giovedì 31 ottobre 2019

[Review Party] Recensione: chi ha paura di SLENDER MAN?

Hello readers!
Stavamo collaudando le scope per questo 31 OTTOBRE, quando abbiamo sentito dell'opportunità di partecipare ad un HORROR BOOK-REVIEW PARTY!
Ormai sapete benissimo cosa sia un Review Party... ma avrete il coraggio di partecipare ad un terrificante book-party?


Sappiamo di non dover certo spiegare chi  (o cosa) sia il protagonista di un party "a modo nostro", ma l'ospite di questa sera è decisamente particolare...

Titolo: Slender man

Autore: Anonimo

Casa editrice: Harper Collins

Genere: Fantasy, Horror

Data di uscita: 24 Ottobre 2019
N° pagine: 350


Trama:
Lauren Bailey è scomparsa. Mentre i suoi amici si disperano e la polizia la cerca freneticamente, Matt Barker, suo compagno nella scuola più esclusiva della città, comincia a sognare alberi minacciosi, cieli in tempesta e qualcosa di oscuro che si avvicina sempre di più. Una figura terrificante, alta, con lunghe braccia si fa largo nel confine fra realtà e incubo. Un confine che, giorno dopo giorno, si fa sempre più sottile nella vita di Matt, fino a scomparire… Attraverso documenti, stralci di diario, e-mail e indizi disseminati nel racconto, la particolare struttura del romanzo immerge inesorabilmente Matt (e insieme a lui, come in presa diretta, il lettore) in un incubo agghiacciante, fino a condurli all’ inevitabile faccia a faccia con Slender Man.




"Hai presente quegli incubi in cui tutto sembra 
normalissimo? 
In cui ti trovi in un posto che riconosci e 
non c’è niente che non vada, come se tutto fosse 
esattamente identico a quando sei sveglio? 
E quindi non 
puoi mai essere sicuro che stai sognando e nemmeno che 
non sei sveglio?"


Avete mai avuto la sensazione di essere osservati anche se consapevoli di essere da soli? Di vedere qualcosa con la coda dell'occhio, solo per un attimo? Di sentire dei passi che di notte vi seguono?
Poi vi voltate... e niente.
Il nulla totale.
Scuotete le spalle, sarà stata solo una vostra suggestione, pensate... e se non lo fosse?

Nel 2009 sul sito americano Something Awful, l'utente Eric Knudsen (username: Victor-Surge) partecipa ad un concorso postando una fotografia dal titolo "The original Slender Man":



Ad uno sguardo veloce, l'immagine non sembra altro che una vecchia foto, ma osservatela bene...
Un particolare di questa, fa vincere a Knudsen il concorso ed è solo l'inizio.
Nel giugno dello stesso anno, il ragazzo posta un'altra immagine, correlata da un'inquietante didascalia:

"The original Slender Man photos. 
One of two recovered photographs from the Stirling City Library blaze. Notable for being taken the day which fourteen children vanished and for what is referred to as "The Slender Man". Deformities cited as film defects by officials. Fire at library occurred one week later. Actual photograph confiscated as evidence."

Lo stesso disturbante particolare, lì sullo sfondo, tra le ombre...

Gli utenti di Something Awful impazziscono, dando vita ad un fenomeno collettivo di portata mondiale, la creazione di una leggenda metropolitana moderna: the SLENDER MAN.
Fan art, videogiochi, film, sembra che tutti, o almeno i più giovani, abbiano fatto la conoscenza di questo essere, la presenza che osserva nell'ombra, in grado di irretire le menti e di trascinare le prede nel suo buio.

Dieci anni dopo la nascita di uno dei protagonisti più amati dai creepy-pasta lovers, Harper Collins pubblica un libro, autore: sconosciuto, impossibile citare tutti coloro che hanno contribuito ad arricchire il mito.

Astenersi fan di Stephen King o simili, i lettori fan del genere storceranno il naso: ad un'attenta lettura Slender Man non è un horror da fiato sospeso o mani davanti agli occhi... ma non vogliamo dire che sia un cattivo prodotto.

Protagonista della storia, Matt Barker, un adolescente del Upper East Side che la notte non dorme sogni tranquilli. Al contrario, il ragazzo è sconvolto dagli incubi a tal punto, da essere spedito in terapia. 
A sconvolgere la vita di Matt - ancora? No, de più! -, la scomparsa di Lauren Bailey, una delle ragazze più popolari della scuola, con la quale in segreto ha un forte legame di amicizia. Perché in segreto? La questione, come altre nel libro, non viene approfondita, ma semplicemente liquidata da un "lei popolare, io nerd".
Mentre la società scolastica, trasversalmente preoccupata per l'assenza improvvisa di Lauren, si divide in fazioni, ipotesi e congetture sulle motivazioni del gesto, Matt trova un indizio che lo porta a seguire una pista fuori dal comune. Assolutamente convinto che sia stato Slender Man a rapire l'amica, inizia ad assumere comportamenti insoliti...


...ma siamo #spoilerfree e non vi racconteremo altro.

Quindi non possiamo fare altro che parlarvi del libro. Cosa ne pensiamo di "Slender Man" dopo essere arrivate alla parola FINE?
Bene, innanzitutto, vi diciamo che questa parola non esiste, la storia non finisce? Sì. 
Il libro di un fenomeno tutt'ora in voga, non può avere una fine. Ed è uno dei particolari che abbiamo più apprezzato, insieme a - primo fra tutti - la FORMA non convenzionale.

