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sabato 11 gennaio 2020

Recensione di "Specchio Riflesso" di Sarah Arenaccio: può l'amore risolvere il caos della vita?

Buongiorno lettori!
In questo periodo di vacanza ho avuto modo di dedicarmi alla lettura più di quanto sia riuscita a fare negli ultimi mesi. Tra i primi libri che ho letto in questo nuovo anno c'è un'opera uscita qualche mese fa per Dri Editore: sto parlando Specchio Riflesso di Sarah Arenaccio, un contemporary romance che ha saputo donarmi un pizzico di allegria.

Titolo: Specchio Riflesso
Autore: Sarah Arenaccio
Genere: Romance contemporaneo
Casa Editrice: Dri Editore
Pagine: 174
Prezzo cartaceo: 14,99€
Prezzo e-book: 2,99€
Data di uscita: 30 ottobre 2019

Trama:
Roma. Oggi.
Cosa può succedere se nell’albergo più prestigioso di Roma ti capita di incontrare la tua gemella cattiva e il suo capo affascinante che sembra provarci proprio con te?
Se a questo aggiungiamo l’imprevisto ritorno del grande amore della tua vita, la ricetta per il disastro è fatta.
Ed è proprio ciò che accade a Diletta, receptionist sconclusionata e sempre in ritardo, con un figlio preadolescente che si comporta da adulto, una migliore amica iperprotettiva e un responsabile che la tratta da irresponsabile.
Riuscirà Diletta a trovare una via di fuga dal caos della sua vita?

Ambientato a Roma, principalmente al Waldorf Astoria, la storia ruota attorno alla vita di Diletta, trentenne alle prese con un figlio preadolescente e una famiglia a dir poco complicata. Etichettata da sempre come la pecora nera della famiglia, la nostra protagonista fa di tutto per riuscire al meglio a gestire il lavoro di receptionist, il tentativo di divertirsi come una normale giovane donna e l'educazione del figlio. Scontrandosi contro la sua stessa indole: il suo essere disordinata, imbranata e perennemente in ritardo già mettono a dura prova la sua vita di tutti i giorni, provate a immaginare cosa potrebbe succedere quando l'importante azienda per cui lavora la sua perfetta gemella decide di organizzare una serie di incontri proprio nell'albergo dove lavora!
In questo scenario Diletta incontra per caso Francesco Santoro, l'affascinante datore di lavoro della sorella che porta un pizzico di brio in lei, riaccendendo una parte di lei  che aveva sempre tenuto sotto controllo.

Ho inventato la "regola del terzo appuntamento", cioè non esco mai con lo stesso tipo per più di tre volte. Questo rende la rottura più sopportabile per lui e, allo stesso tempo, mi facilita il compito di non affezionarmi troppo.

Una tattica per proteggere suo figlio e forse un po' anche se stessa, che ora comincia quasi a incrinarsi. Riuscirà il povero Francesco a scardinare questa regola?
O avrà la meglio il redivivo amore della gioventù di Diletta, il padre di suo figlio? Ricomparso dal nulla giusto in quei giorni, Gabriele comincia a riallacciare i rapporti non solo con lei, ma anche con il figlio Pietro, scoprendosi un padre premuroso e attento.
Chi avrà la meglio tra i due?

Torna a guardare la lanterna.
"Allora, questo desiderio?"
"Ho in mente qualcosa, ma non posso svelartelo, altrimenti non si avvera" dico. "E il tuo?"
"Il mio si è già avverato ed è qui con me stasera."

Da quando l'ho incontrato, tra le pagine del libro, ho sempre avuto un debole per Gabriele: mi è piaciuto come personaggio, il suo carattere e i suoi modi di fare, nonostante fosse sparito dalla vita di Diletta per dodici anni. Ho apprezzato l'impegno che ci mette nel conoscere il figlio, diventando parte importante della sua vita. Francesco mi è risultato un po' insipido, forse un po' troppo classico principe azzurro, affascinante e romantico al punto giusto. Pietro l'ho adorato: un ragazzino molto più maturo e sveglio della maggior parte dei dodicenni, si divide tra le responsabilità di casa e i divertimenti tipici della sua età.

"Questa va per te che hai lottato per me
C'è chi ha due genitori, ma tu vali per tre
Per tutte le volte che ho perso la calma
Tu m'hai dato un'arma, e yo mamma"
Coez

Inutile dire che ho odiato da subito la famiglia di Diletta, non solo la perfida gemella, ma soprattutto i genitori: come si fa a essere così ciechi?!
Il ritmo della storia è veloce, le vicende si susseguono lasciando il lettore incollato alle pagine del libro. 
Una storia d'amore frizzante e divertente, perfetta per sfuggire alla quotidianità e trovare momenti di allegria.

Voto:

2 commenti:

  1. Io ho già espresso il mio parere su Amazon, Sarah! Ma dovrai andare a leggertelo ��!
    Stefano Sergi

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