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giovedì 31 dicembre 2020

[Gruppo di lettura] Recensione: Il gioco dell'angelo di Carlos Ruiz Zafón

 


Hello readers! Questo 31 dicembre è il più strano che io abbia mai vissuto, vi scrivo infatti dal mio divano (e spero caldamente che voi mi stiate leggendo da posti simili) in pigiama e accompagnata da un ottimo flûte di Bellini home-made. A questa fine di anno non mi sarei mai azzardata a chiedere di più!

Va bene gli auguri virtuali e tutto il resto, ma forse il miglior modo di salutare quest'anno è, come sempre, farlo con una recensione di un pilastro della letteratura spagnola.

Titolo: Il gioco dell'angelo

Autore: Carlos Ruiz Zafòn

Serie: Il cimitero dei libri dimenticati

Casa editrice: Mondadori

Genere: Narrativa contemporanea

N° pagine: 480

Prezzo ebook: 11,99

Prezzo cartaceo: 25,00

Trama:
Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti il giovane David Martín cova un sogno: diventare uno scrittore. E quando riesce a pubblicare un racconto, il successo arriva. Ma da quel momento la sua vita comincerà a porgli strani interrogativi, a esporlo a imprevedibili azzardi, travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti...


Dopo anni di lavoro come tuttofare ne "La voz de la Industria", David Martín riesce a coronare un sogno che custodisce da quando ha imparato a mettere su carta i propri pensieri: pubblicare una storia scritta interamente di suo pugno e poi, chissà, diventare come una di quelle persone che grazie alla libreria Sempere e figli gli hanno tenuto compagnia nelle notti trascorse ad aspettare che il padre, ubriaco, tornasse a casa, gli scrittori. 

Scrittori e libri sono da sempre per David ancora di salvezza e rifugio da una realtà di miseria che sembra perseguitarlo. Prima il tugurio di fronte al Liceo di Barcellona, poi la piccola e lurida pensioncina per scapoli dove decide di trasferirsi dopo l'omicidio del padre. La vita sembra aver in serbo per lui solo amare sorprese, ma il suo mentore, il conte Pedro Vidal sembra non essere dello stesso avviso. L'uomo infatti si prodiga per far sì che David scriva e pubblichi il primo di una serie di racconti, "La città dei maldetti", che ben presto fanno guadagnare prestigio all'inserto domenicale de La voz de la Industria, e non ben poche invidie al neo scrittore.

Sempre spinto da Don Pedro, David Martín decide di gettarsi a capofitto in una nuova vita nella quale soldi e fama non mancano, ma che ben presto si rivela deleteria. Per rispettare un nuovo contratto con una piccola casa editrice più simile ad un'agenzia di strozzini, David scrive senza sosta, giorno e notte, facendo di caffè e tabacco la sua nuova dieta. 

Le storie de "La città dei maledetti" piacciono al pubblico e Ignatius B. Samson - pseudonimo di David Martín - pian piano sembra consumare l'uomo che inizia ad accusare giramenti di testa, nausea e una percezione alterata della realtà. 

David non sta bene, ma non può mettere in pausa la vita da scrittore di Ignatius. Il libraio Sempere, Don Pedro e Cristina - figlia dello storico autista di Pedro Vidal, della quale David è da sempre innamorato - cercano di convincerlo a vedere un medico, ma ciò non succede finché un collasso lo mette di fronte alla realtà: tumore alla testa con aspettativa di vita breve.

Ora che sa di avere meno di un anno di vita a sua disposizione e nulla da perdere, lo scrittore è deciso a coronare il sogno della sua vita: scrivere un romanzo che la storia della letteratura ricorderà per secoli. E a saldare il vecchio debito con Pedro Vidal. Anche l'amico ha da anni un romanzo nel cassetto e, insieme a Cristina, David decide di lavorare in contemporanea su entrambi. Purtroppo però al momento della pubblicazione il nome di Vidal oscura quello di David Martín. Nessuno sembra apprezzare quello che in realtà è un ottimo romanzo. Tutti osannano il grande Don Pedro per qualcosa che non ha fatto e la mancata fama getta David nella depressione.

Dopo aver consegnato il suo libro al Cimitero dei libri dimenticati ed essersi fatto carico di proteggerne un altro dallo strano titolo - Lux Æterna di un certo D. M. -, lo scrittore decide di accettare finalmente la proposta di lavoro uno strano editore straniero, Andreas Corelli, che da qualche tempo lo circuisce.

La mattina successiva alla prima cena in casa di Corelli le cose per David sembrano decisamente migliorare. Si sente rinato, messo a nuovo e forse c'entra qualcosa uno strano sogno fatto nella notte passata a dormire sulla poltrona del soggiorno di Corelli. Ricorda una sala operatoria sotterranea, un bambino che lo tiene per mano, un chirurgo che gli estirpa quella cosa maligna che sapeva esserglisi annidata al centro del corpo.

