Genere: Contemporary Romance
Prezzo cartaceo: 18,99€
Prezzo ebook: 1,99€
Trama:
Irene, bellissima ma ignara di esserlo, è una ragazza di provincia desiderosa di dimenticare ardentemente il dolore per la perdita del padre. Il suo trasferimento a Milano muta in un intenso viaggio emozionale alla ricerca di se stessa perché la vita, così come la conosceva, le ha voltato le spalle per lasciar posto all’incertezza data da un vuoto incolmabile. La permanenza nella metropoli favorisce l’incontro con il conturbante Alberto e la sofferenza tramuta nel desiderio di comprendere il misterioso vissuto di quell’affascinante maschio alfa, diventando lentamente più forte del dolore che la incatena ancora alla morte.
Con l’ausilio di un diario trovato per caso e degli episodi apparentemente fortuiti, da un lato si ritrova a curare il peso che attanaglia il suo cuore e dall’altro inizia a sperare in un sentimento in grado di eclissare il passato. Ma chi è veramente Alberto? Ci sarà mai un futuro per loro? Milano è la città della perdizione, dove tutto non è mai ciò che sembra e la notte trasforma apparentemente le persone, ammaliate dal gusto della trasgressione nascosta.
Irene è alla ricerca di se stessa, ma rischia irrimediabilmente di spezzarsi per sempre.
Recensione:
Buon giorno cari lettori e ben tornati ad una nuova
recensione!
Oggi come potete notate parleremo di “Althea” il romanzo di
Stefania Mortini.
Cosa dire? M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O! Parto subito dicendo che all’inizio questo romanzo non mi ispirava per nulla; chi segue le recensioni sa che non sono una fan dei romanzi di questo genere, soprattutto per quanto riguarda quelli ambientati in Italia. Ma mi sono dovuta ricredere e anche tanto!
Lo stile di scrittura di Stefania mi è piaciuto molto:
elegante, pulito e mai noioso. Descrive accuratamente le situazioni, i
personaggi e i sentimenti senza mai diventare pesante o artificiosa. Un’altra
cosa che mi è piaciuta tantissimo è il fatto che l’autrice si sia preso il
tempo necessario per la storia; in tantissimi romanzi di oggi i protagonisti già
si innamorano dopo 10 pagine… è una cosa che proprio non sopporto. Qui invece
la storia si snoda con calma, si comprendono i problemi, i travagli, le gioie e
i dolori della protagonista. Tutto come succederebbe nella realtà. La storia
che ci racconta Stefania è realistica, in grado di trasportare il lettore nella
quotidianità di una giovane ragazza, Irene.
Irene ha 25 anni ed è un bellissimo mix di due culture,
quella italiana e quella brasiliana. È una ragazza dolce e sensibile, dal cuore
d’oro e con tanta forza di volontà. Da sempre cresciuta nell’agriturismo di
famiglia, dopo la morte del padre sente
vuota. Sentiamo il suo dolore come nostro, percependola sua necessità di
prendere le distanze da quel luogo doloroso e respirare aria nuova. Si
trasferisce dunque a Milano dove trova un meraviglioso lavoro in un prestigioso
locale, l’ “Althea. Grazie a questo lavoro trova anche nuovi amici, che la
rallegrano e la supportano nella vita di tutti i giorni. Il locare è però
gestito da un uomo molto controverso, Alberto. L’attrazione che Irene prova per
quest’uomo è immediata, ma i comportamenti di lui, burberi e con frequenti
sprazzi di rabbia lo rendono antipatico alla protagonista. Più che antipatico
direi difficile da decifrare!
Alberto dal canto suo, si mostra freddo e distaccato,
sebbene non riesca a non provare gelosia per Irene. Un uomo con un bruttissimo
passato, che l’ha costretto a diventare quello che è. Attenzione però, non
siamo di fronte al classico bad boy che caratterizza i romanzi in questo
periodo. Il passato che ha reso così Alberto infatti è un tragico
evento, uno scherzo giocato dal destino; qualcosa che purtroppo potrebbe
accadere a tutti noi. Alberto non è cattivo o oscuro, è semplicemente un
personaggio travagliato che ha deciso di chiudersi in se stesso e precludersi
qualsiasi possibilità di amore.
L’autrice all’interno del romanzo racconta anche, con l’introduzione
di un personaggio secondario, la tematica dello stalking, lanciando a mio
avviso un messaggio fondamentale: non è colpa della vittima. Lo stalking può
avvenire senza avvisi, senza che la vittima abbia il tempo di capire che cosa è
scattato nella mente dello stalker. Irene è una protagonista forte e decisa,
che non si addossa la colpa di quello che è successo; sa che è stata una cosa
che non ha dipesa da lei. È un messaggio a tutte le donne che ogni giorno
subiscono violenta fisica e mentale.
Ho amato ogni singola pagina di questo romanzo, tanto che ho
deciso che doveva assolutamente far parte della mia libreria! Disponevo infatti
della versione ebook, ma non ho resistito alla tentazione di averlo tra le
mani!
Il mio voto è infatti:
Che ne pensate cari lettori?
Jane
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