Se vi trovate a sfogliare questo libro, lo notate subito: poca prosa e la sensazione di avere in mano il fascicolo di un'indagine della polizia. Screenshot di conversazioni Whatsapp, trascrizioni audio, lettere... se Slender Man non ha una vera e proprio origine, dare alla storia una forma non convenzionale, ha come risultato una totale immersione nella storia stessa.
Questo dettaglio porta ad un altro particolare da non trascurare, un contenuto fuori dagli schemi.
Leggendo resoconti di interrogatori e stralci di articoli di giornale, il lettore segue la vicenda arrivando senza rendersene conto al non-finale. La reazione? Probabilmente simile alla nostra:

"...e poi?"

Slender Man della Harper Collins, parimenti ai precedenti prodotti ufficiali, riesce a suscitare le stesse sensazioni ed emozioni che hanno contribuito a gonfiare la leggenda.
Impossibile non fermarsi anche solo per un attimo a pensare "...e se esistesse davvero?" ed è questa domanda che sancisce la riuscita di un prodotto creato sul nulla.

Ringraziamo la Harper Collins per aver fatto approdare sul nostro scaffale horror/fantasy un libro fuori dagli schemi, inusuale, in grado di regalare al lettore un quarto d'ora fuori dal reale... e svariate notti insonni, se siete facilmente impressionabili.

La lettura perfetta per una perfetta spooky night? L'avete appena trovata:

SLENDER MAN








[Blog Tour] "Coraline" di Niel Gaiman: è davvero solo un romanzo per ragazzi?!

"È sorprendente come ciò che siamo possa dipendere dal letto in cui ci risvegliamo al mattino, ed è sorprendente quanto tutto ciò possa rivelarsi fragile."

È con questa bellissima citazione che ho deciso di aprile la mia tappa del blog tour dedicato a "Corline" di Neil Gaiman
 Ringrazio tantissimo Mondadori per avermi mandato questa nuova, meravigliosa edizione! 

Prima di entrare nel cuore della tappa, dove scopriremo se il è effettivamente solo un romanzo per ragazzi vi lascio qualche informazione generale sul volume.

Pagine: 156
Prezzo: 14,45€
Data di uscita (nuova edizione): 15 ottobre 2019

Trama:


In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi, e poi ce n'è una, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Un giorno Coraline scopre che dietro la porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa identica alla sua, e nella cucina della casa vive una donna uguale a sua madre. Quasi uguale, anzi, perché al posto degli occhi ha due lucidi bottoni, attaccati con ago e filo. Amorosa e attenta, l'altra madre le chiede di diventare sua figlia: in cambio avrà tutto ciò che desidera. Ma Coraline, bambina saggia e intrepida, capisce subito di essere finita in una ragnatela fatta di nebbia e tenebra, al cui centro c'è un ragno straordinariamente pericoloso. E sa che, tra incanti e spaventi, gatti parlanti e spettri bambini, topi musicisti e vecchie attrici indomabili, toccherà a lei sconfiggere il buio e liberare i prigionieri dell'altra madre... 




Desidero subito andare al cuore della questione: "Coraline" è un romanzo solo per ragazzi? No, nella maniera più assoluta. Questo volume è un viaggio inquietante e lugubre che, grazie alla sua profondità unita alla trama avvincente e originale, può essere affrontato da grandi e piccini. Per  questo romanzo non bisogna limitarsi a guardare originalità della trama, stile di scrittura e caratterizzazione dei personaggi, ma bisogna scavare più a fondo. Il romanzo di Neil Gaiman racchiude in sè una profonda riflessione psicologica che, a seconda dell'età del lettore, può avere una differente chiave di interpretazione. 


Coraline è una bambina vivace, curiosa e soprattutto annoiata. I suoi genitori sono sempre impegnati al computer a causa del lavoro e questo la porta a cercare ogni genere di avventura esplorando tutto ciò che la circonda. Il desiderio della protagonista, appena trasferitasi in un nuova dimora, si avvera presto; tuttavia non si ritrova coinvolta in una di quelle fiabe piacevoli e tranquille, anzi. Trovatasi in un altro mondo con un'altra madre e un altro padre, come spesso accade ai bambini, Coraline non avverte subito il pericolo che ha davanti, o meglio comprende che c’è qualcosa di strano, ma non la gravità della situazione. Quando capisce è ormai caduta nella ragnatela del nemico.

L’altra madre e l’altro padre si presentano subito alla bambina come offerenti di tutto ciò che lei desidera: attenzione e avventura. Basta routine, basta noia, basta genitori presenti fisicamente ma sempre troppo impegnati per lei. Se rimarrà lì con loro non si stancheranno mai di lei, l'accudiranno e l’ameranno sempre. Credo che sia proprio questo che Coraline teme di più; non la noia di cui tanto si lamenta, ma il non essere più importante per i suoi genitori. Crescere è difficile e a volte le mamma e i papà hanno degli impegni che non possono rimandare e certe necessità di bambini/ragazzi, se ignorate e non gestite con la giusta attenzione e tatto possono far si che si sentano non più amati, indesiderati addirittura. Le tecniche psicologiche che usa l’altra madre per intrappolare la giovane nel mondo che ha creato per lei sono subdole ed estremamente efficaci; vanno a colpire la debolezza della bambina insinuando in lei il dubbio alimentandolo con frustrante incertezza. I suoi genitori lavorano da casa e sono sempre fisicamente vicini, ma non passano mai del tempo giocando con lei e questo le crea enormi insicurezze, sopratutto sull'affetto che i suoi genitori nutrono verso di lei. Coraline dal canto suo si sofferma a guardare solo gli aspetti negativi, dimenticando anche tutto ciò che i suoi genitori si impegnano a fare per lei come per esempio il fatto che suo padre cerca sempre di preparare nuove ricette che lei si rifiuta di assaggiare per principio (ciò non significa che non abbiano delle mancanze e non siano in difetto). Mi rendo conto che questa non è la dimostrazione di affetto più immediata o  eclatante che gli occhi di un bambino possono scorgere, ma è comunque un segno di amore preoccuparsi dell'alimentazione della propria bambina (ovviamente con questa mia opinione non  giustifico il loro comportamento).