Non solo David si sente un uomo nuovo, ma è di sicuro anche un uomo più ricco della sera prima, ora il suo conto in banca straripa di franchi che gli daranno l'opportunità di vivere in modo agiato nella "casa della torre" concentrandosi sulla produzione di un romanzo che un scopo diverso al solito: fondare una nuova religione.

Più le ricerche per il nuovo lavoro vanno avanti, più accadono cose strane e man mano sempre più legate tra loro che metteranno la vita di chiunque circondi David Martín in pericolo. 

"Il gioco dell'angelo" è un libro complesso che sfiora il surreale e, forse anche per questo, che cattura il lettore in un vortice di eventi, lasciandolo con il fiato sospeso fino all'epilogo. Quella che promette essere la storia di uno scrittore solitario rivela essere un thriller in cui la vita del protagonista si intreccia brevemente con quella di Daniel Sempere, protagonista de "L'ombra del vento", primo capitolo di una saga che ha davvero segnato la letteratura spagnola contemporanea.

Purtroppo è quasi impossibile descrivere la scrittura di Carlos Ruiz Zafòn senza scadere nell'ordinario. Zafòn fa tremare di paura, fa disperare, fa provare al lettore esattamente le stesse emozioni dei suoi personaggi, lo stesso senso di spaesamento e la stessa gioia fugace. La Barcellona di Carlos Ruiz Zafòn non è quella della dei turisti sulla Rambla, ma un mondo labirintico che promette di inghiottire i più ingenui e di trasformare gli sfortunati in miserabili. Un mondo che riesce a spaventare anche ill lettore più impavido.

Una volta conosciuto Zafòn è impossibile farne a meno, volete provare? Io ve lo straconsiglio!

Avete proprio bisogno di sapere quanti libriccini ho assegnato a "Il gioco dell'angelo"?

Scontato no? Ma come si fa ad assegnare meno del massimo ad uno scrittore che ci ha lasciati da poco, ma che ci mancherà per sempre?!

Siamo arrivati alla fine readers! Non mi resta che augurarvi 

un próspero año nuevo y que la alegría os encuentre y nunca os suelte! 



martedì 29 dicembre 2020

Review Party "La Repubblica dei ladri" di Scott Lynch - I Bastardi Galantuomini

 




Buongiornoooo, eccoci all'ultima tappa dell'evento dedicato ai Bastardi Galantuomini di Scott Lynch ;)




TRAMA

Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un… clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un’opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo.

Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l’operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte. Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l’amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale.

Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n’è andata. Ora si ritrovano nuovamente uniti in uno scontro. Di fronte all’unica persona che sia in grado di tenergli testa – nel gioco dell’amore e in quello degli inganni – Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla. Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi.





Sapete, passare tutto il mese di Dicembre con Locke e Jean è stata una grandissima avventura, e solo ora che è finita mi rendo conto di quanto mi mancheranno. Ormai li consideravo una compagnia sicura, del tipo "oh, con chi mi trovo questo pomeriggio? Ma con Locke e Jean, ovviamente".
Ebbene, come avrete già capito, ho amato tantissimo anche questo terzo, ma non ultimo, romanzo de I Bastardi Galantuomini, la saga grimdark (dark fantasy?) di Scott Lynch. E non sono pronta a salutare la sua scrittura e il suo mondo... Lynch, ti prego, non diventarmi un Martin. 
Ok, La Repubblica dei Ladri è, probabilmente, il libro che mi è piaciuto di più della saga. Anche qui i nostri beniamini (o meglio, malintenzionati) dovranno vedersela con qualcosa che è più grande di loro, ma come sempre non si tireranno indietro, ma anzi si butteranno a capofitto nell'avventura, fino anche a vedersi costretti a scontrarsi con una vecchia conoscenza. 
Quanto ho desiderato conoscere Sabetha... era dal primo libro che aspettavo di sapere chi fosse questa donna che aveva spezzato il cuore di Locke, e finalmente eccola in tutto il suo splendore, e lasciatemelo dire: CHE DONNA. Forte, determinata intraprendente, sexy, intelligente... ed anche un po' fragile. Certo, non è sempre facile empatizzare con lei e andare d'accordo con il suo caratterino, ma in generale l'ho trovata proprio un bel personaggio; scritto davvero bene.
Adesso so per certo che chi si permette di dire che Lynch è sessista e maschilista di sicuro non ha letto il terzo libro e non ha conosciuto Sabetha. Cioè, non lo era neanche prima, ma adesso potete fare sogni tranquilli e non preoccuparvi pure di questo, che magari Lynch scrive pochi personaggi femminili, ma quando lo fa, lo fa con stile. 
Una cosa davvero bella di questo romanzo sono i flashback raccontati negli interludi. E' stato stupendo, e abbastanza malinconico, ritrovare i gemelli Sanza, Calo e Galdo, e padre Catena, e poter leggere dell'apprendistato e delle avventure giovanili dei Bastardi Galantuomini
In La Republica dei Ladri viene, inoltre, introdotto un elemento estremamente interessante che ci era stato accennato precedentemente, ma che non era mai davvero stato approfondito: la magia. Non che qui venga approfondita chissà quanto, ma credo che Lynch abbia iniziato a delinearla per renderla una futura protagonista dei prossimi volumi della serie. Sinceramente, lo spero, amo l'high fantasy, e mi piace quando il sistema magico occupa una buona parte del worldbuilding di un romanzo. 
Così come ho adorato i riferimenti all'opera e al teatro... chi mi conosce sa quanto io sia appassionata di teatro, e ogni volta che in un libro se ne parla, il mio cuore inizia a palpitare d'amore. 
per quanto riguarda lo stile, se avete letto le precedenti recensioni (che vi lascio alla fine di questa), ormai lo sapete, Lynch scrive fantasy per adulti. 
Tratta spesso temi molto forti, come violenza e depressione, e non si esime dall'usare un linguaggio piuttosto scurrile e crudo, all'occorrenza. Non è di una volgarità ingiustificata, anzi, lo trovo piuttosto elegante, ma descrive ogni singola scena così come è, senza edulcorarla. 
Il finale mi ha incuriosita davvero tanto e non vedo l'ora che esca il prossimo romanzo (chissà quando) per poter vivere un'altra avventura con Locke e Jean

