Buon pomeriggio, cari lettori. Come state?
Finalmente, dopo tanti rinvii e spostamenti, ieri è approdato nelle librerie italiane "Falce" di Neal Shusterman, edito da OscarVault e primo romanzo di una trilogia.
TRAMA
Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
Aspettavo questo romanzo da tantissimo tempo, e sono proprio contenta di averlo, finalmente, letto.
Avevo altissime aspettative, ma non tutte sono state soddisfatte al meglio.

E' sicuramente un romanzo che offre diversi spunti di riflessione etici e morali, su cosa sia più giusto fare e su cosa sia sbagliato, sulla vita e sulla morte; e questa è una nota positiva e, probabilmente, il motivo per cui il libro mi è piaciuto. La storia è avvincente, ci sono tantissimi colpi di scena, alcuni abbastanza prevedibili, altri no, ma non è un romanzo perfetto come tanti dicono.
Per quanto riguarda i personaggi, è stato molto difficile, per me, affezionarmi ai due protagonisti, Citra e Rowan. Sono bei personaggi, e su questo non ci piove, ma non sono quei protagonisti che una volta chiuso il romanzo ti rimangono impressi... diciamo che non hanno niente di originale rispetto a tanti altri protagonisti di romanzi distopici. I personaggi davvero ben caratterizzati e che, a me, hanno coinvolto di più sono proprio le tre principali falci: Madame Curie, Maestro Faraday e Maestro Goddard. Credo che sia proprio grazie a loro, al loro modo di pensare e agire, al loro modo di concepire la morte e di dispensare la morte, se il lettore diviene in grado di riflettere su temi scottanti. Ognuno con una propria morale, e con una visione diversa della giustizia... viene quasi automatico chiedersi: "e se avesse ragione?", "ma forse non ha tutti i torti!".

Di base, lo stile di Shusterman non mi dispiace, è semplice e diretto, e arriva dritto al punto, senza troppi fronzoli o giri di parole, e con descrizioni minime. Mi è piaciuto il futuro creato dall'autore, ma, anche qui, ho trovato che fosse poco approfondito... ci sono tantissimi riferimenti a quella che viene chiamata "Era Mortale", ovvero i nostri giorni, quelli in cui l'umanità moriva ancora, e, secondo me, sono davvero troppi, come se il worldbuilding di Shusterman fosse così poco consistente da non riuscire a spiegare tutto senza ricorrere per forza al passato. Il Thunderhead è l'invenzione migliore del romanzo, e spero davvero di saperne di più con il secondo libro.
Infine, se tutto quello di cui ho parlato fino ad adesso è in bilico tra il "mi è piaciuto" e il "non mi è piaciuto", c'è una cosa che ho trovato forzatissima e che, per me, non ha avuto motivo di esistere, ed è la storia d'amore. Tralasciando il fatto che ci sia il colpo di fulmine (che già, di per sé, a me non fa impazzire), credo che non sarebbe cambiato niente se i protagonisti fossero stati semplicemente amici, anche perché, questa fantomatica storia d'amore, in questo primo libro, non solo ha pochissimo spazio, e non è per niente né costruita né approfondita, ma non ha neanche nessun tipo di conseguenza.
Comunque, si tratta di un bel libro? Sì, assolutamente. Un romanzo non originalissimo, ma allo stesso tempo diverso da tanti altri del genere; con alti e bassi che spero vengano corretti con l'andare avanti della trilogia. Veloce da leggere e non troppo impegnativo, ma che offre, comunque, tanti argomenti su cui riflettere.
Il finale non è apertissimo, ma sono comunque curiosa di sapere dove ci porterà il secondo romanzo, quindi spero che la OscarVault decida di pubblicarlo presto.
Voto:
Leggerete questo romanzo, o lo avete già letto in lingua? ;)
Aaaaah non vedo l'ora di leggerlo *^*
RispondiElimina