Il cuore della storia e il perché effettivamente non sia solo destinata a bambini e ragazzi è nell’ intreccio emozionale e psicologico che l’autore crea nella vicenda, situazione in cui molti bambini e adulti possono, chi per un verso chi per un altro, rispecchiarsi. Il romanzo mette alla luce, in chiave molto inquietante, tutti i timori e le angosce che prova Coraline fornendo ai ragazzi la possibilità di rivedersi in lei e ai genitori quella di riflettere sui propri comportamenti e sulle ripercussioni che questi possono avere sui figli. Per me è questo che la rende un'opera adatta a tutte le età; può coinvolgere grazie alla sua storia avvincente e far riflettere su tematiche importanti chiunque la legga.  

Bene cari lettori, questa era la mia tappa... 
Mi raccomando, non perdetevi la prossima e ultima tappa!

Jane

Recensione: “N... come noi” di Serena Brucculeri – Never forget series #3

Bentrovate meraviglie,
oggi vi parlo di “N… come noi” di Serena Brucculeri uscito pochissimi giorni fa per la Darcy Edizioni.
Torniamo in Texas anche con questo volume e seppur non ero convinta di sentire la storia di John Davis, primo cittadino di Monty Pepper, mi sono dovuta ricredere…





TRAMA:
John Davis ha deciso di rifarsi una vita, lasciare tutto, moglie compresa, e ricominciare da capo a Monty Pepper. Entra subito nelle grazie dello sceriffo e viene eletto sindaco della cittadina, tra la gioia e i plausi degli abitanti. John non avrebbe mai immaginato che si sarebbe ritrovato tra i piedi Daisy, la sua ex moglie, in veste di veterinario della città. I due, per forza di cose, si ritroveranno spesso a contatto e saranno costretti a frequentarsi, tra rancori e recriminazioni. Ma il fuoco non del tutto sopito divamperà ancora, portandoli piano piano a riavvicinarsi. Proprio quando sembrerà possibile assemblare di nuovo tutti i pezzi del puzzle, ecco che qualcuno riuscirà a dividerli. È proprio quando si teme di perdere qualcuno che ci si accorge di amarlo.


Quando, mesi fa, Serena Brucculeri mi ha detto che il prossimo libro della serie sarebbe stato sul sindaco John Davis io ho storto il naso e le ho subito detto "No, dai, io voglio Cal". Mi sono dovuta ricredere?
Sì, per forza. Questo romanzo mi ha coinvolta, appassionata e l'ho letto sfogliando le pagine avida.
Ci tengo a precisare che anche se si tratta di una serie i volumi sono tutti autoconclusivi e possono essere tranquillamente anche letti da soli! Non fatevi spaventare dal fatto che sia il terzo volume, perché vi assicuro che se vi piacciono i Second Chance romances questo fa per voi!

Già il prologo l'ho trovato molto interessante e mi ha introdotta nella storia di John in punta di piedi, ma facendomi conoscere un aspetto importante della sua vita. La sua disastrosa relazione, il suo pessimo matrimonio. Un passato con cui fa i conti anche nel presente.

"N... come noi" è una storia che non mi aspettavo, "nuova" e che difficilmente trovo nel panorama romance. Credo di aver letto soltanto un altro libro con un input simile a questo, ovviamente la storia e le ambientazioni sono poi diverse, ma dalla trama non avevo capito che svolta avrebbe preso il romanzo e posso dire di essere rimasta sorpresa piacevolmente.



Lo stile di Serena è semplice e efficace, scorrevole ma anche descrittivo. Anche in questo romanzo siamo in Texas, con un sindaco che ci era già stato presentato un po' schivo, ma gentile e premuroso. Giovane, ma che sa fare il suo lavoro. Attento alle esigenze della cittadina di Monty Pepper e comprensivo verso i suoi abitanti.
Nel momento in cui arriva Daisy, la nuova veterinaria, tutto inizia a ruotare intorno a lei. Perché lei è cocciuta, indipendente e sa come rispedire a casa il sindaco.

"N... Come Noi" è un amore nuovo che risorge dalle ceneri di un passato tormentato per entrambi. Il perdono necessario per andare avanti è la chiave del libro, ma anche l'accettazione dei propri sbagli commessi da entrambi i protagonisti.
Un rapporto pieno di astio che si trascina da troppo tempo, ma che è pronto a sbocciare nuovamente con lo zampino del destino.



Ho trovato tutto ben equilibrato, forse le scene erotiche sono state un po' troppe per i miei gusti, ne avrei preferita qualcuna in meno perché il rapporto che hanno costruito era chiarissimo dalle emozioni che hanno trasmesso. Mi è piaciuta l'aggiunta della nota di suspence che ho trovato ben miscelata nella storia e seppur non il punto focale comunque abbastanza centrale da attirare l'attenzione durante tutta la lettura.

Una forma di consapevolezza e di maturità si è scagliata su di me mentre leggevo il romanzo.

Il desiderio non si può combattere a lungo e a scoprirlo saranno proprio loro: John e Daisy.
Due personaggi forti e deboli allo stesso tempo, con una storia passata alle spalle che li ha segnati eppure con la voglia di ricominciare.