Voto








Gli inganni di Locke Lamora: RECENSIONE
I Pirati dell'Oceano Rosso: RECENSIONE 






Mi raccomando, passate anche a leggere le recensioni di:












giovedì 24 dicembre 2020

Review Tour "Il grande libro dei gialli di Natale"

 





Buona Vigilia a tutti lettori! Per inaugurare queste feste, vi orto la recensione di una raccolta di racconti tutti dedicati al Natale ;)





TRAMA

Da Agatha Christie a Ellery Queen, fino ad Arthur Conan Doyle, ma anche Ed McBain o R.L. Stevenson e tantissimi altri, i più grandi giallisti (e non solo) si sono misurati volentieri con il tema natalizio, in tante declinazioni diverse. Questo volume, dalla veste editoriale preziosa ed elegante, ne raccoglie decine, per esplorare le diverse sfumature della festa più amata, da quelle tradizionali a quelle insolite e divertenti, fino a quelle più sconcertanti e spaventose, e persino vagamente trash.




Nonostante io sia innamorata del Natale, e nonostante ogni anno inizi a sentire l'atmosfera natalizia già a novembre, fare letture (o guardare film/serie TV) a tema non mi è mai piaciuto; non ho mai sentito l'esigenza di interrompere le mie normali letture per buttarmi su qualcosa di natalizio, ma quando mi hanno proposto di partecipare all'evento per questo Drago edito da OscarVault, Il grande libro dei gialli di Natale, non sono riuscita a tirarmi indietro, anche perché era da un po' che non leggevo qualche bel poliziesco e ne avevo proprio bisogno. 
Il libro di cui vi parlo oggi è, in realtà, una raccolta di più romanzi gialli, ognuno dei quali dedicato al Natale e catalogato in base ad un particolare sottogenere. 
Io recensirò, per voi, le sezioni "un piccolo Natale occulto" e "Un piccolo Natale classico", la prima contiene ben 6 racconti che hanno come filo conduttore il mistero, l'occultismo, e tutto ciò che è inquietante. La seconda sezione, invece, raccoglie le più classiche, come dice anche il titolo, opere gialle della letteratura che hanno per protagonista il Natale; i più grandi autori di gialli sono qui riuniti, da Agata Christie a Edgar Wallace, da H.R.F. Keating a Robert Louis Stevenson e tanti altri. 
Devo essere sincera, non so proprio dirvi quale delle due sezioni mi sia piaciuta di più.
Ho apprezzato tantissimo "un piccolo Natale occulto" perché da amante del fantasy, quale sono, tutto ciò che riesce a provocare un brividino lungo la schiena è più che amato dalla sottoscritta; ma sono anche stata contenta di staccarmi, per un po', dal "mistery", per immergermi nel puro giallo poliziesco che mi piace tantissimo, ma che non leggo spesso. 
Purtroppo, non posso parlarvi di tutti i racconti singolarmente perché non basterebbero cinque recensioni, ma vi assicuro che ogni singolo racconto è estremamente coinvolgente ed emozionante; alcuni saranno in grado di mettervi i brividi e, magari, farvi venire gli incubi, altri vi strapperanno un sorriso e vi faranno rilassare, altri ancora vi terranno svegli anche la notte per cercare di risolvere il mistero... insomma, di sicuro non vi annoierete. 
Inoltre, stiamo parlando di grandissimi capolavori della letteratura investigativa, quindi a livello stilistico, tutti i racconti hanno una prosa perfetta; state tranquilli che non correte il rischio di imbattervi in qualcosa di banale o scritto male. 
Ovviamente, io vi ho parlato solo delle due sezioni di cui mi spettava parlarvi, ma ho letto anche le altre, e sono stupendi pure i racconti che ne fanno parte, quindi vi consiglio di leggere il libro per intero, e, se volete saperne di più, trovate le recensioni delle altre ragazze in cui vi parlano di sezioni diverse dalle mie.
Il grande libro dei gialli di Natale è il libro perfetto da leggere in questo periodo di festa, soprattutto in questi giorni in cui siamo confinati a casa senza poter uscire; magari davanti al camino acceso (o al termosifone, in assenza di un vero camino), con una copertina, una tazza di cioccolata calda e qualche canzone natalizia in sottofondo. 



