Buongiorno appassionati lettori,
Oggi voglio presentarvi la recensione di un libro edito Piemme uscito qualche mese fa, finalmente sono riuscita a leggerlo e a presentarvelo come si deve! Vi sto parlando de "Le Belve" di Manlio Castagna e Guido Sgardoli.
Spero che questa foto vi piaccia!!! |
Trama:
Ci sono luoghi che diventano malvagi perché malvagie sono state le persone che ci hanno vissuto... In una sonnolenta provincia italiana. Tre banditi senza un piano. Ventuno ostaggi senza scampo. Ventiquattro ore di orrore puro. Questa è la storia di Lince, Poiana e Rospo, tre criminali dilettanti che fuggono da una rapina andata male. Di una classe di liceali di Ferrara sequestrati durante una gita in un ex ospedale abbandonato. Dell'ex sanatorio Boeri, che nasconde strati di storie maledette, sepolte nei suoi muri fatiscenti e nelle sue viscere oscure. Di una ragazza con un potere extrasensoriale che le permette di percepire il Male. Di un paese di provincia, Tresigallo, sospeso in una terra nebbiosa e silenziosa, e dei fatti occulti che brulicano sotto la sua superficie all'apparenza pacifica. Di animali e di uomini che certi fantasmi della mente e la ferocia dei loro aguzzini trasformano in belve.
Inizio questa recensione mettendo subito le mani avanti; non essendo un’amante delle storie horror e degli scenari da brividi (anche quelli per ragazzi) non ho molta esperienza e metri di paragone per questo genere letterario. Tuttavia, nonostante la mia poca esperienza, mi sento di affermare Manlio Castagna e Guido Sgardoli sono riusciti a creare un’atmosfera misteriosa e inquietante in grado di catturare il lettore tra le pagine.
I personaggi sono molto interessanti e il lettore non riesce mai a conoscerli per davvero. Come con un edificio, siamo in grado di vedere la facciata e intravedere qualcosa dalle finestre, ma non riusciamo veramente a scoprire quello che c’è all'interno. Ovviamente questo è un punto a favore della trama perché contribuisce alla creazione di pathos. Sono certa che, nonostante le vicende del primo volume, molti personaggi torneranno nel secondo con le loro luci e ombre e sveleranno qualche dettaglio in più sulla loro vita e sul perché sono accadute certe cose. Giulia e Lince, che possiamo definire i protagonisti della vicenda, vengono sicuramente analizzati e caratterizzati molto di più rispetto agli altri, nonostante ciò gli autori riescono a mantenere comunque una coltre di mistero che spinge il lettore a volerne sapere di più su di loro.
I segreti, le stranezze e gli orrori aumentano man mano che la tragica disavventura dei ragazzi va avanti. Lo stile è indubbiamente interessante, Castagna e Sgardoli sono riusciti a comunicare al meglio tutta la tristezza, l’inquietudine e la brutalità della vicenda. Il lettore rimane sempre sul chi va là, in costante attesa di un evento che ribalti completamente la scena. L’unico appunto che mi sento di fare sullo stile è che è un pochino lento; si fatica un po' ad entrare nel vivo della storia perché è sì ricca di colpi di scena, ma sono tanti e raramente di grande impatto. Accadono talmente tante cose, inquietanti, che io come lettrice mi sono sentita in una specie di limbo in costante attesa di un enorme evento chiave.
Un elemento che mi è piaciuto molto e che ha contribuito molto a coinvolgermi è l’ambientazione; la vicenda si svolge all’ ex sanatorio Boeri, a Tresigallo un paesino in provincia di Ferrara. Trovo che la scelta di ambientare gli avvenimenti in un luogo veramente esistito sia quel tocco che si può conferire a questo genere di storie. Il Boeri infatti è un ospedale costruito nel 1939 al fine di ospitare e curare le donne malate di tisi; fino a qualche tempo fa era possibile visitare gli ambulatori e le stanze dei pazienti grazie ad una guida, solitamente un architetto, a volte uno storico. Elementi veri che vengono accuratamente riportati nelle pagine de “Le Belve” contribuendo ad intrecciare magnificamente fantasia e realtà.
I misteri ancora da spiegare sono troppi per non spingermi a leggere il secondo volume!
Il mio voto:
Spero di avervi incuriosito e che aspetterete insieme a me l'uscita del nuovo libro!
Jane
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