Il mio voto:




mercoledì 30 ottobre 2019

Review Party: "Un tè alla ciliegia" di Jane Rose Caruso - Una nuova avventure di Miss Garnette Catherine Book

Buon pomeriggio lettori!
Quest'oggi doppio appuntamento di dolcezza qui sul blog.
Se state cercando una piccola piacevole fuga in un tempo lontano, Un tè alla ciliegia di Jane Rose Caruso, edito da Literary Romance, è proprio quello che fa per voi.


Titolo: Un tè alla ciliegia
Autore: Jane Rose Caruso
Pagine: 100
Prezzo e-book: 1,99€
Prezzo cartaceo: 9,00€

Trama:
L’estate sta arrivando e porta con sé due eclatanti notizie: la prima riguarda Miss Book, la seconda i giovani Mary e Albert. Entrambi gli eventi però, sono osteggiati da una serie di sventure: maiali che si ammalano improvvisamente, bottoni che svaniscono nel nulla, un mulino che smette di colpo di produrre farina e una lettera che spezza il cuore della bella Prudence. 

Beltory ha ancora bisogno dell’ingegno e delle magiche ricette di Miss Book!


Credo sia la prima volta che mi ritrovo trasportata in un tempo diverso da quello moderno ed è stata davvero un'esperienza unica farlo con questo romanzo.
Fin da subito entriamo in contatto con le protagoniste: da una parte c'è l'immancabile Miss Garnette Catherine Book, acuta osservatrice e mirabile cuoca, dall'altra c'è sua nipote Miss Anabelle Prudence, poeta romantica che vive con lei. Miss Book l'ho trovata adorabile sin dalle prime pagine: ha in sé un pizzico di Miss Marple e un pizzico di Nonna Papera, un connubio perfetto tra acume e dolcezza che dona a chiunque incontri. Prudence invece è uno spirito libero: un po' come la zia, non ha saputo resistere sotto le costrizioni delle tradizioni familiari e ha seguito la sua passione, coltivando la scrittura in cui tanto è brava. 
Attorno a loro ruota la storia, seppur siano circondate dagli abitanti di Beltory e i loro amici. La cosa che mi ha fatto apprezzare davvero tanto questa lettura è che sembra di ritrovarsi in una scena di vita quotidiana semplice, dove le persone sono in relazione tra di loro e ognuno manifesta le sue preoccupazioni o le sue gioie. Incontriamo le difficoltà della vita di campagna e della cura degli animali, la tristezza della solitudine, il desiderio di amore e la speranza di trovare un lavoro. Tutti piccoli avvenimenti che si intrecciano alla perfezione nella storia e in cui Miss Book mette il suo zampino affinché tutto possa essere chiarito e sereno. 

Beltory aveva due facce: la bellezza, - l'intoccabile purezza - e l'oscurità, ovvero l'inalienabile grettezza. Due volti della stessa medaglia che si erano avvicendati negli anni. La contea possedeva insieme ai suoi abitanti una vera e propria personalità. La bellezza a Nord rispecchiava una Beltory pacata ed elegante, nella sua raffinata quotidianità, fatta di creatività e orgoglio. Cottage di vecchia generazione sorgevano da decenni e lì sulla collina a Est c'erano il Convento e la Chiesa. Al porto, invece, si poteva scorgere la trasandata grettezza delle case, non più di pietra, bensì capanne di legno sporche e maleodoranti; poco distante, nel folto del bosco, sorgevano il Nosocomio e la Prigione.

Un altro elemento assolutamente imperdibile di quest'opera è l'aspetto culinario. Ogni avvenimento viene accompagnato da una particolare pietanza o bevanda, che si ritrova ad assumere un ruolo quasi fondamentale all'interno della stessa atmosfera. Ogni capitolo si chiude con una piccola ricetta, dove non solo vi è la parte più tecnica degli ingredienti e della procedura, ma vi sono anche tutti quelli aspetti di contorno e di sentimento che ogni cuoco inserisce nella sua opera. Non vi nascondo che non vedo l'ora di sperimentare le diverse ricette che ho trovato, perché sembrano davvero ottime!! 

Se siete alla ricerca di una piccola avventura che sappia donarvi dolcezza e un po' di mistero, questo romanzo fa assolutamente per voi! E se amate anche la cucina, non potete davvero perdervi le ricette da sperimentare durante la lettura.

Voto:




 

Paure e Sentimenti - Blog Tour "Plight - Promessa di Matrimonio" di K.M. Golland

Buongiorno lettori!
Questa mattina vi voglio iniziare a presentare un romanzo che saprà trasportarvi in una sorta di moderna fiaba.
Pubblicato in Italia da Triskell Edizioni, Plight – Promessa di matrimonio di KM Golland è un romance da non farsi scappare!

Titolo: Plight – Promessa di matrimonio
Titolo originale: Plight
Autrice: KM Golland
Traduttrice: Daniela Righi
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: contemporaneo
Lunghezza: 200 pagine
Prezzo e-book: 3,99€

Trama:
Plight [plahyt]
Sostantivo: una situazione difficile, o spiacevole.
Verbo: impegno o promessa solenne. Fidanzamento ufficiale prima del matrimonio.
Mi sono promessa a un uomo. Beh, tecnicamente a un ragazzo. Avevamo otto anni ed eravamo vicini di casa. Mi ha regalato un Cheezel, me lo ha infilato al dito e mi ha chiesto di sposarlo.
Quel Cheezel me lo sono mangiato.
Ho anche risposto di sì, ma che avremmo dovuto aspettare finché non avessimo avuto trent’anni.
La scorsa settimana ne ho compiuti trenta e adesso lui vuole riscuotere quella promessa.
A parte gli scherzi, Elliot Parker è matto se pensa che, di punto in bianco, con un messaggio privato su Facebook, possa stipulare il diritto vincolante di un accordo contrattuale verbale, che suggellerà il nostro fidanzamento del cazzo, di ventidue anni fa.
Matto.
Però, chissà se è davvero come nella foto del profilo?