Voto:







Be', non mi resta che augurarvi buone feste, buon Natale, buona lettura e... buone indagini ;) 

















mercoledì 23 dicembre 2020

Review Tour "Alla fine noi" di L.A. Cotton

 Buongiorno appassionati lettori, 

Oggi torniamo a Wiched Bay, con "Alla fine.....noi" per continuare con la storia d'amore tra Lois e Maverick. Dobbiamo assolutamente ringraziare la Hope Edizioni per averci permesso di partecipare a questo review party dedicato ad un'autrice L.A. Cotton che adoro sempre di più di volume in volume. 




Riprendiamo la storia d’amore tra Maverick e Lois dove l’avevamo lasciata, dopo il ballo invernale tutto sembra cambiare e evolversi vedremo come riescano a portare avanti il loro rapporto nonostante le complicazioni che comportano i loro trascorsi. 

Maverick mi è piaciuto moltissimo in questo volume perché ci permette di scorgere alcune parti di se prima celate dietro alla facciata dell’arrogante, mentre ora vediamo un uomo che è veramente innamorato, e che trova in Lois la sua ancora di sopravvivenza. Solo lei sembra in grado di mettere a tacere i demoni che riempiono il suo cuore. Quando lei si allontana per lui ogni cosa diventa buia e difficile e questo fa sì che si sfoghi nella box. I problemi che ha con suo padre si fanno sempre più profondi e cercare di capirlo è molto difficile. Solo Lois per l’amore che prova cercherà di penetrare nella sua corazza e abbattere i muri che lo circondano. Non sarà per niente facile soprattutto perché lei stessa è ancora accerchiata dai suoi demoni e solamente una forte sicurezza l’aiuta a non cadere nel baratro. 

I momenti rubati che riescono a passare insieme sono veramente belli, lui per proteggerla cerca di nascondere il più possibile la loro storia e questo porterà con se tanti altri guai. Uno degli appuntamenti più belli dove entrambi si sono lasciati andare e hanno dimostrato una parte dei loro problemi è durante un appuntamento a Disneyland. Chi non può essere felice come una pasqua di andarci? E’ proprio in questa occasione che conosceremo un po di più anche Selina e Dex, gli amici di Maverick. 


La narrazione è sempre molto fluida, la penna della Cotton coinvolge e appassiona qualsiasi lettore decida di immedesimarsi tra le sue pagine e sicuramente non si riesce a fare a meno di innamorarsi dei personaggi. 

Mi è piaciuto moltissimo incontrare nuovi personaggi tra i quali Alec Prince, padre senza scrupoli di Maverick che detiene il potere sulla vita del figlio e che lo comanda a bacchetta annullando ogni suo sogno e desiderio. 

Riusciremo infatti a capire maggiormente come mai Rick abbia così tanti problemi con lui, e lasciatemelo dire non potrete fare a meno di odiarlo tremendamente. Questo sarà assolutamente possibile comprenderlo tramite il POV alternato che sopratutto in situazioni particolari come queste non può che essere considerato una benedizione. 

Rick non si può proprio dire che sia semplice da comprendere e così i suoi problemi.

Come i tutti i libri della Cotton racchiude tanti temi diversi che vengono analizzati nel profondo e per il quale secondo me questa serie merita assolutamente di essere letta!

Il finale è chiuso ma lascia intendere che per loro non sia finita e che avranno altro da mostrarci, li incontreremo nuovamente infatti nel quarto libro!

Sono molto curiosa di scoprire cosa succederà e non posso fare a meno di consigliarvi questa autrice e questa meravigliosa serie!!



