lunedì 23 gennaio 2023

Review Party: Hell Bent di Leigh Bardugo

 


Hello readers! Credevo che questo momento non sarebbe più arrivato e invece... dopo tre anni... il momento è arrivato!

Non sto nella pelle nel farvi leggere questa recensione e ringrazio, come sempre, Martina Pes - la nostra Lettriceinfuga - per aver organizzato questo attestissimo evento!

Allora, che ne dite? Cominciamo!

Titolo: Hell Bent

Autrice: Leigh Bardugo

Genere: Fantasy/NA

Casa editrice: Mondadori

N°pagine: 456

Prezzo: 20,90€

Trama:

Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale.

Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università.

Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile magnifico di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.

Questa volta, premessa doverosa:



Purtroppo, se non avete letto il primo capitolo di questa serie, La Nona Casa, continuare con la lettura vi svelerebbe particolari importanti, quindi ALT QUI!


Ho atteso questa lettura per ben tre anni, ma sapete una cosa readers? Sono volati! E appena ho aperto Hell Bent, mi è sembrato di non aver mai "spezzato" una delle letture più coinvolgenti che io abbia mai fatto.

Merito anche - e soprattutto - della scelta della Bardugo, che ha deciso di riprendere la storia da dove si era conclusa con La Nona Casa: Alex e Pamela sanno che esiste un modo per salvare Darlington dall'Infermo, ma sono ben consapevoli che non sarà semplice, anche perché le informazioni sul come riuscirci sono davvero poche.

Certo non si arrendono, anche se... Nel suo continuo paragonarsi al "perfetto" Darlington, Alex si perde spesso in elucubrazioni, cercando di non sbagliare i passi che vorrebbe compiere, ma temporeggiando proprio tanto!

Qui, ancor più che nel primo capitolo, è fondamentale la presenza dell'Oculus della Casa Lethe. Pamela più che da sostegno pratico, diventa per la protagonista un vero e proprio sostegno morale. Ed è forse  proprio grazie a questo personaggio, oltre agli eventi certo, che Alex compie una vera e propria crescita.

Insieme  le due ragazze mettono su una vera e propria squadra di salvataggio che permette l'ingresso nella storia ad altri due personaggi... dai, sono magnanima e questi qui non ve li spoilero, ma posso dirvi che ognuno di loro nasconde un lato buio del proprio passato, particolare che rende l'intera storia ancor più affascinante e... realistica!

La Bardugo ci tiene, ancora una volta, ad impartirci una lezione fondamentale: tutti nascondo un pezzettino di oscurità, la perfezione e il bene assoluto non esistono.

E infarcisce di questa lezione anche l'ambientazione: Yale. Eventi fuori dal comune e strane morti, fanno uscire alla luce un campus che nulla ha a che vedere con le foto sulle sue brochure patinate... ma questo, chi ha già letto La Nona Casa, ormai lo aveva imparato.

In Hell Bent, l'ambientazione diviene maggiormente gotica e non delude le aspettative dei lettori che erano stati stregati da questa storia proprio grazie alle tinte dark con la quale la Bardugo aveva deciso di narrarla.

Vi confesso che avevo alte aspettative per questo secondo capitolo e, proprio per questo, temevo che questa uscita a distanza di anni, le avrebbe deluse tutte.

Era una lettura fatta in un periodo della mia vita completamente diverso, un periodo nel quale i libri erano il mio mondo e al di fuori di esso esisteva poco e niente.

E invece... sono stata riportata in una Yale dai toni grigi che mi ha ridato il piacere della lettura in un periodo più nero di questa storia. E per questo devo solo ringraziare la Bardugo e la sua penna, per queste nuove quattrocento pagine...


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