Paure e Sentimenti

Quante volte ci può essere capitato di essere attratti da un persona o di innamorarci, per poi finire in una fuga insensata? 
O quante volte possiamo aver deciso di lasciarci andare e poi siamo finiti a dubitare delle nostre scelte un minuto dopo? 

Probabilmente, se fossimo tutti nei panni di Danielle, avremo risposto: “Sempre!”. 
Pagina dopo pagina, incontriamo le molte resistenze che provano a condurla lontano da Elliot e dalla possibilità di essere felice. Una cosa assurda, forse, per molti. 
Perché scappare da qualcuno che ci rende felice, che ci fa sentire al sicuro e che, a conti fatti, ci è sempre mancato? 

«Aspetta un minuto» Tirò fuori il cucchiaio e lo puntò verso di me. «Era anche quel migliore amico che alla fine si trasferì, quello che non hai mai più rivisto e che ti mancava da morire?» 

Danielle si ritrova ad affrontare questa sorta di dilemma: di punto in bianco, dopo anni, ritrova il suo migliore amico d’infanzia, quel bambino con cui aveva vissuto le esperienze più importanti e intense della sua infanzia, con cui aveva sempre potuto essere se stessa, senza paure. Quell’amico di cui continua a fidarsi, nonostante le strade in passato si fossero divise. 
Un amico che torna a ricordare una promessa fatta da bambini. 

Mi era sembrato diverso, stavolta. Elliot sembrava diverso. La nostra connessione non era paragonabile alle altre. Sembrava reale, lo era sempre sembrata. Ogni secondo che avevamo passato insieme da amici non aveva richiesto assolutamente nessuno sforzo da parte nostra. Magari era proprio quello il problema? Forse avremmo dovuto restare sempre e solo amici? 

Dubbi e domande che cominciano ad avvolgere la protagonista, che la portano in uno stato di confusione e incertezza continuo. 
Paure che nascono dall'aver ritrovato qualcosa di bello, un legame che sente importante, un’amicizia forte e sincera che torna a far capolino nella sua vita. 
Un’esperienza così bella che finisce per terrorizzarla. 

Una volta mia madre mi disse che il vero amore non si vede, si sente. Che esso dorme dentro di noi e si risveglia una volta o due in tutta la nostra vita, e quando lo fa lo capiamo. Ce ne rendiamo conto perché il nostro universo si capovolge e ci porta a chiederci quale sia la parte sopra e quale quella sotto. 

Quando arriva il vero amore, succede proprio così. È il nostro sentire che ci permette di credere in noi stessi e nell’altro, che ci porta a superare anche le nostre paure. 
La paura viene spesso additata come qualcosa di negativo, ma in realtà non è altro che una protezione. Quando proviamo paura spesso è perché ci troviamo di fronte a qualcosa di inaspettato, di non previsto, a qualcosa che non sappiamo gestire, che non sappiamo come finirà. E tra il provare qualcosa di ignoto e continuare sulla via conosciuta, è molto più rassicurante rimanere sulla via nota. 
Ma quando nella sensazione di paura riusciamo a cogliere anche delle sensazioni piacevoli, quando nel dubbio riesce a nascerci un sorriso, quando nel timore ci svolazzano anche le farfalle nello stomaco … allora lì è il momento in cui si può capire di essere nel posto giusto, con la persona giusta. 
A volte, ciò che ci blocca nel riuscire a lasciarci andare ai sentimenti, è che sono forti. Sono così intensi che ci travolgono, così belli che ci spaventano. Perché quando un’emozione la viviamo con un’intensità più alta del previsto, ci spaventa. Non ci siamo abituati. E quando qualcosa è nuovo, a volte ci porta a ritirarci, a cercare nuovamente la sicurezza di ciò che conosciamo. 
Ed è quando riusciamo a riconoscere che oltre la paura c’è anche la gioia, è in quel momento che riusciamo anche a superare ciò che temiamo per rincorrere ciò che ci fa star bene. 
E ci sentiamo liberi, finalmente, di poter esprimere ciò che fino a prima abbiamo sempre provato a nascondere, per paura dell’ignoto. 

Ma forse, l’ignoto che ci porta felicità non è altro che l’inizio di una nuova avventura.

Voi cosa ne pensate? 
Come affrontate le paure e i sentimenti?


E non perdetevi le altre tappe del Blog Tour!!






martedì 29 ottobre 2019

Recensione: "Una strada Inaspettata" di Lauren Layne

Buongiorno meraviglie,
siete pronti a leggere la nuova recensione su Lauren Layne?
Uscito pochi giorni fa per Newton Compton Editori, “Una strada inaspettata” è il suo ultimo romanzo ed io mi sono immersa nella lettura proprio nei suoi giorni d’uscita!


Trama:

Quando Lucy Hawkins riceve un'offerta di lavoro a San Francisco, non vede l'ora di spiegare le ali e lasciare finalmente la piccola città della Virginia in cui è nata. La sua famiglia la sostiene meglio che può, consegnandole le chiavi di una station wagon che ha visto giorni migliori. L'unico problema è che per dividere le spese Lucy è costretta a partire con un compagno di viaggio di cui farebbe volentieri a meno: il migliore amico di suo fratello, il ragazzo che le ha spezzato il cuore. 
Reece Sullivan è tutt'altro che entusiasta all'idea di trascorrere due settimane chiuso in un vecchio catorcio insieme all'unica ragazza che è stata in grado di vedere chi sia veramente. Eppure ha disperatamente bisogno di cambiare aria e questa è l'occasione perfetta per lasciarsi il passato alle spalle.
Tra litigi, stanze di motel e centinaia di chilometri di asfalto, Lucy e Reece dovranno trovare il modo di collaborare.