Siete pronti per tornare a Wicked Bay? 



Il mio voto: 




La serie "Wicked Bay" è composta da: 

0.5 Wicked Summer Maverick - Lois (Disponibile in regalo su Amazon) 
1. L'inizio della mia fine (Maverick - Lois ) Recensione
2. Alla fine... noi (Maverick - Lois )
3. Wicked Lies  (Kyle - Laurie) 
4. Wicked Games (Maverick - Lois)
5. Wicked Needs ( Macey ....)
5.5 Wicked Surprise  Racconto Natalizio
6. Wicked Hearts (Kiera - Trey)
7. Wicked Promises  (Summer - Nick)
8. Wicked Forever ( Maverick - Lois) 
8.5 Wicked Truths (Vinnie - Maggie)

Come potete vedere è una storia che non ha una breve fine quindi sono sicura che la Cotton avrà ancora tanto da offrirci! Io non vedo l'ora e voi? 









lunedì 21 dicembre 2020

Review Tour: "Notes about me" di Cloe

Buon pomeriggio lettori!
Oggi finalmente vi parlo di un romanzo New Adult che ha saputo letteralmente conquistarmi! Una storia inaspettata e imprevedibile, una perfetta lettura per ogni momento.  



Titolo: Notes about me
Serie: Notes #1
Autore: Cloe
Editore: self publishing
Genere: New Adult
Data di pubblicazione: 16 dicembre 2020
 

Trama:
L’autunno è arrivato e con esso le foglie che si tingono di rosso e si librano nel vento frizzantino, accendendo di colori un cielo plumbeo in continuo mutamento. Tutto cambia, non solo le stagioni, ma Ivy Cooper questo non l’ha messo in conto.
Ivy non è perfetta, non lo è affatto. Cinica, snob e opportunista, circondata da persone di simile indole, inizia il suo terzo anno al Sumpton College sempre più determinata a raggiungere l’unica cosa che per lei conti davvero: il successo nel lavoro. Non c’è niente e nessuno che conti per lei, eccetto Lucas, il suo migliore amico, con cui si concede di abbassare la maschera impenetrabile che ha costruito negli anni. Eppure gli imprevisti della vita, i sentimenti a lungo soppressi e la voce della coscienza la travolgeranno costringendola a chiedersi più di una volta cosa vale la pena perdere e cosa tenere con sé.
Cos’è più importante, essere o apparire?
Un cuore che batte o la strada verso il successo?
 
Recensione

Era da tempo che non mi capitava una storia così avvincente e divertente. Una storia romantica, dalle sfumature frizzanti e ricca di emozioni da vivere.

Una protagonista forte, intraprendente, con un obiettivo ben chiaro davanti a sé: diventare una giornalista. Probabilmente la migliore, per le sue ambizioni. Una ragazza dalle molte sfaccettature, che a tratti potrebbe anche risultare antipatica, nei suoi modi di fare. Una figura che si scopre man mano che lei stessa fiorisce davanti al lettore, in un scoprirla che avviene a piccoli passi, tra le pagine di questo romanzo. La conosciamo come una giovane opportunista, pronta a tutto pur di riuscire a ottenere quello che vuole, al punto da controllare e programmare ogni cosa della sua vita: i corsi da frequentare, le amiche con cui uscire, le emozioni da provare. Ogni cosa deve essere sotto il suo controllo. Una cosa di per sé impossibile, con cui finirà per scontrarsi, riscoprendosi nelle sue fragilità e nei suoi desideri, al punto da trovarsi di fronte a una Ivy diversa, capace di sorprendere. E, come giustamente deve essere, un ragazzo testardo che arriva al suo fianco, sfidando i paletti che lei si impone, lottando a modo suo per il suo cuore. Ho ammirato la convinzione di Nathan nel non arrendersi di fronte ai tentativi di rifiuto (ma lo chiamerei più paura) di Ivy, il suo modo di porsi con lei, di rispettarla e lasciarla autonoma, ma anche di esserci quando ne aveva bisogno.

Eppure, se devo essere sincera, i due personaggi che più mi hanno colpito sono stati Lucas e Megan. Due personalità molto particolari, esuberanti, genuine. Di Lucas ho ammirato la pazienza e la presenza, costante, accanto alla protagonista: l’emblema dell’amico di infanzia, di quell’amicizia duratura che nulla riesce a scalfire. Di Megan ho adorato la vivacità e la purezza, in quel suo essere amica di Ivy perché era qualcosa che la fa stare bene, in un’amicizia che nasce tra le mura dell’università in modo spontaneo e autentico. E non senza battibecchi.
 
