Hello readers!
Oggi partecipo ad un meraviglioso Review Party che aspettavo da molto, veramente troppo, tempo!
Andiamo a scoprire "Libellula", il secondo capitolo della serie Fuoco di Russia di Amélie.
In realtà non è passato nemmeno troppo tempo dall'uscita del primo capitolo, "Cobra", ma l'ho talmente amato e mi è rimasto veramente nel cuore che lo aspettavo con ansia.
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ATTENZIONE:
Leggere prima "Cobra"
Angoscia. Disperazione. Rabbia. Sono questi tre sentimenti che si sono alternati durante la lettura di "Libellula". Ho provato una tale agonia scorrendo le pagine, che forse mi era capitato solo con altri pochissimi libri (ed è tutto un dire, visto la lettrice che sono). Se in "Cobra" c'era anche la curiosità, in questo libro i sentimenti più luminosi sono stati soffocati da quelli del malessere.
Un futuro senza speranza, quello di Ruslan e Zara, eppure la lettrice romantica che è in me, ed anche un po' masochista, vuole vedere. Avevo bisogno di scorgere la luce nelle righe, nei pochi momenti di Ruslan e Zara.
«Tu sei fatta di luce, mia piccola libellula. Una luce che mi acceca ogni volta che ti guardo. Sei nata per abbaiare qualunque uomo abbia la sfortuna di incontrarti. Se si conosce te, è impossibile pensare a un'altra donna. Ecco perché ti ho aspettato per quattro anni, Zara.»
In questo libro capiremo come il padre Oleg, è ossessionato da Jurij e dal desiderio folle e malato di sottometterlo. Ruslan è ossessionato da Zara e dalla brama incontrollabile e insana di domarla. Tale padre, tale figlio. Eppure se si vede in Oleg un'ossessione malata, in Ruslan sono riuscita a scorgere un desiderio anche di protezione e devozione verso la sua Zara.
Entrambi godono a calpestare cuori, soggiogare le menti e nel razziare i corpi.
L'amore può morire, ma ciò che passa fra me e te, no.
Il vostro cuore, come quello di Zara, sarà ridotto ad un cimitero di speranze. Sono riuscita a sopravvivere a questa straziante lettura grazie agli scorci di scene romantiche. In qualche istante Ruslan e Zara si ritroveranno ad essere dei veri amanti, di quelli puri, e sono a quei momenti che mi sono aggrappata per sopravvivere alle restanti pagine.
Se amate il genere dark romance, sapete che ci sarà da soffrire, che nulla sarà semplice. L'amore nella lettura per quanto mi riguarda, e nel poter affermare che un libro mi abbia convinta al cento per cento, sta nel sentirmi sconvolgere dalle emozioni. E Amélie riesce a farlo.
Durante la lettura, con pov alternato, girando le pagine mi sono accorta che nulla era prevedibile. Ormai, poche volte non riesco a capire in che direzione sta andando un romanzo, e con Libellula, fino alla fine, pagina dopo pagina, posso giurarvi che non sapevo dove sarebbe andata a parare.
Alcune scelte non le condivido, per motivi personali forse, ma vedere la bontà di Zara trasformarsi in devastazione, mi ha angosciata a sua volta. Molti, troppi fatti si susseguono tra le pagine, tutti inaspettati e carichi di disperazione.
Domani mattina, al nostro risveglio, saremo quelli di sempre: un cobra e una libellula, un diavolo e un angelo impegnato in un eterna lotta tra bene e male.
In alcune parti ho sofferto tantissimo, è stata molto dura dover immaginare alcune scene. Questo romanzo mi ha tormentato per giorni. Ho dovuto leggerlo a piccole dosi, per la crudeltà di alcune parti e il profondo dolore che porta con sé e che ti resta attaccato addosso.
Aspetto "Drago" con ancora più ansia di prima. Grazie Amélie per aver creato un secondo capitolo all'altezza del primo.
Si può domare una libellula?
E un cobra?
Vi lascio riflettere su queste domande che mi si sono affacciate durante la lettura di Libellula.
Il mio voto:
Susan.
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