Lo devo ammettere: i libri che raccontano storie d'amore on the road sono tra i miei preferiti. Ho un debole per i viaggi, e soprattutto per gli States, un mio grande sogno è visitarli in un viaggio in macchina uno per uno. Quindi, capite bene che appena ho letto la trama ho capito che dovevo buttarmi capofitto nella lettura, infatti non appena ho avuto la copia sul kindle l'ho iniziato!

Ho uno strano rapporto con Lauren Layne, ci sono un paio di suoi libri che non mi sono piaciuti e altri che invece ho adorato, quindi ero un po' spaventata quando ho iniziato "Una strada inaspettata", visto quanto sono appassionata di amori che nascono in viaggio. Poi, ho iniziato a leggere il prologo e sono capitolata. Mi sono innamorata di poche semplici frasi.
"A volte la vita non va come l'avevi pianificata a otto anni. A volte la vita comprende cuori infranti, una gomma a terra, un'autentica alluvione, e qualche squallida camera di motel lungo la strada.
Mi chiamo Lucy Hawkins.
Lui si chiama Reece Sullivan.
E questa è la nostra storia. "


Sono entrata in questa storia in punta di piedi e non pensavo che, soprattutto i racconti passati, mi toccassero così profondamente. Mi ha emozionata più volte, è stato un bellissimo viaggio poter leggere e sentire le emozioni sulla mia pelle.

Le ambientazioni sono descritte in modo abbastanza superficiale e avrei preferito qualcosa in più visto che si parlava di una storia costruita in diversi posti, ma comunque hanno mantenuta viva la mia attenzione anche cambiando stato velocemente. Non mi sono mai annoiata o messa in disparte, la Layne da qualche libro a questa parte sceglie di "parlare" con la lettrice palesandosi attraverso la scrittura e, anche se nell'ultimo libro non mi era piaciuto questo aspetto perché capitava di rado e spezzava l'armonia della narrazione, in questo libro è stata costante e l'ho trovato divertente.
La scrittura anche questa è molto semplice e veloce, senza tempi morti e piena di accadimenti. Il tutto condito con sana ironia e una dose di scorrevolezza.



"Una strada inaspettata" è un romance second chance, il pov si alterna tra prima persona alternato tra i protagonisti al presente e alcuni capitoli riguardanti il passato in terza persona, e seppur sembra confusionario detto così, vi assicuro che quest'ultimi relativi agli anni addietro mi sono piaciuti e mi hanno catapultata nella loro storia.

Alcuni aspetti non mi hanno convinta fino alla fine del libro, ma Lauren Layne è riuscita a non farmici pensare troppo. La chiusura non mi ha soddisfatta e anche la velocità di "riappacificazione" però posso ritenermi abbastanza convinta, perché come dicevo, l'autrice è riuscita a farmi focalizzare su altri aspetti.

Entrambi i protagonisti mi sono piaciuti molto, mi sono affezionata a loro e ne ho capito ogni scelta.
È una storia basata su un'amicizia durata anni, un legame profondo e sincero. Un racconto di un amore doloroso e generoso. Seppur pensavo che ci fosse dell'egoismo ogni mio pensiero è stato stroncato sul nascere dopo piccole pagine. È un romanzo che merita la pena di essere letto, anche perché scivola via in poche ore, e lo consiglio a chiunque ami le storie che nel tempo si riparano.


Il mio voto:




venerdì 25 ottobre 2019

Recensione: “Ricco sfondato” di Raine Miller - SERIE: La dinastia dei Blackstone – Review Tour

Buongiorno meraviglie, bentrovate!
Oggi parliamo dell’ultima uscita firmata Hope Edizioni - che ringrazio per la copia in anteprima – “Ricco sfondato”, il primo della serie “La dinastia dei Blackstone”, forse a qualcuno non suonerà nuovo questo cognome e so che molte non pensava ad altro se non di tornare a leggere di altri Blackstone! Siete pronte ad un nuovo, sexy, miliardario?



Ci tengo a precisare che, se anche in passato un'altra serie ci aveva raccontato di questa larga famiglia, si può tranquillamente leggere da solo, io infatti non ho letto l’altra serie anche se ne ho sentito parlare e amo la Miller in ogni sua forma, ma è stato comunque molto soddisfacente leggere solo questo!

Pronte? Iniziamo dalla trama!
Il miliardario Caleb Blackstone vive in un mondo fatto di ricchezza e di successo, circondato da ogni genere di lusso materiale. Ma nel momento in cui incontra Brooke Casterley, nulla di tutto ciò ha più importanza. In Caleb sorge un puro e innegabile desiderio, che non può ignorare: vuole una ragazza del tutto diversa da ogni cosa e persona abbia mai conosciuto.
Brooke, però, non è in cerca dell’amore. Sa fin troppo bene quanti danni possa fare l’uomo sbagliato. Ma quale ragazza inglese sana di mente, e al verde, potrebbe resistere al fascino di un miliardario incredibilmente sexy e cavalleresco? Quello che inizia come un flirt si trasforma ben presto in una passione che consuma tutto. Niente, nel passato di Brooke, l’ha preparata al calore bruciante del tocco di Caleb o a quanto profondamente lei lo possa arrivare a desiderare quell’uomo.
La loro vorticosa storia diventa materia prima per le fantasie dell’alta società, ma ogni istante di piacere ha un costo. Gli errori e le tragedie del passato gettano ombre su entrambi e innamorarsi di Caleb potrebbe essere il genere di problema che Brooke non può permettersi di affrontare.