Credo che Notes about me sia un romanzo dalle molte sfumature, capace di donare interminabili ore di leggerezza e divertimento, di frustrazione e apprensione (sì, ammetto di aver voluto prendere a testate la protagonista un po’ di volte xD). Una storia in cui si assiste alla crescita dei personaggi, al loro mettersi in discussione, scontrandosi con le difficoltà che la vita pone davanti. Con le paure stesse che spesso i giovani adulti e non affrontano. La paura di non farcela, il desiderio di farsi vale e di diventare qualcuno, il timore di non essere accettati dagli altri, sono solo alcuni dei temi di questa incredibile storia.
Il tutto, narrato con un ritmo incalzante e avvincente, in un susseguirsi di eventi ed emozioni capaci di farti rimanere incollato alle pagine del libro, nell’attesa di scoprire cosa succederà dopo.
 Assolutamente da non perdere!

Voto:





 

sabato 19 dicembre 2020

Review Party: "La strada scomparsa" di Beatrice Masci

 Buon pomeriggio lettori!
Eccoci con la recensione della raccolta di racconti La strada scomparsa di Beatrice Masci.
Un viaggio entusiasmante e piacevole alla scoperta delle diverse possibili strade che ogni persona può intraprendere per arrivare a trovare la propria via.


Titolo: La strada scomparsa
Autrice: Beatrice Masci
Genere: Raccolta di Racconti
Casa Editrice: Self Publishing
Prezzo Cartaceo: 12,00 €
Prezzo Ebook: 2,99 €
Data di Uscita: 6 Novembre 2020

Non c’è mai un solo modo per andare da un punto X a un punto Y

Trama:
“La strada scomparsa” è una raccolta di racconti scritti da Beatrice Masci. I temi trattati sono molto diversi, ma tutti i testi hanno in comune la ricerca o il ritrovamento di una strada nascosta, apparentemente scomparsa e spesso perduta. Ognuno dei personaggi ha una missione, ovvero riconoscere la propria via nella moltitudine confusa della vita e trovare il coraggio di seguirla nonostante le difficoltà: che si tratti di un anziano pittore che ha smarrito l’ispirazione, di tre cugini che hanno dimenticato cosa significa essere bambini, di un’adolescente alle prese con la propria coscienza oppure di una coppia di innamorati che resta unita malgrado il tempo che scorre, tutti loro hanno una storia, un passato… ma anche e soprattutto un futuro, sebbene a volte non se ne rendano conto. Perché il futuro non è mai già scritto, deve essere colui che compie il cammino a scriverlo passo dopo passo. Così Franco, Vanessa, Manfredi e gli altri impareranno a trovare la loro strada partendo da chi sono nel presente. Esistono tanti modi per andare da un punto X a un punto Y; e sono tutti leciti. Anche quelli che fanno un giro infinito e arrivano a destinazione dopo molto, molto tempo.

RECENSIONE

La strada scomparsa è una raccolta di 17 racconti, ognuno con personaggi diversi e molto particolari, che affrontano la tematiche del sé sotto diversi aspetti. Che sia un passato importante alle spalle, o una quotidianità ormai ripetitiva, o un periodo di vita particolarmente critico, i vari protagonisti sembrano essere alle prese con uno degli interrogativi esistenziali più comuni: chi sono?

In questi racconti possiamo incontrare un uomo che sembra aver smarrito la sua essenza, diventando un’ombra di ciò che era, perdendo parte della sua vocazione. Una figura che viene definita dagli occhi di chi lo osserva da lontano, in un'identità che forse non rappresenta appieno la realtà.

Un bambino che si ritrova adulto in un batter d'occhio, vittima della frenetica quotidianità, che sembra soffocare ogni possibile espressione. Come ritrovare un po' di libertà, nel tempo che sembra sempre non bastare mai?

Come ritrovare la propria autenticità, in un mondo che sembra sempre chiedere qualcosa, tra mille aspettative di cui gli altri ci caricano? Un percorso che viene affrontato da tre cugini, che si ritrovano alle prese con un gioco della loro infanzia e una sfida da superare.

E nell'età in cui tutto cambia, è davvero possibile riuscire ad accettarsi per quello che si è, esprimendo ciò che più ci piace, senza aver sempre addosso il giudizio degli altri? Uno specchio accompagna l'età dell'adolescenza di una giovane ragazza, espressione di quello che non solo lei vede, ma anche gli altri.

Come uno specchio è quello che ci riporta alla favola di Biancaneve, in una rivisitazione del tema più attuale, capace di riportarci, anche solo con la memoria, a quell'ambientazione così magica.

E molto altro ancora vi attende, tra queste pagine, in una strada da scoprire e in cui potersi, forse, anche ritrovare. Perché tutti, prima o poi, ci troviamo di fronte a bivi e scelte da affrontare. Con questi racconti, l'autrice è riuscita alla perfezione ad affrontare diverse tematiche, diverse situazioni che possono andare a stimolare la riflessione del lettore, portandolo a vedere le cose anche da punti di vista differenti. Lo stile è coinvolgente, il ritmo riesce ad essere perfetto per ogni vicenda, lento quando serve, incalzante nei colpi di scena.

