venerdì 14 giugno 2019

"La mia estate Indaco" di Marco Magnone: vi raccontiamo Viola attraverso la cucina


Hello readers!

Chi ci segue sui social avrà notato qualche tempo fa l'arrivo, qui a "I libri: il mio passato, il mio presente e il mio futuro", una copia davvero speciale: la bozza dell'ultimo libro di Marco Magnone,

LA MIA ESTATE INDACO

Un arrivo non casuale, ovviamente! Abbiamo avuto la fortuna di essere state scelte per partecipare ad uno degli eventi organizzati per la promozione di questa uscita Mondadori.



Yes, siamo super felici di aver letto in anteprima "La mia estate Indaco"!
E ancora più felici di parlare della sua protagonista, Viola, e del suo rapporto con la cucina.


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Il tempo di un'estate e il mondo di Viola viene capovolto da eventi incontrollabili. Nuova città, nuova casa e l'accettazione di una condizione difficile da concepire se hai solo dodici anni: nessuno vive in eterno. Il rapporto che Viola ha con il nonno materno è talmente stretto da essere quasi paragonabile a quello tra padre e figlia, e quando l'uomo si ammala all'improvviso, la ragazzina viene scossa da un terremoto interiore.

Sembra che qualcosa, ad un certo punto, nel comunicazione tra lei e la mamma sia andato storto - o inizi ad andare storto. Il padre di Viola cerca in tutti i modi di mediare tra le due donne della sua vita, ma come tutti i padri di una pre-adolescente, spesso non è in grado di comprendere cosa passi per la testa della figlia.

Viola ha la sensazione che nessuno la prenda davvero in considerazione, mentre lei ormai scalpita per far sentire la sua voce. Ma la ragazzina non urla, non fa enormi scenate - o meglio, non ne fa più di quelle di rito in questa fase della vita -, preferisce chiudersi in stanza se i suoi sono in casa, oppure - quando può averla tutta per sé - scendere giù in cucina.

Viola è una figlia d'arte, la cucina scorre nelle sue vene, così ogni volta che qualcosa va storto, la cucina diviene una forma di catarsi, un modo per mettere meglio a fuoco le cose o semplicemente distendere i nervi.

Viola ha dodici anni, ma il suo rapporto con il cibo non è malsano, come spesso succede alle ragazzine della sua età: prepara e mangia, ma non se ne pente. Sa di avere un fisico comune, magari un po' rotondo, ma non da la colpa al cibo per questo.
Prima del suo ingresso in una comitiva da estate perfetta e indimenticabile, è la cucina ad accogliere le sue incertezze e ad asciugare le sue lacrime.

In "La mia estate Indaco", finalmente un personaggio femminile che non vive il rapporto con il mondo culinario come un qualcosa a tenersi alla larga.


Potrei continuare a parlarvi dell'ultimo libro di Marco Magnone ancora per ore readers, ma purtroppo la nostra tappa finisce qui e PER IL MOMENTO...

Dopo aver letto il libro in anteprima, non vedevamo l'ora di farvelo conoscere. Cosa abbiamo fatto? Scritto una recensione ovviamente, so stay tuned!





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