Leggendo la trama, e in seguito vedendo la cover, ho capito subito che era il libro giusto per me. Si parla di miliardari sexy? Eccomi pronta a leggerlo!
A mente fredda però, posso dirvi che sì, mi aspettavo una lettura piacevole, ma non così bella e trascinante.
Mi ha coinvolta e non volevo andare a dormire per poter leggere - le occhiaie mi sono testimoni - e ho divorato letteralmente questo romanzo!
Quando Caleb capisce che è Brooke, la donna della sua vita, quella per cui combattere, non riesce a fermarsi davanti a nulla e nessuno.
Rimane ammaliato da lei, e chi sono io per non rimanere sedotta da lui?
Caleb fin da subito si presenta come il classico miliardario: bello, sexy, preso dal lavoro, però poi tutto si riduce a lui e alla sua idea di famiglia. Una cosa che gli ha insegnato il padre, a godersi i suoi soldi, ma soprattutto il suo tempo. A spenderlo con le persone che ama e che lo meritano ed è per questo che vuole Brooke. Per condividere con lei fin da subito ogni momento libero.
Brooke però è ferita, sfugge alla vita perché è troppo presa ad arrivare alla fine del mese. Fa due lavori e non nota nemmeno quando qualcuno per strada occhieggia più del dovuto nella sua direzione perché ha chiuso con le relazioni, è ancora troppo scottata.
Un territorio sconosciuto per Caleb che non sa come corteggiare una donna per farla sua, è abituato ad arrampicatrici sociali che si fiondano su di lui come assetate di sangue.

Qualcosa era appena successo, dentro di me. Non sapevo bene cosa, ancora, ma il motivo scatenante era chiaro come l'acqua. Lei.


Una lettura rassicurante, come il rapporto che si formerà tra i protagonisti, che mi ha stupita piacevolmente.

Il pov è alternato in prima persona al passato ed è il mio preferito, ma devo ammettere che questa volta avrei fatto a meno di quello femminile, di Brooke, perché Caleb è così meraviglioso che colma ogni domanda e ogni punto della storia. Attraverso i suoi occhi, maschili ma innamorati dell’idea dell’amore vero e a prima vista, sono riuscita ad entrare completamente in empatia con Brooke.
Caleb è proprio ciò che appare, un ragazzo fantastico, amorevole e assolutamente da sposare! È gentile e premuroso, testardo quanto basta e assolutamente un bellissimo esemplare di maschio Alfa.
Io e Brooke eravamo inevitabili.

Lo stile della Miller, per chi non lo conoscesse, è fluido, veloce e incalzante. Lascia poco all'immaginazione perché ha descrizioni fitte e non ci sono tempi morti, tutto è scandito da tempi molto stretti.
Anche le ambientazioni sono descritte molto bene e mi è piaciuto molto leggerle, soprattutto quelle dell'isola ma anche quelle di Boston sono ben realizzate e non si perdono in fronzoli. Raine Miller descrive esattamente ciò che serve alla lettrice senza divagare.




Tu sei un banchetto per la mia anima affamata.

"Ricco sfondato" È uno dei libri più dolci che abbia mai letto e le scene erotiche sono scritte sapientemente dalla penna sicura Raine Miller.

È una storia piena d'amore, quello a prima vista con la convinzione che è quella giusta, quello che contorce le viscere e ti rasserena con uno sguardo.

La Miller ha creato due protagonisti con una sensibilità spiccata e mi sono piaciuti entrambi. Come si fa a non amare Caleb?
Una volta avuti un paio di capitoli, ne vorrete sempre di più.

In un mondo di romance con amori sofferti, "Ricco sfondato" è una boccata d'aria e una dose di zuccheri extra. La storia è dolcissima e non potrei chiedere di più.
Aspetto di leggere anche gli altri libri della serie che se saranno belli come questo vorrò avere anche in cartaceo!


Il mio voto:




martedì 22 ottobre 2019

[Blog Tour] "La stanza senza fine. Le avventure fotografiche di Nicodemo" di Giovanni De Feo: prima tappa, DREAMCAST!

Benvenuti cari lettori alla prima tappa del blog tour dedicato a 
“La stanza senza fine. Le avventure fotografiche di Nicodemo” di Giovanni De Feo
 Ringrazio tantissimo Mondadori per avermi inviato una copia di questo meraviglioso volume. Prima di iniziare con la tappa di oggi, dal titolo “Se La stanza senza fine fosse un film..” e di dare quindi la mia personale idea dell’aspetto dei personaggi della storia, lascio la trama a tutti coloro che ancora non conoscono questa avventura. 

Prezzo: 17,00€ 
Genere: Bambini e Ragazzi

Trama :

È arrivato il giorno della partenza. Nicodemo saluta la casa di una vita, l'amato quartiere e gli amici di sempre. Non appena la macchina si mette in moto, ecco che però intravede oltre il cancello qualcuno che stringe tra le mani il fazzoletto bianco da cui non si separa mai, Flagello. Svelto, Nico si lancia alla rincorsa di quella figura così stranamente simile a lui, avvolta in una nuvola di insetti dalle ali iridescenti. Dopo pochi, palpitanti istanti, si ritrova in una stanzetta murata dietro a una parete della sua casa di cui non conosceva l'esistenza. È una camera oscura, ed è ricoperta in ogni suo centimetro da fotografie. Al centro, una cornice con una voragine al posto dello specchio, da cui si alza un suono come di uno schiocco; un invito. Nico si slancia all'interno di quel cunicolo buio. Il mondo in cui approderà sarà un mondo di fotografie governate da regole sottili, dove oblio ed eternità si affrontano in una lotta senza tempo e dove solo lui può ristabilire la pace. 


