TRAMA
È fredda, è spietata, è vendicativa. È la figlia di Vlad Dracul.
Una principessa non dovrebbe essere brutale. Ma Lada, figlia di Vlad Dracul, è diversa da ogni altra: affamata di potere fin da piccola, preferisce la lotta e i coltelli alle bambole. L’esatto contrario del fratello Radu, dolce, bellissimo e delicato come un bocciolo di rosa. Quando i due vengono lasciati in ostaggio dal padre, ancora bambini, al sultano dell’Impero Ottomano – prigionieri di un sovrano crudele e sottomessi a una cultura completamente diversa dalla propria – Lada inizia a progettare la sua spietata vendetta. Mentre la ragazza si prepara a combattere, il figlio del sultano Mehmed si mette tra lei e il fratello, spingendoli a diventare rivali. E in questo triangolo avvelenato forze potenti tendono gli animi: desideri di riscatto, gelosie tremende e un’ambizione sfrenata. Avvolta in un vortice di passioni turbinose, Lada si troverà di fronte alla scelta più difficile: portare a termine il suo piano o arrendersi all’unico nemico che forse non è in grado di sconfiggere, l’amore.
RECENSIONE
Sicuramente molti di voi conosceranno già Kiersten White per la sua trilogia sulle fate, Paranormalmente, che però era rivolta ad un pubblico più giovane rispetto a questo romanzo; io mi aspettavo di trovare la stessa Kiersten White e, invece, ne ho trovata una molto più matura. Questo romanzo, Io sono buio, è stata una lettura veramente molto bella, ma ho faticato a finirlo a causa del rapporto di amore-odio che ho avuto con esso. La protagonista è Lada Dragwyla, figlia di Vlad II di Valacchia. Lada è la versione femminile di Vlad III di Valacchia, più comunemente noto come Conte Dracula, l'impalatore. Ebbene sì, con questo romanzo, l'autrice, ha voluto rischiare il tutto per tutto cambiando sesso ad un personaggio divenuto ormai più che famoso. Devo dire che questa visione di Dracula-donna non mi è dispiaciuta affatto. Lada è una protagonista forte e indipendente; ama la guerra e la battaglia più di ogni altra cosa e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. E' un'eroina con i fiocchi, anche se, mi spiace ammetterlo, non sempre mi sono trovata d'accordo con i suoi comportamenti. Spesso e volentieri le sue decisioni e le sue spiegazioni mi sono sembrate ridicole ed egoiste. Ho apprezzato questo personaggio, ma non l'ho amato come tante altre lettrici hanno fatto. Spero di cambiare idea con il prossimo romanzo. Il
Radu il Bello. |
Un punto sul quale volevo dire due parole è il seguente: il romanzo in questione NON è un fantasy. Quando l'ho comprato era esposto nel reparto dei fantasy nonostante non lo sia affatto. Si tratta in tutto e per tutto di un romanzo storico per giovani-adulti. La storia narrata corrisponde al vero, l'unica differenza è il sesso di Lada e, ovviamente, i rapporti tra i tre personaggi sono stati quasi del tutto inventati, ma come testimonia la storia, Vlad e Radu sono veramente stati mandati, dal padre, nelle terre dell'Impero Ottomano e hanno veramente stretto rapporti con Maometto II. Anche molti altri personaggi sono realmente esistiti e hanno veramente vissuto ciò che l'autrice ci narra. Quindi non fatevi ingannare.
Ma passiamo al punto più critico, al motivo per cui ho impiegato quasi un mese a finire questo romanzo; lo stile di Kiersten White non è male, molto semplice per essere un romanzo storico, ma comunque in grado di calarti all'interno delle atmosfere descritte. Anche la componente romantica non ha mai guastato; è presente in misura perfetta, né troppa né troppo poca. L'unica cosa che ha sbagliato la White è stata la caratterizzazione dei personaggi o, meglio, i personaggi sono molto ben caratterizzati, ma Kiersten non è stata in grado di farmi immedesimare in uno di questi. Non saprei neanche spiegare il perché, so solo che ci ho provato, ma non ci sono riuscita. Solitamente è raro che non ci riesca, ma questa volta è stato proprio difficile. Forse la narrazione in prima persona avrebbe aiutato molto (anche se questo non vuol dire niente; con George Martin mi immedesimo in ognuno dei personaggi narratori), non saprei. Spero comunque che migliori un po' nel secondo romanzo che, tra l'altro, non vedo l'ora che esca!
In sostanza, il libro mi è piaciuto molto. Non è un capolavoro, forse anche perché è il primo di una serie, ma si lascia leggere molto volentieri. La storia di Lada, Radu e Mehemed è interessante e appassionante; ve lo consiglio moltissimo, a maggior ragione se vi interessa saperne di più riguardo una parte della storia che solitamente, in Italia, non viene studiata nelle scuole.
VOTO:
Voi avete già letto questo bellissimo romanzo?? Che ne pensate? Vi è piaciuto? ;)
*Ginny*
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