Una raccolta che consiglio a chiunque è in cerca di una lettura coinvolgente e ricca di spunti.

Voto:

E non perdetevi le altre tappe del Blog Tour & Review Party!





giovedì 17 dicembre 2020

Review Party "I Pirati dell'oceano rosso" di Scott Lynch" - I Bastardi Galantuomini

 





Buongiornooooo!
Finalmente è arrivato il momento di parlarvi del secondo romanzo di questa fantastica saga... siete pronti?


QUI la recensione del primo romanzo.





TRAMA

Dopo un violento combattimento con la malavita che li ha quasi uccisi, Locke e il suo fedele compare Jean fuggono dalla città in cui sono nati e approdano agli esotici lidi di Tal Verrar per curarsi le ferite. Ma neppure all’estremità occidentale del mondo civilizzato possono riposare, e presto tornano a dedicarsi a ciò che sanno fare meglio: rubare ai ricchi e intascare il ricavato.
Questa volta il loro obiettivo è oltremodo ambizioso: la torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata che ci sia. I suoi nove piani attirano una clientela facoltosa, e per giungere fino alla cima servono buon credito, comportamenti bizzarri… e un gioco semplicemente impeccabile. Perché c’è una sola regola importante che Requin, lo spietato padrone di Peccapicco, fa rispettare rigorosamente: chi bara avrà la morte.
Per nulla intimoriti, Locke e Jean hanno elaborato una strategia che comprende bugie, trucchi e inganni per tutti e nove i piani… su su fino al favoloso caveau di Requin. Sotto mentite spoglie, compiono la loro meticolosa ascesa verso un obiettivo ormai vicinissimo…
Ma qualcuno a Tal Verrar ha scoperto il loro segreto. Qualcuno giunto dal passato, che ha tutte le intenzioni di far pagare ai due sfacciati malviventi i crimini commessi. Ora avranno veramente bisogno di ogni grammo di astuzia per salvare le loro anime prezzolate. E potrebbe non bastare…




Devo essere sincera, ero molto preoccupata prima di iniziare questo romanzo; nonostante avessi amato il precedente romanzo, Gli inganni di Locke Lamora, non sono una grande amante delle storie di pirateria e/o che si svolgono in mare (sì, lo so, sono strana io), quindi avevo il timore di annoiarmi parecchio, e invece... E invece, devo ammettere che I Pirati dell'oceano rosso è stato un romanzo divertentissimo, mi ha tenuta incollata alle pagine e l'ironia di Lynch, che tanto ho amato nel precedente libro, qui l'ho apprezzata molto di più. 
Ovviamente ritroviamo i nostri Bastardi Galantuomini e, ovviamente, sono alle prese con una truffa, ma come poteva essere altrimenti? diversamente, non sarebbero stati loro... Il colpo che Locke e Jean intendono portare a termine si prospetta essere geniale, intricato ed intrigante, estremamente adrenalinico ed assolutamente pericoloso, ed è proprio questa la miscela vincente del romanzo. Per tutta la lettura non puoi far altro che provare quel brividino lungo la schiena, quell'eccitazione che ti pervade quando non sai come potrebbe andare a finire, e ti senti quasi in ansia per loro; come se fossi anche tu un Bastardo galantuomo (o gentildonna)
Come ho detto, non amo particolarmente le storie ambientate per mare, ma il vascello sul quale ci fa accomodare Lynch e le nuove destinazioni da esplorare sono talmente affascinanti, e del tutto diverse da Camorr, che è impossibile non rimanere meravigliati e a bocca aperta leggendo le descrizioni delle terre in cui Locke ci conduce in questa sua nuova avventura. Posti esotici, avventurosi, per niente simili ai vicoli bui e tenebrosi della pseudo-venezia del primo romanzo. 
Lo stile di Lynch è sempre più coinvolgente, divertente, ironico... Si tratta di un fantasy per adulti, quindi a tratti anche crudo e volgare, ma senza esagerare troppo. E i protagonisti si riconfermano fenomenali, in particolare il furbo e scaltro Locke (e non mi dispiace per niente neanche Jean).
Ammetto che questo secondo romanzo mi è piaciuto, forse, più del primo. Tutti dicono che la serie sia un'escalation, e sinceramente lo spero tanto. 
Non vedo l'ora di iniziare (e di recensirvi) il terzo, La repubblica dei ladri


Voto:







Voi lo avete letto?