Devo dire che avevo fin da subito le idee abbastanza chiare su chi avrebbe potuto far parte del mio Dreamcast ideale. Beh tutti tranne uno, ma ci arriveremo. 
Prima di correre bisogna imparare a camminare, quindi partiamo!


Nicodemo Bencivenga

Nella mia mente il preadolescente protagonista del romanzo ha assunto fino dalle prime pagine un volto ben preciso, ossia quello dell’attore Asa Butterfield. Ovviamente ora Asa è molto più grande rispetto a Nico, ha infatti 23 anni, ma in me è chiaro il ricordo di lui in film come Hugo Cabret, in cui per età ci si avvicinava decisamente molto. Sarà il suo sguardo innocente e allo stesso tempo malinconico ma credo che sia un presta-volto davvero perfetto. 





Mastro Ciclope:

Chi poteva essere se non Liam Neelson?! Personalmente nel momento esatto ho iniziato a intravedere i tasselli della sua figura mi è subito balzato nei pensieri il volto di Liam. Penso che lui sarebbe semplicemente perfetto con quell’aspetto in grado di mettere in soggezione chiunque, ma anche di trasmettere saggezza e bontà e si, nei suoi sguardi più intensi, anche rassegnazione (decisamente a braccetto con il personaggio della storia). 

Milordo:

Dare un volto a questo personaggio non è stato molto facile, ma piano piano un viso ha fatto capolino nei miei pensieri, risultando essere praticamente perfetto ( secondo la mia opinione ovviamente): Finlay MacMillan. Per chi non lo conoscesse MacMillan ha recitato, proprio insieme ad Asa Butterfield, nel film di dubbio riuscita (altro parere personale, scusate ma in questo caso non potevo trattenermi in quanto ho amato la trilogia di libri alla follia.) “Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali”. Con la sua aria furba e strafottente, di uno che la sa decisamente più lunga di te, è Milordo in tutto per tutto non trovate?!

Alicina:

L’adorata “fragolara” di Nicodemo ha preso le sembianze di Ariel Winter dal primo istante (ovviamente nella sua versione meno provocante mostrata in Modern Family). Meravigliosa con le sue forme e le sue curve, mi sono subito immaginata Ariel con gli abiti da mercato intenta ad intrecciare uno dei suoi cestini di fragole. 



La ragazza nascosta:

Sebbene sia un personaggio a dir poco misterioso e che si inizia a conoscere verso la fine del romanzo (ovviamente non vi farò spoiler a livello di trama) io non ho potuto che pensare ad un orgoglio italiano, Sofia Villani Scicolone in arte Sophia Loren, esattamente come in questa foto scattata nel 1955. Sarà la sua sicurezza e la determinazione che viene descritta del romanzo ma io ci rivedo molto nell'aspetto dell'attrice.





Fiorenzo e Scanzia Bencivenga:

Non mi sono assolutamente dimenticata dei genitori di Nicodemo. ù

L’associazione a un film della mia infanzia è stata pressocché immediata. Infatti per Fiorenzo e Scanzia non ho potuto non pensare a Hugh Laurie e Geena Davis, ovviamente tali e quali come apparvero nel famoso film del 1999 “Stuart Little - Un topolino in gamba.” Non li trovate perfetti?!  

Lenzi Bencivenga:


Per la sorella minore del nostro protagonista, sebbene non appaia   moltissimo nel romanzo, mi sono subito immaginata una giovanissima Elle Fannig, magari con la sua famosa lenticchia!



Ernesto: 

Ed eccoci arrivati al mio tasto dolente, il giovane pugile Ernesto. Per quanto mi sforzi non riesco ad associare a lui nessun volto. Non è solo una questione di conoscere o meno gli attori, nemmeno nella mia mente sono riuscita ad associagli un aspetto. Ed è proprio qui che chiedo aiuto a quelli che tra voi hanno già letto questo libro! Forza, voglio sentire la vostra voce! Voi che volto dareste al nostro Ernesto?





So bene che in teoria sarebbe stato più opportuno mostrarvi un Dreamcast dove gli attori hanno esattamente l’età dei personaggi senza ricorrere a immagini dell passato, ma purtroppo io sono fatta così. Quando leggendo un personaggio si delinea in maniera così chiara e decisa è come se fosse inciso a fuoco nella mia mente. E poi stiamo parlando di un libro dove passato e presente si intersecano in maniera così superba che mi sembrava un peccato non dare voce alle mie fantasie solo per questo dettaglio. Ora però mi rivolgo a voi che avete letto il romanzo, la mia proposta vi ha convito oppure no? Ricordate che aspetto aiuti e suggerimenti per Ernesto! Invece, per coloro che ancora non hanno letto “La stanza senza fine. Le avventure fotografiche di Nicodemo” spero che questo lieve accenno ai personaggi vi abbia incuriosito a tal punto da decidere di iniziare la lettura.

Lo stile di Giovanni De Feo, così ricco e descrittivo, è riuscito a trasportami in un altro mondo, 
riuscendo a farmi respirare le avventure, i ricordi e le emozioni dei protagonisti racchiusi in questa storia. Con un intreccio narrativo originale e dove i colpi di scena non mancano non posso che consigliarvi questa lettura, a cui io personalmente non posso che non dare:


Jane