martedì 3 luglio 2018

Recensione: "La doppia anima del bianco" di Carlotta Florence Domenici De Luca

Buon pomeriggio lettori!
Quest'oggi vi parlo del romanzo d'esordio di Carlotta Florence Domenici De Luca, edito da La Ruota Edizioni: ecco a voi La doppia anima del bianco!!


Titolo: La doppia anima del bianco
Autrice: Carlotta Florence Domenici De Luca
Genere: Romanzo noir
Collana: Ombre
Editore: La Ruota Edizioni
Pagine: 86
Prezzo cartaceo: 10,00€
Prezzo ebook: 5,00€
Data di uscita: 4 aprile 2018

Trama:
La Doppia Anima del Bianco è il diario di una donna che racconta la sua vita attraverso il marito, i figli che sono la sua passione, la carriera di fotografa, mamma e… assassina. Riflessioni personali, dubbi, aneddoti singolari di una “tranquilla” vita da artista-killer con risvolti inaspettati e storie, destinate a incrociarsi, ambientate a Roma, New York e Valencia. Un racconto soffuso di sottile ironia, fatto di torte preparate in casa, omicidi, lezioni di ballo e occultamento di cadaveri.

L'autrice

Carlotta Florence Domenici De Luca nasce a Roma nel ’77. Inizia a muovere i primi passi nel mondo attraverso lo studio delle lingue, l’amore per il canto, per lo sport e per il mare. Diplomata nella classe 1996, decide di non continuare gli studi e inizia una carriera come fotografa nel mondo degli sport estremi. Parallelamente lavora in campo pubblicitario cercando di trovare la sua strada anche come Copywriter. La grande passione per la fotografia la porta lontano e dal ’98 a oggi le fa raccontare diverse vite, da quelle di atleti fuori dal comune a quelle di attori comici che rallegrano la sua carriera dando un soffio leggero a un lavoro indubbiamente complicato. Diventa nel 2005 la fotografa di molti noti artisti del mondo dello spettacolo come Lillo & Greg che segue da molti anni in tutti i loro progetti più ambiziosi. La Doppia Anima del Bianco è il suo primo romanzo, ma nel cassetto c’è già pronto un sequel e altro ancora…

Recensione

La doppia anima del bianco è un romano che mi ha lasciato da subito come in bilico: l'incipit è intrigante e coinvolgente, lo stile particolare nei capitoli molto brevi che rendono il ritmo incalzante.
La protagonista è una donna dalle mille sfumature: passionale e fantasiosa nella sua carriera da fotografra, dolce e amorevole nella sua vita da mamma, acuta e meticolosa nella sua vita da killer. Tra le pagine di questo romanzo incontriamo proprio lei, il suo punto di vista, la sua storia, le sue sensazioni.

Partiamo da Roma, città magica per eccellenza, dove tutto ha inizio. Mamma soddisfatta, perfetta nelle apparenze, premurosa e attenta ad ogni necessità dei suoi figli. Fotografa brillante, sempre precisa nel ricercare e cogliere le giuste sfumature. Una vita che aveva perso il brio e la passione di un tempo, una scintilla di energia che ritrova nei suoi  giovedì sera alternativi: momenti rubati alla quotidianità dove mette in atto la sua attività preferita. Un singolare modo di dare spazio alla fotografia e alla passione, cercando di riuscire a dare vita alle sfumature del Bianco e del Nero.
Una passione che porta sempre con lei, anche quando si trasferiscono a New York e poi Valencia. Nella grande metropoli americana affina le sue abilità e si trova per la prima volta a scoprire quanto sia difficile conciliare la quotidianità di mamma con la sua attività segreta. Soprattutto quando anche i figli, Irene e Marco, cominciano a sperimentare l'arte della fotografia e i soggetti ritratti si intrecciano. Un segnale che la spinge a quello che sembra l'apice della sua carriera e della sua passione: una mostra internazionale in cui il Bianco possa essere espresso in ogni sfumatura, nell'essenza che lei ha sempre cercato di ricreare.
Con l'arrivo a Valencia trova la terza città dove far debuttare le sue opere: una realtà dinamica, vivace, ricca di colori che la porta a completare la sua ricerca di perfezione. Il finale mi ha letteralmente spiazzato, non mi aspettavo una conclusione simile e, al contempo, mi ha un po' deluso, soprattutto per il ruolo avuto dalla figlia piccola.

Avevo molte aspettative su questo romanzo, la trama mi aveva incuriosito da subito e la copertina affascinato con la donna dietro la macchina fotografica. La storia è avvincente, intrigante, innovativa come idea di base. I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno ha la sua particolarità, anche se avrei voluto conoscere di più la famiglia della protagonista: di lei riusciamo a scoprire ogni pensiero, ogni desiderio e ogni timore, mentre del marito, dei figli, che risultano altresì importanti nella sua vita, non conosciamo nulla e questo un po' mi è mancato. Così come la descrizione e la narrazione degli incontri segreti e la creazione delle foto, sarebbero stati perfetti se fossero stati più dettagliati, magari affrontando anche le reazioni di chi immortalava.
Di contro, la scelta dei capitoli così brevi e rapidi nel susseguirsi degli eventi ha contribuito a dare alla storia un ritmo incalzante che riesce a tenere il lettore incollato alle pagine del libro, nel desiderio di scoprire come sarà l'opera completa. Opera che per me è un po' rimasta incompleta a dire il vero: grande precisione e cura nei dettagli riservati al confondere le acque per non svelare pienamente la sua attività, poca attenzione a descrivere la mostra epocale in sé, come è stata presentata al mondo.
Un romanzo che rimane piacevole da leggere, un'avventura da scoprire e assaporare pagina dopo pagina, in attesa di scoprire se queste avventure continueranno e soprattutto come potrebbero andare avanti.

Voto:
Lothìriel

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