mercoledì 1 giugno 2022

Review Party: Voce del mare di Natasha Bowen

 

Buongiorno meraviglie,

anche oggi parliamo di un fantasy che è anche un retelling!

Voce del mare è l’ultimo libro edito Mondadori di Natasha Bowen e che ringrazio per la copia.


Trama:

Un tempo, quando era ancora umana, Simi pregava gli dèi. Ora che è una sirena, una Mami Wata, è al loro servizio, anche se non riesce a rinunciare ai ricordi della sua vita precedente. Il suo compito, come quello delle sue sei sorelle, è di cercare e raccogliere le anime degli uomini e delle donne gettati in mare dalle imbarcazioni cariche di schiavi dirette al Nuovo Mondo; e, dopo averle onorate, fare in modo che possano tornare, benedette, alla loro terra d’origine. Ma un giorno, quando da una di quelle navi viene buttato in acqua un ragazzo ancora in vita, avviene l’impensabile. Simi decide di portarlo in salvo, contravvenendo così a una delle più antiche e inviolabili disposizioni divine. Per fare ammenda, sarà costretta a recarsi al cospetto di Olodumare, il Creatore Supremo, ma per poterlo incontrare, dovrà prima affrontare un viaggio pieno di ostacoli, nel corso del quale incontrerà terre ricche di insidie e creature leggendarie e si ritroverà ancora una volta a sfidare gli dèi, mettendo a rischio non solo il destino di tutte le Mami Wata ma anche quello del mondo così come lo ha conosciuto fino ad allora.

 


Skin of the sea è il titolo originale ed esalta, a mio parere e se così si può dire, uno dei temi trattati nel libro: la realtà storica (triste) degli schiavi che venivano trasportati sulle navi. Oltre a ciò, questo romanzo offre altri punti di riflessione insieme ai miti e alle leggende africane.

Lo abbiamo già detto: questo libro è un retelling del famosissimo La sirenetta, ma farete veramente tanta fatica a riconoscerlo.

La mitologia e la fiaba si intrecciano tra le pagine.

Sono molto felice che l’autrice abbia curato e rappresentato una comunità così grande che fino a pochi anni fa non si vedeva rappresentata da nessuna parte.

 


Ciò che salta all’occhio è l’amore, l’ambientazione della metà del XV secolo quando i portoghesi rapivano e compravano gli africani, quelli che sarebbero diventati gli schiavi.

La storia seppur mi sembrasse breve è ricca e non annoia mai.

Simi è una sirena, non ha dimenticato la sua vita, per cui quando può senza farsi vedere o scoprire muta in umana sulla terra ferma. La sua vita dovrebbe essere solo nelle acque dell’oceano, a prendere le povere anime per accompagnarle.  

Un giorno però qualcosa attira la sua attenzione, un ragazzo, ancora vivo seppur ferito gravemente. Simi non vuole vederlo morire e così mette in gioco e a rischio la sua stessa vita. Scopre però, dopo averlo curato di aver fatto un grave errore, così inizia il loro viaggio…

Un’avventura piena di insidie, ostacoli e nuovi incontri.

Il libro fa parte di una dilogia, quindi capirete bene che non posso non attendere l’uscita del secondo volume!

Il mio voto:

 


 


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