party "ThunderHead" di Neal Shusterman

 



Buongiornoooo, la giornata di oggi è dedicata interamente a ThunderHead, seguito di Falce di Neal Shusterman. Infatti, questo pomeriggio potrete leggere anche la recensione di Luna ;) 


Ecco, invece, la mia recensione di Falce, nel caso ve la foste persa: RECENSIONE 




TRAMA

In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci.
Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti.
Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente.
Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento.
Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?




Se avete letto la recensione di Falce, saprete per certo che sì, mi era piaciuto, ma non lo avevo trovato bello quanto tutti dicevano; era lento, troppo lento, poi veloce, troppo veloce, e poi di nuovo lento... e aveva diversi altri difetti che non sto qui a rielencare. Ecco, devo dire che, quindi, non avevo alte aspettative per ThunderHead, quando ho iniziato a leggerlo non mi aspettavo niente di eccezionale, e forse proprio per questo motivo l'ho trovato, invece, decisamente superiore sia al primo romanzo che alle mie aspettative. 
Continua a non essere la serie dell'anno, per quanto mi riguarda, ma trovo che i principali difetti del primo libro siano stati, quasi tutti, corretti. ThunderHead, infatti, non mi è sembrato né troppo veloce, né troppo lento, e non ho riscontrato un alternarsi di velocità e lentezza, ma anzi credo che il ritmo si sia mantenuto lo stesso per tutta la durata del romanzo. 
Parlando dei personaggi, in particolare di Citra e Rowan, che in Falce mi erano sembrati piuttosto insignificanti, qui iniziano ad essere un tantino meglio. Finalmente Shusterman ci ha mostrato un po' di introspezione psicologica, cosa che, a mio parere, mancava completamente nel precedente romanzo. Ho iniziato ad apprezzare Citra e a capire cosa c'è nella sua testa, e sono riuscita ad empatizzare con Rowan... direi che è, decisamente, un buonissimo passo avanti. Ho apprezzato moltissimo anche i nuovi personaggi che, sono sicura, nel terzo e ultimo romanzo avranno un ruolo di maggior rilievo (sinceramente lo spero molto, altrimenti non avrebbe avuto senso inserirli a questo punto della storia), Greyson e Munira; il primo è, attualmente il mio preferito della saga, mentre la seconda mi piace, ma non l'ho ancora inquadrata bene. Ma, ovviamente, se in Falce i migliori personaggi erano proprio le Falci, qui il protagonista assoluto è il Thunderhead, l'intelligenza artificiale che governa il mondo intero. Ho amato poter entrare nella sua testa (o, meglio, nel suo sistema) ed essere a conoscenza dei suoi pensieri; sono proprio le riflessioni del Thunderhead che aprono interessantissimi spunti di discussione sull'umanità, sulla politica, e sul progresso tecnologico. 
Un altro punto a favore del romanzo è che sono stati inseriti, nascosti tra le righe, tantissimi riferimenti ai più grandi romanzi distopici del mondo, primo fra tutti 1984, ma posso citare anche Il mondo nuovo e Fahrenheit 451. Mi è piaciuto che Neal Shusterman abbia voluto strizzare l'occhio ai più attenti dei lettori. 
Ovviamente, il romanzo non è esente da difetti, e il più grande continua ad essere quello riguardante la costruzione di questo mondo futuristico. O meglio, il grosso problema, per quanto mi riguarda, è il continuo far riferimento all'epoca mortale, avvenuta, stando a quanto dice il romanzo, centinaia di anni prima rispetto a quando si svolge la storia. Sinceramente, lo trovo inutile e mi da l'impressione che senza far riferimento al nostro mondo l'autore non riuscisse a costruire il suo... personalmente, mi stona davvero tantissimo. 
Per il resto, devo ammettere che è una lettura davvero piacevole, mi è piaciuta molto di più rispetto al primo libro, e visto il finale apertissimo e del tutto scioccante, mi aspetto che The Toll sia all'altezza, se non addirittura superiore, a ThunderHead
E spero che esca presto perché sono davvero curiosa.


Voto:








Fatemi sapere che ne pensate di questa saga ;)






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