Ecco qui la recensione (che è uscita oggi) di Lucrezia del blog "Lu is Lost in Books": RECENSIONE 

Domani troverete anche quelle di Syl del blog "Sylexlibris" e di Giulia del blog "Captain Nelyafinwee".











Blogtour: “Ti regalo le stelle” di Jojo Moyes – Le copertine a confronto

 Buongiorno meraviglie,

oggi vi parlo del romanzo “Ti regalo le stelle” di Jojo Moyes arrivato per Mondadori pochi mesi fa in una sua riedizione.

Insieme, scopriamo tutte le sue edizioni!

Prima però, vi lascio leggere la trama:

1937. Quando Alice Wright decide impulsivamente di sposare il giovane americano Bennett Van Cleve, lasciandosi alle spalle la sua famiglia e una vita opprimente in Inghilterra, è convinta di iniziare una nuova esistenza piena di promesse e avventure nel lontano Kentucky.

Presto però le sue rosee aspettative e i suoi sogni di ragazza si scontrano con una realtà molto diversa. Costretta a vivere sotto lo stesso tetto con un suocero invadente, il dispotico proprietario della miniera di carbone locale, Alice non riesce a instaurare un vero rapporto con il marito e le sue giornate diventano sempre più tristi e vuote. Così, quando scopre che in città si sta costituendo un piccolo gruppo di donne volontarie il cui compito è diffondere la lettura tra le persone disagiate che abitano nelle valli più lontane, lei decide con entusiasmo di farne parte.

La leader di questa biblioteca ambulante a cavallo è Margery O'Hare, una donna volitiva, libera da pregiudizi, figlia di un noto fuorilegge, una donna autonoma e fiera che non ha mai chiesto niente a nessuno, tantomeno all'uomo che ama.

Alice trova in lei una formidabile alleata, un'amica su cui può davvero contare, specie quando il suo matrimonio con Bennett inizia inevitabilmente a sgretolarsi. Altre donne si uniranno a loro e diventeranno note in tutta la contea come le bibliotecarie della WPA Packhorse Library.

Leali e coraggiose, cavalcheranno libere sotto grandi cieli aperti e attraverso foreste selvagge, affrontando pericoli di ogni genere e la disapprovazione dei loro concittadini per portare i libri a persone che non ne hanno mai visto uno, allargando i loro orizzonti e cambiando la loro vita per sempre.

 

Ispirato a una storia vera, Ti regalo le stelle è una dichiarazione d'amore per la lettura e i libri. Un romanzo indimenticabile, appassionato e romantico le cui pagine volano, coinvolgendo e commuovendo il lettore.


“Ti regalo le stelle” è l’ultimo romanzo di Jojo Moyes, ma la sua peculiarità è he è uscito per la prima volta il 3 Ottobre 2019. A solo poco più di un anno di distanza le sue edizioni, a livello mondiale, sono tantissime!

Soltanto in Uk se ne contano diverse, con cover differenti, ma con la stessa storia he colpisce in fondo all’anima.

 

Iniziamo con l’edizione che compare sui nostri scaffali:


Graficamente semplice, a me piace moltissimo, e riprende la prima edizione UK :


Sono praticamente identiche, se non fosse che da noi il nome dell'autrice stampato a caratteri più grandi è un richiamo non da poco più importante! 

Anche in tantissimi altri paesi altre case editrici si sono tenute sul filone dell'originale, considerando che il lancio è stato fatto a livello mondiale quasi in contemporanea c'è stato una buona interlocuzione tra tutti. 

Ecco alcune cover:


 

L'altra edizione inglese che amo invece è questa:


Riprende il panorama del Kentucky e, anche in questo caso, molti hanno scelto di seguire questa orma. 
Ecco alcuni esempi:

Tra quelle che mi piacciono di più ci sono anche queste:








Sempre con la campagna del Kentucky a fare da sfondo, i cavalli e questa donna indipendente che legge e non si lascia intimidire dalla società dell'epoca. 

Questa poi è in pole position: 


Mi trasmette calma e serenità, mi trasporta con un solo sguardo direttamente nel 1937 e le stelle aggiunte nei caratteri sono il tocco di originalità che riprende il titolo. 

Quelle alla fine della mia personalissima classifica invece sono:






Non mi piacciono e le trovo apatiche. 

Infine, ce n'è una che non so se amare o non considerarla entusiasmante:


Non è brutta, anzi, e seppur l'amore per i libri è uno dei punti focali di questo romanzo, questa non riesco a identificarla come cover di un romanzo così ricco, emozionalmente parlando. 

Fosse stata scelta per un altro titolo l'avrei adorata, ma per questo in particolare ce ne sono altre che mi hanno convinta di più. 

Siete amanti delle cover? Vi piace che ci siano dei riferimenti della storia e del titolo stampati in copertina come a me?

Fatemelo sapere!